L’uomo dei ghiacci | Un action mastodontico | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Ice Road |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 103 minuti |
Uscita | 2 Dicembre 2021 |
Genere | Azione |
Regia | Jonathan Hensleigh |
Sceneggiatura | Jonathan Hensleigh |
Fotografia | Tom Stern |
Musiche | Max Aruj |
Produzione | Code Entertainment Envision Media Arts |
Distribuzione | BIM Distribuzione |
Cast | Liam Neeson Marcus Thomas Holt McCallany Laurence Fishburne Matt McCoy Amber Midthunder Martin Sensmeier Matt Salinger Benjamin Walker Lauren Cochrane Chad Bruce Bradley Sawatzky |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Stiamo arrivando!»
Arriva per il grande schermo il nuovo film di Jonathan Hensleigh, che questa volta dirige Liam Neeson e Laurence Fishburne ne L’uomo dei ghiacci (The Ice Road), thriller d’azione ambientato nell’estremo Nord del Canada. La pellicola è l’avvincente viaggio di tre camion e dei loro autisti in una corsa contro il tempo, tra condizioni avverse e opposti obiettivi.
Una missione di salvataggio
Nelle regioni settentrionali del Paese, infatti, una miniera di diamanti esplode, intrappolando ventisei minatori al suo interno. Ai superstiti bloccati nel sottosuolo restano a disposizione solo solo 30 ore d’ossigeno, prima di morire per asfissia. L’unica speranza di salvezza risiede nella squadra di camionisti ingaggiata per attraversare la Strada di Ghiaccio e portare nella miniera le teste di pozzo, strumenti necessari a recuperare i minatori.
La lotta contro il tempo
Nel team ci sono Mike McCann (Liam Neeson) con suo fratello Gurty (Marcus Thomas), veterano affetto da afasia, l’esperto di camion Jim Goldenrod (Laurence Fishburne), la sua ex dipendente Tantoo (Amber Midthunder) e l’assicuratore dei proprietari della miniera Varnay (Benjamin Walker). La squadra parte su tre camion, pronta ad affrontare 300 miglia di strada sull’acqua ghiacciata. Nel percorso, però, le difficoltà non saranno date solo dalle condizioni atmosferiche, perché non tutti i membri della missione hanno lo stesso obiettivo. Per Mike il viaggio sarà una tripla lotta: contro il tempo, la natura e il nemico.
I protagonisti partono quindi per la loro missione sui loro tre enormi camion. I carichi, le teste di pozzo, pesano tonnellate; la strada da percorrere, invece, è sottilissima: una lastra di ghiaccio di pochi centimetri che si sta sciogliendo, perché è primavera. L’impresa richiede un’estrema attenzione al bilanciamento di velocità a forza. Un equilibrio nella guida, ma non solo: non appena l’iniziale armonia del team comincia a scricchiolare, anche il ghiaccio dà i primi segni di cedimento. Tutto potrebbe scorrere liscio, se tutti i partecipanti della missione si muovessero con lo stesso scopo, ma così non accade: Mike pensa alla ricompensa in denaro; Gurty è spaesato e comprende poco l’obiettivo del viaggio; Tantoo e Jim vogliono tentare il salvataggio dei minatori, persone a loro care; mentre Varnay mente sulla propria identità, per depistare la spedizione. Tra diffidenze e trame segrete, le discussioni dei personaggi mettono quasi subito in crisi la missione.
Alta tensione
In un contesto in cui basta veramente poco per rimetterci la vita, lo scenario catastrofico si crea rapidamente. L’uomo dei ghiacci risulta per forza di cose avvincente: il tempo e l’ossigeno che scarseggiano per i minatori; il ghiaccio scricchiolante; gli inseguimenti tra mezzi maestosi. Il senso di concitazione e angoscia è ben percepibile ed è alimentato dai continui scontri tra i personaggi. Come i loro guidatori, i camion si aiutano, si trainano e poi si tamponano, si ribaltano e si risollevano.
Tra Duel e F&F
Più che i dialoghi, a conquistare sono gli scenari dell’azione, fatti di lande desolate e imbiancate dalla neve, spazi ampissimi percorsi da tir che si muovono acrobaticamente, come fossero giocattoli. E il gioco del regista riesce a essere estremamente realistico. Non siamo di fronte al solito inseguimento su strada. L’uomo dei ghiacci inserisce al suo interno l’azione dei Fast & Furious, ma con le variazioni necessarie a rendere il film originale. Non ci sono macchine, ma camion enormi, mastodontici. Per certi versi, la pellicola ricorda Duel di Steven Spielberg, con le sue strade desolate, il camion rumoroso, la sfida tra mezzi e persone. Non siamo però tra i canyon, ma nel gelo totale.
Anche i protagonisti della storia sono interessanti nella loro varietà e non sono per nulla stereotipati. Non abbiamo l’eroe muscoloso che ruba la scena agli altri personaggi, né la donna sempre impeccabilmente elegante anche negli scontri all’ultimo sangue. Mike è un uomo non giovanissimo, abile nel suo mestiere, ma realistico nei panni che indossa. C’è, sì, la ragazza forte e coraggiosa, ma è pur sempre una camionista e come tale è rappresentata. Inoltre, l’attenzione a temi come il rapporto fraterno e il razzismo nei confronti delle popolazioni indigene danno profondità al film, senza però appesantirlo o apparire moralmente banali. L’uomo dei ghiacci è un action innovativo, in cui lo scheletro della trama è stato ben rafforzato da dettagli originali e interessanti, che spaziano dall’ambientazione ai protagonisti.
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Titolo originale | The Ice Road |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 103 minuti |
Uscita | 2 Dicembre 2021 |
Genere | Azione |
Regia | Jonathan Hensleigh |
Sceneggiatura | Jonathan Hensleigh |
Fotografia | Tom Stern |
Musiche | Max Aruj |
Produzione | Code Entertainment Envision Media Arts |
Distribuzione | BIM Distribuzione |
Cast | Liam Neeson Marcus Thomas Holt McCallany Laurence Fishburne Matt McCoy Amber Midthunder Martin Sensmeier Matt Salinger Benjamin Walker Lauren Cochrane Chad Bruce Bradley Sawatzky |