Matthew Broderick: il volto pulito degli anni ’80

matthew broderick si affaccia da un sipario - nerdface

Matthew Broderick

«I like actors who are sort of different and eccentric, not what you expect».

Il volto pulito degli anni ’80

C’è stato un periodo non troppo lontano nel quale Matthew Broderick era quasi onnipresente. Erano gli anni ’80, ovviamente, e l’attore, giovanissimo, riuscì a ritagliarsi parecchio spazio, grazie alla sua faccia da bravo ragazzo. Come spesso accade, penserete, passata la decade Matthew Broderick sarebbe benissimo potuto sparire quasi nel nulla, lasciandosi alle spalle una notorietà anche ben meritata, rinvigorita dal voce prestata a Simba ne Il Re Leone… E invece no: ha insistito, ma non sempre con risultati adeguati alle aspettative. Vorrei consigliarvi alcuni film che, in qualche modo, hanno segnato quegli anni d’oro e altri, sicuramente meno belli, ma che continuiamo a portarci dentro, anche da bambini grandi.

Wargames: giochi di guerra

Questo piccolo capolavoro della fantascienza esce nel 1983 e Matthew Broderick ne è il protagonista assoluto. Interpreta David, un hacker che cerca d’entrare nei computer di una ditta di produzione di videogiochi. Per errore, invece, si connette a un supercomputer del Norad e rischia di far scoppiare la Guerra Termonucleare Globale.

matthew broderick è al computer e sta per hackerare un sito e per scatenare il wargames - nerdface

Incredibilmente al passo con i tempi, Wargames mostra delle effettive tecniche di hackeraggio usate all’epoca, concedendosi pochissime libertà tecniche. Erano tempi diversi: non si usava ancora il battere tasti a casaccio su una tastiera e dire «sono dentro»

Ladyhawke

Appena un paio di anni dopo, Matthew Broderick è di nuovo in un film di quelli che guarderesti anno dopo anno, fino alla fine della tua vita (e probabilmente io farò esattamente così).

matthew broderick accanto a un albero in cui e infilata una spada - nerdface

Ladyhawke esce nel 1985, per la regia di Richard Donner e con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer nei ruoli degli amanti sfortunati. Matthew Broderick è, invece, il Topo, una simpatica canaglia che sarà fondamentale affinché i due si riuniscano. Romantico e bellissimo, Ladyhawke va anche ricordato per la splendida colonna sonora. Correte a vederlo o a rivederlo.

Una pazza giornata di vacanza

I più giovani di voi che sono rimasti in sala dopo i titoli di coda di Deadpool avranno sicuramente visto quella pazza scena post credit, nella quale il mercenario chiacchierone si rivolge agli spettatori, dicendo d’andare via, perché il film è finito.

matthew broderick insieme a un ragazzo e una ragazza - nerdface

Ecco, quella sequenza è un omaggio alla stessa scena finale di Una pazza giornata di vacanza, commedia teen del 1986 che conferma e consolida la fama di Matthew Broderick come spacca botteghini. Il film è quanto ti aspetteresti da una pellicola dedicata giornata di scuola marinata da uno studente dalla ironia e saccenza. Indimenticabile anche grazie alla regia di John Hughes.

Sono affari di famiglia

Con questa gradevolissima commedia, che mette assieme Matthew Broderick, Dustin Hoffman e Sean Connery, rispettivamente nei panni di nipote, padre e nonno votati al crimine, si pone fine al decennio degli ’80. Il film di Sidney Lumet non è sicuramente tra i più importanti nella storia del cinema, ma si lascia perfettamente vedere anche ai giorni nostri.

matthew broderick, sean connery e dustin hoffman e si guardano negli occhi - nerdface

Matthew Broderick probabilmente, poi, lo prese come vero e proprio punto di lancio per lasciarsi sempre di più alle spalle il personaggio di bravo ragazzo, anche perché iniziava a crescere.

Morti di salute

Nel 1994, infatti, vediamo Matthew Broderick in un ruolo maturo, come marito in crisi di coppia. Il film è ambientato agli inizi del 1900 e mescola fantasia e finzione. È presente John Harvey Kellog, esattamente quello dei cereali per la colazione, interpretato da Anthony Hopkins e menzione speciale la merita sicuramente il clistere di yogurt.

matthew broderick in pigiama a righe bianche e nere e insieme ad altri pazienti - nerdface

Malgrado le buone intenzioni, s’inizia a percepire che qualcosa non funziona più e il film, per quanto secondo me troppo sottovalutato, riesce comunque a strappare ben più di una risata.

Il rompiscatole

Discorso più o meno valido anche per questa pellicola firmata da Ben Stiller, con un Jim Carrey leggermente sottotono e con una più marcata vena drammatica.

matthew broderick e jim carrey con una ridicola coroncina di cartone blu in testa - nerdface

Il rompiscatole, terribile titolo adattato dall’inglese The cable guy, è ricchissimo di citazioni dal mondo della TV e del cinema, ma non basta a sollevarlo di molto sopra il discreto. È l’inizio del declino di Matthew Broderick, che culminerà alla fine degli anni ’90.

Godzilla

Roland Emmerich vuole distruggere qualcosa in ogni suo film e nel suo Godzilla riesce a far fuori allo stesso tempo New York e decenni di fascino per una delle creature più amate del mondo del cinema.

godzilla è per le strade - nerdface

Il film è una pallida imitazione dell’originale e di fronte alle nuove incarnazioni del Monsterverse sembra ancora di più una patacca di quei negozietti di merce contraffatta. Matthew Broderick è presente nel ruolo del biologo che, in questi casi, cerca sempre di trovare il punto debole della creatura.

L’Ispettore Gadget

Per finire in bellezza il decennio, si decide di dare forma live action a uno dei personaggi a cartoni più famosi. Così, l’Ispettore Gadget assume le sembianze di Matthew Broderick.

l'ispettore gadget vola col suo cappello con la pala da elicottero - nerdface

Il risultato potete ben immaginarlo ma, nel caso, vi basti sapere che ne hanno anche fatto un seguito solo per l’home video e con un cast completamente nuovo. E questo non è mai un segno di successo al botteghino. Tuttavia il film è azzeccatissimo per un pubblico di giovanissimi, che sicuramente lo hanno adorato e va benissimo anche così.

Gli anni 2000

Al netto di facili ironie, gli anni 2000 non sono stati poi così brutti per Matthew Broderick, che ha portato a casa sia pellicole decisamente poco riuscite, come La donna perfetta, sia colpi più importanti, come The producers, tratto dal musical omonimo di Mel Brooks e che il pubblico ha snobbato colpevolmente. Non mancano altre pellicole dal tono più serio e drammatico, come L’eccezione alla regola, ma sono tutti con ruoli per nulla centrali o da protagonista. È un vero peccato, perché Matthew Broderick ha dato prova negli ultimi due decenni almeno d’essere in grado di recitare bene in qualunque ruolo lo si voglia mettere, in film belli e in film meno belli, in ruoli azzeccati e in quelli no. Insomma, decisamente sarebbe un crimine costringerlo a un pensionamento anticipato.

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