La magnifica poetica di Chi ha incastrato Roger Rabbit
Chi ha incastrato Roger Rabbit?
«Ammazza la vecchia…».
Titolo originale | Who framed Roger Rabbit |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 22 Giugno 1988 |
Durata | 104 minuti |
Genere | Commedia Fantastico |
Regia | Robert Zemeckis |
Cast | Bob Hoskins Christopher Lloyd Stubby Kaye Joanna Cassidy Alan Tilvern Richard LeParmentier Morgan Deare |
Welcome to Cartoonia
«Ammazza la vecchia…». Se, leggendo, avete scandito a mente le parole di questa frase, tenendo il ritmo del giudice Doom mentre stana il coniglio dal suo nascondiglio, avete avuto una giovinezza felice. Sono trascorsi più di trent’anni dall’uscita nelle sale di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, ma il fascino di questa eccezionale pellicola è ancora perfettamente intatto e rappresenta un esempio d’eccellenza, di quelle che potevano essere considerate le risorse dell’analogico.
Un’opera rivoluzionaria
Prodotto da Touchstone Picture, costola ninja di Disney usata per i prodotti dal futuro incerto, e firmato dal lanciatissimo Robert Zemeckis, sotto la benedizione di Steven Spielberg, questo Chi ha incastrato Roger Rabbit? può essere considerato un’opera rivoluzionaria, per la capacità di portare gli umani nel mondo dei cartoni e non viceversa.
Un cartone in crisi
Siamo nel 1947. L’esilarante Roger Rabbit, coniglio animato e amato per la sua capacità di far ridere grandi e piccini tramite le sue inconfondibili gag, sta attraversando un periodo di stress, che lo porta a sbagliare battute e a far apparire sulla sua testa, dopo aver ricevuto un colpo, qualunque cosa, a eccezione delle stelline richieste dagli sceneggiatori. L’imprecisione di Roger si riflette sulla filiera produttiva di R.K. Maroon, proprietario degli Studios il quale, per risolvere la faccenda, incarica l’investigatore privato Eddie Valiant, forse il miglior Bob Hoskins di tutti i tempi, di scoprire le cause di questo disagio.
Eddie è, però, solo il riflesso di quello di un tempo. I fasti del passato sono ormai coperti da una fitta patina di polvere, così come le testimonianze dei suoi successi. Nel suo ufficio, il tempo sembra infatti essersi fermato quando, durante un’indagine a Cartoonia, la città dei cartoni animati, un misterioso essere dagli occhi rossi e la voce stridula uccise suo fratello Teddy, schiacciandolo con un pianoforte. Da quel momento, oltre ad affogare il suo dolore nell’alcool, Eddie ha iniziato a odiare i cartoni, pur essendo stato in passato il paladino degli stessi.
Un mistero
Su indicazione di Maroon, tiene d’occhio Jessica, la moglie del coniglio, una bomba sexy capace di far perdere la testa a qualunque maschio, vero o cartonato; la sorprende, intenta a giocare a farfallina, innocente battimano considerato compromettente nel mondo dei cartoni, col bizzarro Marvin Acme, proprietario dei terreni su cui sorge Cartoonia. Eddie presenta a Maroon e Roger Rabbit le foto di questo incontro che, nelle intenzioni del produttore, dovrebbe spingere il coniglio a guardare in faccia la realtà per superare definitivamente il duro momento ma, dopo avere bevuto un goccio di whisky, Roger Rabbit perde il controllo e scappa dalla finestra.
La terribile salamoia
L’indomani il corpo di Acme è trovato senza vita. Le indagini sono affidate al terribile giudice Doom, interpretato dal fantastico Christopher Lloyd che, seguito da un branco di faine animate, trova sul luogo del delitto le impronte del coniglio. Decide, quindi, di catturarlo e ucciderlo usando la salamoia, un potentissimo solvente capace di distruggere gli altrimenti immortali cartoni animati.
Come in un buon film hard boiled, però, Eddie si rende conto che qualcosa non quadra e, dopo avere svolto una serie di indagini, scopre d’essere stato manipolato proprio da Maroon il quale, torchiato dal detective, confessa d’essere stato a sua volta ricattato da una società, decisa ad accaparrarsi i terreni su cui sorge Cartoonia. La situazione precipita quando anche Maroon è ucciso da un killer misterioso e, in un susseguirsi di colpi di scena, scopriamo infine che dietro ogni morto si nasconde proprio il giudice Doom, che confessa anche l’omicidio di Teddy Valiant.
Un’interazione mai vista prima
Il coraggio di Eddie e la collaborazione di Roger Rabbit fanno però trionfare la giustizia, ricomponendo definitivamente la frattura tra il cinico investigatore e i vecchi amici animati. Pur lontani dai miracoli digitali del green screen, gli effetti speciali di Chi ha incastrato Roger Rabbit? permettevano ad attori in carne e ossa di recitare insieme ai cartoni animati, come mai era stato possibile prima. La tecnica mista aveva già portato a pellicole del genere, come Mary Poppins o La capanna dello zio Tom, ma i risultati ottenuti qui sono di un altro pianeta.
Mai prima d’allora attori reali e fittizi avevano potuto interagire tra di loro con tanta efficacia, tra giacche tirate, guance pizzicate e irresistibili scene, come quella delle manette tra Roger Rabbit ed Eddie, il tutto impreziosito da battute indimenticabili come «io non sono cattiva, è che mi disegnano così», pronunciata da Jessica Rabbit, capaci di rafforzare ulteriormente una storia formidabile, un complesso punto d’incontro tra i registri narrativi adatti sia agli adulti che ai bambini.
La poetica di Zemeckis
Oltre a essere una pietra miliare del cinema degli anni ’80, Chi ha incastrato Roger Rabbit? scrive anche una splendida pagina della poetica di Robert Zemeckis sul superamento dei confini della nostra realtà, iniziata con Ritorno al futuro e terminata con Contact. Infine, prima d’ammazzare la vecchia col crick, pardon flit, vogliamo ricordare che in Chi ha incastrato Roger Rabbit? possiamo assistere a uno dei più brillanti crossover di tutti i tempi, la sfida al pianoforte tra Paperino e Duffy Duck, che oggi può essere considerato quasi un presagio di quello che sarebbe divenuto, tre decenni dopo, il mondo dello spettacolo. Sono pronto per girare, Raul!
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Titolo originale | Who framed Roger Rabbit |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 22 Giugno 1988 |
Durata | 104 minuti |
Genere | Commedia Fantastico |
Regia | Robert Zemeckis |
Cast | Bob Hoskins Christopher Lloyd Stubby Kaye Joanna Cassidy Alan Tilvern Richard LeParmentier Morgan Deare |