La Stella della Senna (o Il Tulipano Nero): un anime da recuperare
La Stella della Senna
«Spade lucenti e cavalli al galoppo».
Titolo originale | ラ・セーヌの星 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1975 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 39 |
Genere | Anime Storico |
Character design | Akio Sugino |
Regia | Yoshiyuki Tomino Masaaki Ōsumi |
Musiche | Shunsuke Kikuchi |
Studio | Sunrise Unimax |
Primo episodio | 4 Aprile 1975 |
Uscita italiana | 11 Gennaio 1984 |
È tempo di Rivoluzione
In Giappone Versailles no Bara, la nostra Lady Oscar, era un manga di successo, già seguito da moltissimi appassionati. La Rivoluzione Francese piaceva ai giapponesi e si fremeva per trarne una serie animata. Però Ryoko Ikeda non si decideva a cedere i diritti… E allora che fare? Semplice: creare un anime ambientato nello stesso periodo storico. Nasce così Ra Senu no Hoshi, trasmesso nel Sol Levante per la prima volta nel 1975. Noi lo conosciamo come La Stella della Senna, o Il Tulipano Nero.
Alla corte di Tomino
La regia fu affidata a Yoshiyuki Tomino, il quale aveva già all’attivo parecchie sceneggiature e storyboard, come Astro Boy, La principessa Zaffiro, Heidi, Star Blazer e Hurricane Polimar, e la regia di serie come La banda dei ranocchi e, parzialmente, Kyashan: il ragazzo androide. Per il character design, invece, è chiamato Akio Sugino, che aveva già ricoperto lo stesso ruolo per Rocky Joe e Jenny la tennista e in futuro lo ricoprirà con robetta tipo Occhi di gatto o Remì.
Simone
Eroina de La Stella della Senna è Simone, la biondissima figlia di due fiorai: è presa in simpatia da un conte il quale, oltre a insegnarle l’arte della scherma, arriva ad adottarla quando rimane orfana, offrendole un’istruzione da nobile. Quando anche il conte rimane ucciso, Simone s’unisce al fratellastro nella lotta contro i soprusi e per la difesa dei più deboli. I due diventano il Tulipano Nero e, per l’appunto, la Stella della Senna.
Ma Simone non è di origini così umili come si pensa. Infatti la ragazza altri non è che la figlia illegittima dell’imperatore Francesco I, padre di Maria Antonietta, regina di Francia. Lo scoprirà verso la fine, più o meno con l’inizio del clima ostile alla monarchia (fortunata, Simone!..) e cercherà d’aiutare la regale sorellastra, ma senza successo. Riuscirà, però, a salvare i suoi figli e fuggirà con loro e con il Tulipano Nero verso una vita migliore.
L’arrivo in Italia
La Stella della Senna arriva in Italia seguendo una via inversa. È, infatti, l’enorme successo del precedente Lady Oscar a spingere Mediaset ad acquistarne i diritti e a mandarlo in onda a partire dal 1984, cambiando, però, il nome ne Il Tulipano Nero, ufficialmente perché più familiare al pubblico italiano ma, più probabilmente, solo come mera operazione per convincere il pubblico maschile a guardare un cartone animato nato, invece, per le ragazze. L’escamotage funzionò.
Doppiaggio e sigla
Invece, il doppiaggio è di quelli buoni al quale fummo abituati, con Cinzia De Carolis, già voce di madamigella Oscar, a occuparsi magistralmente della protagonista Simone e Carlo Cosolo, già voce di Sberla nella serie A-Team, nel ruolo del Tulipano Nero. In Italia, quando si parla di cartoni giapponesi, siamo famosi per le sigle, per gli adattamenti e le censure. Se della questione titolo abbiamo già parlato e per quanto riguarda la censura in questo caso c’è poco o niente da segnalare, la sigla merita un discorso a parte.
Bello l’incipit marziale, bello l’arrangiamento, bello il testo. Bello tutto. Scritta da Alessandra Valeri Manera e cantata da Cristina D’Avena, si fa notare per quella piccola, trascurabile strofa, nella quale s’annuncia a tutti i bambini italiani che la Rivoluzione Francese iniziò il 4 Luglio… La data, invece, si riferisce alla Dichiarazione d’Indipendenza degli USA… Per i francesi, infatti, è il 14 Luglio 1789 a essere importante, in quanto giorno della presa della Bastiglia, carcere parigino assaltato dalla popolazione al fine di rubarne le armi, occupato all’epoca dei fatti da sette prigionieri, quattro ladri, un libertino e due pazzi.
I punti di forza dell’anime
Malgrado tutto e tralasciando la critica al maschile, bisogna comunque ammettere che La Stella della Senna, pur soffrendo di moltissime ingenuità poiché rivolto a un pubblico di giovanissimi, riuscì a ritagliarsi il suo giusto spazio tra le serie più amate dell’epoca, offrendo lo spirito di Zorro nella lotta di Simone contro i soprusi dei potenti e la forza della protagonista, la quale se la vedeva alla pari con uomini più grossi, sconfiggendoli e umiliandoli.
L’Home Video
Altro segno del successo de La Stella della Senna fu il merchandising spudorato generato dalla serie: dai costumi di carnevale, al ricercatissimo album di figurine che in quegli anni occupava le edicole al fianco di tanti altri.
Oggi la ricordano in pochi, anche perché non è tra quelle più replicate, sebbene se Yamato Video abbia pubblicato nel 2006, insieme a De Agostini, l’intera serie in tredici DVD per il solo circuito delle edicole e di nuovo, da sola, nel 2008, in due box reperibili nei negozi specializzati, battendo sul tempo perfino il Giappone, dove fu resa disponibile solo dal 2012.
Un anime da recuperare
«Spade lucenti e cavalli al galoppo» sono un ottimo incentivo per recuperarla e farla conoscere ai bambini di oggi, distogliendoli da maialine ed esploratrici varie, non fosse altro che per far veder loro a cosa si appassionavano i loro genitori e per dimostrare che non tutte le orfanelle dell’epoca finivano sposate col belloccio di turno.
La sigla completa de La Stella della Senna
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Titolo originale | ラ・セーヌの星 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1975 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 39 |
Genere | Anime Storico |
Character design | Akio Sugino |
Regia | Yoshiyuki Tomino Masaaki Ōsumi |
Musiche | Shunsuke Kikuchi |
Studio | Sunrise Unimax |
Primo episodio | 4 Aprile 1975 |
Uscita italiana | 11 Gennaio 1984 |