Anticipato da immagini e video che hanno incuriosito non pochi giocatori, è uscito in Europa il 25 Febbraio 2022 Monark, il nuovo cupo JRPG realizzato dallo studio Lancarse.

Trama

Un grande complesso scolastico si ritrova improvvisamente separato dal mondo esterno, a causa di un’invalicabile barriera. Come se non bastasse, una strana nebbia ne invade i corridoi, facendo perdere il senno agli studenti, ormai in preda alla follia.

La missioni dei sopravvissuti consisterà nello scoprire cosa stia accedendo all’interno delle mura scolastiche e come salvare tutti gli studenti. Le insidie nascoste nella scuola non sono però le uniche che i nostri eroi dovranno affrontare, perché saranno costretti a confrontarsi coi terribili abitanti della dimensione parallela chiamata Otherworld, proprio all’interno del loro terreno.

Gameplay

Uno degli elementi più interessanti è il sistema di combattimento, che potremmo definire un ibrido tra il classico JRPG a turni e uno più dinamico e action. Questa caratteristica, paradossalmente, porta la componente della strategia a un livello ancora maggiore, dovendo ponderare perfettamente ogni azione e qualsiasi movimento dei personaggi utilizzati.

Attenzione alla strategia

Il rischio di ritrovarsi coi personaggi tutti ammassati e dunque vulnerabili a un unico, potente attacco nemico è sempre dietro l’angolo. Oltre al progredire del livello, i personaggi possono diventare più forti anche grazie al vasto equipaggiamento, permettendo al giocatore una completa personalizzazione dei combattenti, sia dal punto di vista estetico, che di capacità offensive e difensive.

Feeling

A incuriosire il pubblico fin dai primi filmati e dalle prime immagini di Monark è sicuramente l’atmosfera cupa e opprimente. Sotto questo punto di vista, non possiamo certo ritenerci delusi. La trama e la tetra ambientazione si fondono perfettamente e in modo armonico, consentendo un’immersione totale del giocatore.

Tradizionalmente, in tutti i migliori JRPG la caratterizzazione dei personaggi è sempre fondamentale e Monark non fa eccezione. Il videogioco propone, infatti, dei compagni d’avventura abbastanza profondi, le cui storie e personalità uniche vanno a sorreggere la trama e l’esperienza di gioco. I problemi arrivano col progredire della storia e col crescere della difficoltà, che in alcuni punti sale vertiginosamente, costringendo ad allenare il proprio personaggio con nemici minori, poco vari e dunque molto ripetitivi. La noia arriva a questo punto con una certa prepotenza.

Cosa non va

Si tratta di un problema che va a impattare in maniera molto importante su tutta l’esperienza di gioco e su cui non si può passare sopra. Sulla poca varietà degli ambienti si può invece soprassedere, grazie all’atmosfera dark, costituendone anzi un plus. L’idea alla base di Monark è sicuramente interessante, ma nella pratica arrivare in fondo non è facile. La ripetitività dei combattimenti necessari per allenare il personaggio porta ad abbandonare sessioni di gioco che potrebbero essere più longeve e, alla lunga, c’è anche il rischio di mollare il videogioco in maniera definitiva.

Veramente un peccato, se si pensa per altro che una delle novità più interessanti risiede proprio nel combat system. Le premesse di Monark erano buone: chissà che non possa trattarsi di un punto di partenza per un nuovo genere di JRPG, andando a riparare agli errori compiuti.