Maison Ikkoku: l’amore più dolce secondo Rumiko Takahashi
Maison Ikkoku
«In un freddo giorno invernale, il nostro nuovo amministratore che è una bellissima ragazza, si è trasferito alla Maison Ikkoku: si chiama Kyoko e ha scaldato il mio cuore».
Titolo originale | めぞん一刻 |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1986-1988 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 96 |
Genere | Seinen Commedia Drammatico Sentimentale |
Character design | Yūji Moriyama Akemi Takada |
Regia | Kazuo Yamazaki Takashi Annō Naoyuki Yoshinaga |
Musiche | Kenji Kawai |
Studio | Studio Deen |
Primo episodio | 26 Marzo 1986 |
Uscita italiana | 1° Gennaio 1990 |
Cara, dolce Kyoko
Di Rumiko Takahashi ci siamo già occupati con Lamù, la sua serie più famosa: ora torniamo sulla celebre mangaka con la sua seconda opera, Maison Ikkoku o, com’è conosciuta da noi, Cara dolce Kyoko.
Commedia e romanticismo
Il manga esce nel 1980 e Rumiko Takahashi lavora in contemporanea anche a quello di Lamù. Pure le rispettive trasposizioni in anime si avvicenderanno sullo stesso canale e nella stessa fascia oraria. Maison Ikkoku è una serie con toni sì da commedia, ma si tratta di un’opera molto più romantica e meno parodistica.
Kyoko e Godai
La Maison del titolo è un condominio vecchio e malconcio, di cui la dolce Kyoko ha ereditato la gestione dal marito, morto per un male incurabile. La storia inizia proprio quando lei inizia ad amministrare lo stabile e fa conoscenza con gli strambi inquilini che lo abitano. C’è la donna di mezz’età dedita al sakè, il figlio scapestrato di questa, la disinibita di dubbia moralità, l’uomo d’affari che non si sa bene quale lavoro faccia. E poi c’è Godai, studente fallito di due anni più giovane della vedova.
Inutile dire che questi s’innamorerà perdutamente di Kyoko e che il loro travagliato rapporto farà da perno centrale a tutto quanto succederà. Sebbene le gag siano frequenti, le parti salienti del manga e del corrispettivo anime sono sempre incentrate sull’amore tra i due e sulla loro storia in continuo divenire.
Un altro tipo di Ronin
Maison Ikkoku è ambientato all’inizio degli anni ’80 e la storia si dipana fino a circa metà del 1988. Rumiko Takahashi, in quest’opera più che nelle successive, si concentra sulla descrizione di una società, quella giapponese, ancora molto ingessata. Godai è un Ronin.
Il termine in origini identificava un samurai senza padrone, ma nell’accezione moderna indica uno studente che non è riuscito a passare gli esami d’ammissione all’università. È ovviamente usato in termini dispregiativi, come a voler indicare un ragazzo senza arte né parte, privo di qualcosa da offrire, un buono a nulla incapace di garantire la stabilità che una donna, specie se più grande e con un matrimonio già alle spalle, vorrebbe avere dal suo compagno.
Il rivale
Questo sentimento d’inadeguatezza perseguiterà Godai e raggiungerà il culmine quando alla Maison arriverà Shun Mitaka, aitante e ricco insegnante di tennis, il quale inizierà a corteggiare Kyoko. A complicare la situazione c’è ovviamente il fantasma del marito defunto di lei: la ragazza è ancora in lutto quando incontra Godai e ne uscirà, a fatica, solo molto tempo dopo.
Rumiko Takahashi non vuole descrivere un dramma e la narrazione assume sempre i contorni delicati dell’amore dolce. Kyoko non è vittima delle passioni e, anzi, quando inizia a provare qualcosa per Godai, la trattiene. Invece tutti gli altri inquilini sono più dediti ai vizi e, nell’accezione più larga del termine, moralmente più bassi. Sono brave persone, però i continui festini a base di birra e sakè non fanno altro che sottolineare la contrapposizione tra un Godai che vorrebbe studiare per entrare nell’età adulta e nella società giapponese e una Kyoko morigerata e decisamente più concreta.
Un gioco di ruoli
Si tratta, quindi, di un gioco di ruoli, dove quest’ultima è la virtù e la moderatezza attesa da una vedova giapponese, mentre gli altri sono il vizio. Per Godai la scelta è semplice, perché è guidato dal sentimento, eppure l’insegnamento sembra indicare come serva anche una buona dose di determinazione. Soprattutto quando nella già complicata storia s’aggiunge anche una spasimante più giovane, la liceale Ibuki Yagami.
Un mondo a sé stante
Pur essendo ambientata a Tokyo, la frenetica capitale del Sol Levante non entra quasi mai in scena. La Maison Ikkoku è un mondo a sé stante, isolato e per certi versi bucolico. Un posto quasi fuori dal tempo come ancora, forse, se ne possono trovare nel Giappone da cartolina. È un mondo che tiene fuori tutti gli altri e di cui sente solo l’influenza sociale e mai essa è positiva. Godai sente la pressione di quella società esigente in cui dovrà inserirsi per poter coronare il suo sogno d’amore con Kyoko ma, a parte questo, Maison Ikkoku potrebbe essere situata in un mondo completamente diverso, così lontana com’è presentata dalla tentacolare vita globalizzata.
E se il Giappone entra a fatica, figuriamoci il resto del mondo. Letto così, si potrebbe quasi pensare di poterne ricavare uno studio sociologico e, in effetti, gente più esperta di noi ha indicato Maison Ikkoku come una serie specchio della società nipponica, specie se vista in contrapposizione ad altri manga o anime più recenti.
Uno spaccato del Giappone
A tal proposito, vi consigliamo il saggio Da Maison Ikkoku a Nana: mutamenti culturali e dinamiche sociali in Giappone tra gli anni ’80 e il 2000, di Riccardo Rosati e Arianna Di Pietro. Il libro spiega perfettamente, attraverso l’analisi delle due opere (Nana è di Ai Yazawa e certamente ne parleremo in futuro), il cambiamento che ha coinvolto la società giapponese negli ultimi anni.
Un anime da recuperare
Pur essendo profondamente diverso dagli altri manga dell’autrice, Maison Ikkoku merita d’essere letto sia dai fan di Rumiko Takahashi, sia da chi cerca un’opera in grado, sotto la spensieratezza, d’offrire uno spaccato profondo sull’umanità in generale e su chi è ormai alle soglie dell’età adulta in particolare. Dovreste trovarla facilmente, almeno nella sua versione anime e con ben 3 OAV a corollario.
La sigla completa di Maison Ikkoku
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Titolo originale | めぞん一刻 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1986-1988 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 96 |
Genere | Seinen Commedia Drammatico Sentimentale |
Character design | Yūji Moriyama Akemi Takada |
Regia | Kazuo Yamazaki Takashi Annō Naoyuki Yoshinaga |
Musiche | Kenji Kawai |
Studio | Studio Deen |
Primo episodio | 26 Marzo 1986 |
Uscita italiana | 1° Gennaio 1990 |