Maurice Tillet e gli altri volti della nostra fantasia

maurice tillet fa una smorfia - nerdface

Maurice Tillet

maurice tillet bacia un fiore - nerdface

Dal reale al fantastico

Il nome di Maurice Tillet non dirà molto a nessuno di voi. Eppure, vale sempre la pena ricordarlo. Wrestler francese affetto da acromegalia, malattia che comporta una crescita anormale delle ossa, nel suo caso soprattutto di quelle facciali, oltre a una serie di patologie correlate, malgrado l’aspetto imponente e la carriera come lottatore professionista, le immagini dell’epoca lo restituiscono come un uomo dallo sguardo gentile, soprannominato non a caso The French Angel.

Dalla marina al wrestling

Maurice Tillet non era solo imponente: era anche dotato di grande intelligenza e sensibilità. Studiò legge alla Tolosa e, si dice, parlasse ben 14 lingue. S’arruolò nella Marina Francese e vi rimase come ingegnere su diverse navi, fino al 1937 quando, durante un viaggio a Singapore, incontrò Carl Pojello, il quale lo convinse a tentare la carriera del wrestler.

La somiglianza con Shrek

Ne parlo qui perché, come forse saprete, la sua figura e i suoi lineamenti potrebbero aver dato origine a uno dei personaggi più amati dello scorso decennio: vedendo, infatti, alcune foto di Maurice Tillet balza agli occhi la sua somiglianza con l’orco Shrek, protagonista di tre film, uno splendido, uno bello e un terzo trascurabile.

maurice tillet a confronto con shrek - nerdface

Non è la prima volta che gli animatori e i disegnatori si ispirano a personaggi reali, però. Carlo Rambaldi, com’è noto, per E.T. s’ispira al suo gatto e partorisce una vera icona.

Eroi e villain

La Pocahontas del film omonimo della Disney, invece, ha le movenze e i lineamenti della sua voce americana, la bellissima Irene Bedard; mentre Campanellino in Peter Pan fu modellata sui lineamenti e nel carattere prendendo come base la capricciosa, si dice, Marilyn Monroe. Sempre in casa Disney, per Ariel de La Sirenetta si sceglie il viso di una giovanissima Alyssa Milano, mentre l’aspetto da canaglia di Aladdin è basato sulla faccia da schiaffi di Tom Cruise.

maurice tillet ci ricorda altri personaggi ispirati a volti reali: ecco jeremy irons e scar de il re leone - nerdface

Non solo eroi, però: anche il perfido Scar de Il Re Leone ha una lunga cicatrice sull’occhio, proprio come Al Pacino in Scarface, sebbene gli stessi animatori abbiano detto più volte d’essersi ispirati a Jeremy Irons, che lo doppiava nel lungometraggio animato.

I luoghi

Non solo personaggi, inoltre: ma anche luoghi e, a volte, storie intere. La serie Game Of Thrones, per esempio, mostra moltissime analogie con la storia d’Inghilterra passata; la stessa mappa di Westeros ricorda la forma dell’isola oltre La Manica. George R.R. Martin stesso ha poi confermato che l’idea della Barriera gli è venuta durante una visita al Vallo di Adriano, mentre Approdo del Re ricorda molto la Bisanzio capitale dell’Impero, ma potrebbe trattarsi solo di una scelta stilistica.

I videogame

È ovvio che disegnatori e animatori scelgano spesso un viso o un attore in carne e ossa per dare più concretezza alle loro creazioni. Nei videogame capita, però, anche con gli oggetti. E il caso di Pac-Man è emblematico: mentre i programmatori si scervellavano sull’aspetto del loro eroe, qualcuno portò una pizza per il pranzo, la tagliò in quattro e ne prese una fetta. Fatto!

I doppiatori

Poi c’è il caso ancora cinematografico di Shark tale (2004) della DreamWorks. Ambientato in fondo al mare, è famoso perché ogni pesce è stato modellato con le fattezze degli attori che avrebbero dovuto doppiarli. Così il protagonista Oscar è Will Smith, Lenny lo squalo è Jack Black, la bella pesciolina Lola è Angelina Jolie, fino a Martin Scorsese e Robert De Niro, il quale interpreta una parodia del suo personaggio de Il Padrino. Guest star Christina Aguilera, in forma pinnuta a firmare la colonna sonora del film.

maurice tillet ci ricorda altri personaggi ispirati a volti reali: ecco will smith in shark tale - nerdface

I prodigi della tecnica sono ormai tali che la forma umana può benissimo essere manipolata e animata senza problemi e con ottima resa. Spesso vale anche il percorso inverso. È il caso di quando un personaggio animato ti ricorda un attore, sebbene gli animatori non si siano consciamente basati sullo stesso; situazione sempre più frequente, infine, è quando alcuni attori sono digitalizzati.

Il processo inverso

Nel recente Beyond: two souls, infatti, è Elliot Page a diventare protagonista di un videogame, peraltro in compagnia di Willem Dafoe, mentre Ashley Johnson, la Crissy in Genitori in blue jeans, ha prestato il suo viso alla protagonista del campione d’incassi The last of us. Potrei continuare con le decine di incarnazioni di Lara Croft, a partire ancora da Angelina Jolie e i due film dedicati all’archeologa popputa in cui è proprio lei a prenderne le fattezze fisiche, fino ad arrivare alla bellissima Rhona Mitra, la quale le ha donato corpo nel secondo capitolo digitale della saga.

La controparte maschile di Lara Croft, l’amato Nathan Drake della serie Uncharted, invece deve i suoi lineamenti un po’ a Johnny Knoxville, un po’ a Harrison Ford e, in ultimo, a Bruce Willis. Sebbene il film sia stato interpretato da Tom Holland…

I personaggi italiani

Anche i personaggi italiani hanno i loro sosia nel mondo reale. Dylan Dog è plasmato sui lineamenti di Rupert Everett, mentre la sua spalla è Groucho Marx. L’attore inglese, tra l’altro, recitò proprio nel film Dellamorte Dellamore, basato sul romanzo dell’ideatore dell’Old Boy, Tiziano Sclavi. La bella criminologa Julia, per rimanere in casa Bonelli, è invece Audrey Hepburn, peraltro accompagnata da una Whoopi Goldberg per aiutante. E a dirla tutta, c’è anche il Daniel Day Lewis dello splendido MagicoVento. Insomma, nei comic nostrani l’omaggio è più che evidente.

Una questione di anima

Sarebbe impossibile citare tutte le fonti d’ispirazione che hanno costruito i mille volti della nostra fantasia. È bello, però, pensare che un uomo come Maurice Tillet ne faccia parte in qualche modo ed è splendido riscoprirne la storia grazie ad alcuni disegnatori che cercavano un anima da regalare al loro personaggio, scegliendo sicuramente quella più adatta.

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