«È giunta l’ultima battaglia»

Anche la serie tratta dai romanzi di Robert Jordan, la prima stagione adattata da Rafe Judkins e distribuita da Prime Video, è arrivata alla sua conclusione: La Ruota del Tempo ci consegna ufficialmente un finale appagante e coinvolgente, che però lascia addosso la sensazione d’essersi svolto decisamente troppo in fretta.

Dove eravamo rimasti

Vi abbiamo accompagnato nel corso dei primi episodi, raccontando le nostre prime impressioni senza spoiler, e ora possiamo esprimere un giudizio complessivo, sempre senza rivelare nulla che rovini la vostra visione. Avevamo lasciato Moiraine e gli altri nel viaggio verso l’Occhio del Mondo e, dopo una sosta a Fal Dara, a intraprendere l’ultimo tratto del percorso diretti al Tenebroso. Sarà proprio durante l’ultima notte prima di partire, carica di tensione e in cui i contrasti mai sopiti tra i protagonisti verranno finalmente a galla, che scopriremo finalmente chi è il Drago Rinato e a molte delle domande che si sono accumulate negli scorsi episodi sarà data risposta.

Il Drago Rinato

Dopo altri scontri e in un ultimo momento di pace prima della battaglia finale, i ragazzi cercano di venire a patti con l’idea che solo chi è il vero Drago Rinato sopravviverà allo scontro con il Tenebroso. Gli animi si scaldano, la paura di morire si fa sempre più pressante. Presto il flashback con cui si è aperto l’episodio svelerà chi dei protagonisti è il Drago di cui siamo alla ricerca fin dall’inizio di questa storia. Ma per i suoi compagni c’è ancora speranza?

Lo scontro tra i nostri eroi e il Tenebroso e le sue orde, però, sembra concludersi in una manciata di minuti e non basta la rivelazione finale a renderlo più appagante. Ancora una volta, quindi, ci chiediamo se condensare il primo romanzo della saga creata da Jordan in soli 8 episodi sia stata una scelta vincente. Anche dal punto di vista della componente action questo episodio, che doveva essere teatro di un epico scontro, risulta un po’ deludente, come se si fossero cercati di ridurre i momenti più forti e violenti al minimo. Probabilmente il budget non era all’altezza di una battaglia di tali dimensioni, girata sempre al buio forse per nascondere una CGI non proprio perfetta, e si è dato per questo maggiore spazio ai momenti di dialogo e d’introspezione dei protagonisti.

Il Tenebroso

Interessante, invece, la caratterizzazione del Tenebroso: la malefica creatura non è assolutamente come ce l’eravamo immaginata ed è capace di manipolare chi ha di fronte con le parole, più che con la propria magia. Ovviamente il suo aspetto affascinante nasconde un’indicibile oscurità e malvagità e metterà a dura prova il Drago Rinato.

Cosa aspettarci per il futuro?

Lo scontro, pur non trattandosi della battaglia finale tra Bene e Male perché La Ruota del Tempo è già stata confermata per una seconda stagione, è ben costruito e sviluppato, riuscendo senza dubbio a coinvolgere lo spettatore, ma è ben lungi dall’essere memorabile. L’ultimo episodio raggiunge comunque l’obiettivo di lasciare la voglia di proseguire quest’avventura e di vedere che cosa ha in serbo per noi questa storia, non tanto per la qualità raggiunta dall’adattamento di Rafe Judkins, quanto per l’affascinante complessità del mondo e della storia nati dalla penna dello scrittore.