La terra sull’abisso | L’apocalisse verde è su Prime | Recensione

Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Earth abides |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Stagione | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | – |
Genere | Fantascienza Post apocalittico |
Soggetto | La terra sull’abisso (George R. Stewart) |
Durata | 46/59 minuti a episodio |
Produzione | MGM |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 1° Dicembre 2024 |
Cast | Alexander Ludwig Jessica Frances Dukes |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Non si era mai reso conto di quanto il rumore fosse originato dalla civiltà»
Il mondo come lo conosciamo è finito. Una pestilenza ha spazzato via l’umanità, lasciando solo silenzio e rovine. La terra sull’abisso, la nuova mini serie disponibile su Prime Video e terminata col sesto e ultimo episodio il 14 Marzo 2025, trasforma l’apocalisse in un’esperienza visiva intensa e struggente, portando in scena la lotta per la sopravvivenza in un pianeta ormai ostile. Pur presentandosi come un classico apocalittico, saprà sorprendere con profonde riflessioni sulla natura umana e sul rapporto dell’uomo con l’ambiente circostante.
Disperazione e speranza
La terra sull’abisso è un viaggio nell’ignoto, un racconto di disperazione e speranza che si snoda tra le rovine di un mondo ormai deserto, dove la natura s’è ripresa gli spazi lasciati dall’uomo. Le città, ormai cimiteri, saranno il luogo dove i pochi sopravvissuti si aggireranno in cerca di risorse, nei resti di un passato che sembra appartenere a un’altra era.
Un risveglio amaro
Ish Williams, interpretato da Alexander Ludwig, è un geologo che torna alla civiltà dopo un lungo coma causato dal morso di un serpente a sonagli delle montagne californiane. Una volta arrivato in città, però, scopre che la vita come la ricordava non esiste più. La popolazione è stata spazzata via da un virus misterioso e la natura sta reclamando quanto le appartiene. Così, insieme a Emma (Jessica Frances Dukes) e un pugno di sopravvissuti, Ish cerca di ricostruire un barlume di società, in un mondo che gli ricorda solo ostilità.
Ma è davvero possibile ricostruire quel che è andato perduto? La terra sull’abisso non offre risposte facili e ogni episodio mette i protagonisti di fronte a dilemmi morali complessi, dove la natura umana lotta tra la speranza e la cruda realtà, tra scelte impossibili per la sopravvivenza individuale e il futuro della comunità. La terra sull’abisso è dunque priva di mostri, zombie o alieni e narra una vera apocalisse, narrata con una tensione crescente, episodio dopo episodio, mentre i sopravvissuti lottano non solo contro le difficoltà di un mondo ostile, ma anche contro la natura umana stessa.
Dal romanzo al piccolo schermo
Basata sul libro omonimo di George R. Stewart, pubblicato nel 1949, La terra sull’abisso mantiene intatti i temi profondi dell’opera originale, quali la fragilità umana, la resilienza e la capacità d’adattamento, narrati in un capolavoro post apocalittico che, dopo più di settant’anni, continua a essere inquietantemente attuale.
Con una produzione d’altissimo livello, creata da Todd Komarnicki e diretta da Bronwen Hughes e Rachel Leiterman, La terra sull’abisso è un’esperienza cinematografica in 6 episodi. Il cast, oltre a Ludwig e Dukes, vanta la presenza di Aaron Tveit e Rodrigo Fernandez-Stoll, i quali danno vita a personaggi complessi e pieni di umanità.
I meriti del cast
Le interpretazioni sono intense, cariche di pathos e di realismo e ogni personaggio ha una propria evoluzione, un proprio dramma interiore che si porta dalla vita passata e con cui dovrà fare i conti nel nuovo mondo. I dialoghi sono affilati, le relazioni interpersonali profonde e mai banali ma, soprattutto, i risvolti delle situazioni non sono mai scontati, rendendo La terra sull’abisso un viaggio tanto emotivo, quanto di sopravvivenza.
Con una fotografia immersiva e spettacolare, La terra sull’abisso regala scenari mozzafiato di città inghiottite dalla vegetazione e di strade deserte in cui riecheggiano solo i passi incerti dei sopravvissuti e di predatori, umani e animali. Tutto questo accompagnato da una colonna sonora che amplifica la sensazione di solitudine e disperazione.
La cura dei dettagli
Ogni inquadratura racconta una storia e ogni dettaglio è studiato per trasmettere la maestosità e la desolazione di un mondo senza esseri umani. La cura nella regia e negli effetti visivi rende La terra sull’abisso un prodotto di altissima qualità, capace di trasportare lo spettatore in un futuro che potrebbe non essere così lontano dalla realtà.
Guardare per riflettere
La terra sull’abisso non è solo un racconto, ma una riflessione potente sulla natura, sull’uomo e sul suo destino. Regala continui spunti per domandarsi quale sia il ruolo di ognuno di noi in questo mondo, quale sia il costo delle sue scelte e la potenza della natura. Proprio a seguito di queste domande i protagonisti dovranno scendere a patti con la realtà e adattarsi a nuovi stili di vita e nuovi modi di rapportarsi coi loro simili, senza mai perdere il barlume della speranza per il futuro e chiedersi: il futuro è già scritto, oppure no?
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Titolo originale | Earth abides |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Stagione | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | – |
Genere | Fantascienza Post apocalittico |
Soggetto | La terra sull’abisso (George R. Stewart) |
Durata | 46/59 minuti a episodio |
Produzione | MGM |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 1° Dicembre 2024 |
Cast | Alexander Ludwig Jessica Frances Dukes |