«Verso l’infinito e oltre»

Arriva nelle sale Lightyear: la vera storia di Buzz, l’ultimo film Disney-Pixar, tratto da uno dei personaggi più celebri di Toy Story. Dopo una missione andata male, Buzz Lightyear e i coloni che trasportava nella sua astronave sono finiti prigionieri su un pianeta ostile. Roso dai sensi di colpa, lo space ranger vuole a tutti i costi rimediare ai suoi errori. Per cercare di ricreare un cristallo che permetterebbe alla navicella di ripartire, è costretto a un lancio alla velocità della luce che, a ogni tentativo, lo fa andare avanti nel tempo di quattro anni.

Un’amara sorpresa

Dopo numerosi tentativi, Buzz riesce nella sua missione, ma si ritrova addirittura catapultato in avanti di ulteriori venticinque anni. Tornato sul pianeta, scopre che la colonia è stata presa d’assedio da robot ostili, capitanati da Zurg, il loro leader. Buzz, insieme ad altre reclute rimaste fuori dalla colonia, dovrà risolvere il problema, imparando anche a lavorare di squadra.

Grande intrattenimento

Lightyear: la vera storia di Buzz non è un film facile da collocare nella vasta lore legata al personaggio. Ironia a parte, il progetto targato Disney-Pixar è, ovviamente, slegato dal mondo dei giocattoli di Toy story. È piuttosto una pellicola catalogabile nel genere fantascientifico. Sebbene non sia da annoverare fra i film migliori dello studio d’animazione, in grado d’aver sfornato capolavori come Up e Monsters & co., Lightyear: la vera storia di Buzz è comunque una pellicola dal forte potenziale d’intrattenimento, al pari Onward, per intenderci.

L’animazione, come al solito, è d’altissima caratura, come la regia di Angus MacLane, in grado di regalare immagini suggestive di primo livello. Dal punto di vista della sceneggiatura, però, Lightyear: la vera storia di Buzz non sembra vantare una storia dal grande impatto emotivo, portando alcuni temi poco chiari nella loro esecuzione, se non proprio confusi.

Il solito doppiaggio…

In ogni caso, Lightyear: la vera storia di Buzz non presenta pecche considerevoli. L’unico vero difetto, forse, potrebbe essere legato al doppiaggio italiano: nel film è facile riconoscere i professionisti dai meno esperti che, purtroppo, ricoprono ruoli troppo preponderanti all’interno della storia. Ricordiamo che nella versione originale il protagonista si fregia della voce di Chris Evans. A proposito dell’attore, nel corso della conferenza stampa alla quale Nerdface ha avuto il piacere di partecipare, l’attore ha dichiarato come Lightyear sia stata «certamente una sfida».

Nonostante questo intoppo recitativo, Lightyear: la vera storia di Buzz scorre piacevolmente per tutta la sua durata: i più piccoli avranno sicuramente l’occasione di divertirsi al cinema, mentre gli adulti gioveranno comunque dell’esperienza, probabilmente senza entusiasmarsi eccessivamente.