Lode a Steve Urkel, il Re dei Nerd di Otto sotto un tetto
Otto sotto un tetto
«Did I do that?!».
Titolo originale | Family matters |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1989-1998 |
Stagioni | 9 |
Episodi | 215 |
Genere | Sit-com |
Uscita italiana | 1992 |
Il Re dei Nerd
Chi è il Re dei Nerd? Il nerd più nerd di tutti, il campione, per capirci? Quello che ha fatto da tamburino al movimento, quando ancora noialtri vivevamo ai margini della società? Il sommo nerd, per ragioni che argomenterò dopo, è Steve Urkel, il mitico ragazzino di colore che, con la sua comparsata, ha modificato per sempre il destino di una serie televisiva garbata e frizzante, Family matters, da noi conosciuta come Otto sotto un tetto, e forse anche il destino del genere umano.
Uno spin-off
Questa serie, firmata ABC, va in onda dal 1989 al 1998, contribuendo così a raccontarci con efficacia uno spaccato sul cambiamento del gusto e del sentire di quegli anni. Partita come uno spin-off di Balki e Larry: due perfetti americani che, dopo due anni di alterne fortune su Canale 5 vira su Odeon TV, lasciando il posto d’onore all’ormai lanciatissimo frutto, Otto sotto un tetto replica la collaudata formula della famiglia americana di colore che, da I Jefferson a I Robinson, vive perfettamente integrata nella società borghese, in una casa grande, in cui si intrecciano le vicende di molti personaggi, allo scopo di raccontare con ironia problemi comuni e riconoscibili, spesso accompagnati da un pizzico di morale.
Il vero protagonista
Il protagonista, ma solo sulla carta, è Carl Winslow, ufficiale della polizia di Chicago che, come il detective Art Ridzik, non abbandonerebbe mai la sua arma e tantomeno la sua adorata famiglia. Questo sbirro empatico, sorridente e un po’ sovrappeso, è il totem intorno al quale si raduna la numerosa cricca, su cui spiccano Harriet, moglie, madre e vero capofamiglia, e Laura, secondogenita tosta e romantica, che dovrà il successo del suo personaggio alle amorevoli attenzioni del vero eroe, il vicino di casa Steve Urkel.
Gli altri personaggi sono la stravagante e affettuosa nonna Estelle; la coraggiosa Rachel che, rimasta vedova col figlio piccolo, si stabilisce a casa della sorella dove diventa un riferimento per Laura; il figlio maggiore Eddie, inizialmente sfaccendato ma che, durante la crescita, mette la testa a posto; la piccola Judy, che sparisce dalla serie senza troppi rimpianti. Insomma, avrebbe potuto essere una sit-com come le altre e invece un personaggio concepito per nascere e morire in una sola puntata colpisce così tanto il pubblico da casa da costringere i produttori a rivedere i progetti, prima tramite altre sporadiche apparizioni e poi arrendendosi all’evidenza.
L’arma segreta della sit-com
Quel personaggio con gli occhialoni giganteschi, una postura a metà tra Totò e un mimo francese, i pantaloni ascellari e l’inconfondibile voce nasale si rivela l’arma segreta della produzione, per l’iniziale disperazione di Laura, dichiarato oggetto del desiderio di Steve. Per quanto profondamente gentile e onesto, perennemente colmo di buone intenzioni, il tredicenne in amore ha infatti la disgrazia d’essere così tanto imbranato, da mettere Chunk de I Goonies in un angolo.
La frase celebre
La sua celebre espressione idiomatica «sono stato io a fare questo?» risuona ancora oggi nelle orecchie di chi c’era, con l’inconfondibile ironia che era capace di scatenare. Ovviamente, col passare del tempo la sua spontaneità e l’affetto sincero sapranno fargli guadagnare posizioni in famiglia e, soprattutto, verso il cuore dell’amata, ma solo come amico. Fino a quando Laura è circondata dalle attenzioni di quarterback e altri figoni.
Così, dopo 6 stagioni di friendzone, Steve prende una decisione e, dopo una lunga serie di tentativi andati a male, mette la sua intelligenza di personaggio nerd al servizio del suo bisogno sentimentale, elaborando una formula capace di trasformare la sua imbranataggine in fascino irresistibile e travolgente. Dopo avere isolato il suo gene del fascino, celato tra quello della paura del buio e quello della guida di un’automobile, Steve innesca un processo di moltiplicazione esponenziale dello stesso, dando vita a Stefan Urquelle, suo alter ego brillante che, grazie a modi suadenti, voce calda e tantissimo stile, colpisce e affonda il cuore di Laura.
Nessuno come lui
Nessuno era riuscito a tanto. Nemmeno Gigi la Trottola e Boyakki riuscivano a mantenere quella condizione per più di pochi secondi. Lui, invece, la domina e stabilizza! Praticamente, il Colpo della Distruzione dell’Universo dei nerd. Ma non finisce qui, perché quando Laura sceglie Stefan come suo partner ideale, questo scopre di non piacersi, lasciando di nuovo Steve Urkel padrone della scena.
E così, quando verrà il momento di fare una scelta definitiva, alla fine dell’ottava e ultima serie, Laura sposerà il vecchio, imbranato ma autentico Steve, dando a tutti quanti noialtri nerd del passato la speranza in un futuro d’accettazione e rivalsa. Niente male per uno spin-off!
La sigla di Otto sotto un tetto
Condividi il post
Titolo originale | Family matters |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1989-1998 |
Stagioni | 9 |
Episodi | 215 |
Genere | Sit-com |
Uscita italiana | 1992 |