M3GAN | La bambola assassina 2.0 | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | M3GAN |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2023 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 4 Gennaio 2023 |
Genere | Horror |
Regia | Gerard Johnstone |
Sceneggiatura | Akela Cooper |
Fotografia | Peter McCaffrey Simon Raby |
Musiche | Anthony Willis |
Produzione | Blumhouse Productions Atomic Monster Productions Divide/Conquer |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Amie Donald Allison Williams Violet McGraw Ronny Chieng Brian Jordan Alvarez Jen Van Epps Stephane Garneau-Monten Arlo Green Michael Saccente |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Fa parte della famiglia»
Al cinema dal 4 Gennaio, M3GAN di Gerard Johnstone è la nuova proposta Blumhouse, casa di produzione che negli ultimi anni ha regalato al pubblico diversi horror interessanti. La ricerca Blumhouse punta, infatti, a soluzioni inedite per raccontare le paure del nostro tempo, con picchi del genere come Creep, Scappa: get out, Ma, The purge e tanti altri. M3GAN probabilmente non sarà ricordato come uno dei prodotti più brillanti e riusciti della casa americana, ma presenta ugualmente alcuni punti di forza che gli faranno meritare una visione piuttosto gradevole e disimpegnata.
Aggiornare il topos
Nel cinema, il tema della bambola assassina, maledetta, portatrice di disgrazie ed esperienze inquietanti ha riempito le sale per decenni. Capostipite del genere è senz’altro Chucky, protagonista di una serie di film inaugurata nel 1988.
Negli anni sono seguiti Annabelle, oggetto demoniaco dell’universo di The conjuring, e il minore Brahams dell’altrettanto modesto The boy del 2016. Per un motivo o per un altro, tutte queste bambole diventano motori di situazioni cruente e pericolose, innescate dal loro innaturale animarsi con intenti tutt’altro che pacifici.
Nessuna possessione, ma la tecnologia
Ma che succede quando ad animare l’inanimato non è una maledizione o una possessione sovrannaturale, ma uno straordinario progresso tecnologico? M3GAN nasce esattamente da questo presupposto: è un giocattolo mosso da intelligenza artificiale, il cui controllo sfugge gradualmente alla sua creatrice Gemma, interpretata da Allison Williams, già protagonista di Get out.
M3GAN e la sospensione dell’incredulità
La creazione di M3GAN, un prototipo in fase di test prima del suo lancio sul mercato, coincide con un evento traumatico e rivoluzionario della vita di Emma: la morte della sorella e l’adozione di sua figlia ormai orfana, Cady (Violet McGraw). Non interessata a farle da madre, Emma affida Cady alla bambola ipertecnologica, che svilupperà presto un inquietante spirito di protezione nei confronti della bambina.
L’elemento perturbante è giocato proprio sull’incredibile realismo della bambola, che si muove e reagisce come un vero essere umano, salvo possedere una forza fuori dall’ordinario e un’altrettanta capacità d’apprendimento. M3GAN smette presto di essere una semplice fonte d’intrattenimento per Cady, diventando un vero e proprio Terminator, un essere vivente potenziato, in grado d’uccidere, perseguitare e manipolare. Resta, nella mente dello spettatore, un grande interrogativo: perché dotare un giocattolo di un corpo più forte e letale di quello dei suoi creatori?
Destrutturare la paura
Vedere una bambola muoversi, parlare e attaccare esseri più grandi di lei (e avere la meglio) si muove sul confine sottilissimo tra spaventoso e ridicolo. Quando questa condizione è giustificata dal sovrannaturale, però, si aprono nello spettatore porte più profonde di terrore.
In M3GAN questo presupposto viene meno e chi guarda sa perfettamente che l’unica causa dei mali dei personaggi sono i personaggi stessi e il loro illogico approccio alla tecnologia.
Un’Alexa potenziata
Manca, dunque, l’elemento importante dell’insondabile, del misterioso, della bambola alfiere di forze molto più oscure. M3GAN è un’Alexa potenziata e il suo essere imprevedibile e pericolosa suscita sentimenti più di paranoia che di vera e propria paura. Dunque, un film come M3GAN può spaventare anche senza l’elemento soprannaturale?
Potrebbe, ma occorre uno sforzo maggiore da parte del pubblico nell’affidarsi a una premessa abbastanza debole, accettando il gioco del regista che strizza l’occhio alla fantascienza distopica à la Black mirror, ma senza la sua delicatezza e profondità.
Cosa funziona in M3GAN
Non è il caso di giudicare M3GAN un prodotto del tutto non riuscito. Accettati i presupposti, anzi, è un film che diverte e rispetta gli appuntamenti del genere. Quando annuncia una deriva violenta, mantiene sicuramente la premessa; quando mostra una presenza pericolosa, si può stare certi che qualcosa di torbido accadrà attorno a quel personaggio.
L’inquietante riflessione sulla tecnologia
Probabilmente in qualcuno susciterà anche un’inquietudine legata all’attuale e reale immersione tecnologica, per la quale le nostre vite sono sempre più strettamente legate alle intelligenze artificiali. In altri potrà suscitare domande sull’etica di queste intelligenze e su fino a che punto è giusto e sano delegare i nostri compiti alle macchine.
Ma, al di là di possibili riflessioni, quello che funziona letteralmente meglio è proprio il personaggio di M3GAN, dalle fattezze bellissime e finte, dal look bon ton, che si muove ora come un pupazzo meccanico, ora con una disinvoltura disturbante.
Probabilmente ci ricorderemo di lei
Grazie a un look memorabile che richiama vagamente e forse inconsapevolmente l’attrice Elizabeth Olsen e a una personalità perfida, M3GAN sarà forse ricordata al di là del film che la vede protagonista. Potrebbe essere gradevole ritrovarla in un franchise a lei dedicato, specialmente se si punta al suo aspetto ironico, girly, pop e con uno stile ancora più comedy horror.
Estetica e ironia
In sostanza, M3GAN stravolge il tema narrativo della bambola assassina, togliendole gli elementi più cupi e mostra il lato sinistro della tecnologia. E dove perde in calore e profondità, guadagna in estetica e ironia. Non un capolavoro, ma un film che si sforza di leggere l’attualità attraverso lo sguardo di genere, senza impigrirsi in formule già consolidate.
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Titolo originale | M3GAN |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2023 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 4 Gennaio 2023 |
Genere | Horror |
Regia | Gerard Johnstone |
Sceneggiatura | Akela Cooper |
Fotografia | Peter McCaffrey Simon Raby |
Musiche | Anthony Willis |
Produzione | Blumhouse Productions Atomic Monster Productions Divide/Conquer |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Amie Donald Allison Williams Violet McGraw Ronny Chieng Brian Jordan Alvarez Jen Van Epps Stephane Garneau-Monten Arlo Green Michael Saccente |