Monster Hunter Rise | Una caccia imperdibile | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Serie | Monster Hunter |
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Uscita | 26 Marzo 2021 |
Gameplay | Single Player |
Piattaforma | Nintendo Switch |
Genere | Avventura Action RPG |
Sviluppatore | Capcom |
Produttore | Capcom |
Distributore | Capcom |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Il successo mondiale di Monster Hunter World, il capitolo della fortunata serie Capcom capace d’essere uscito dalla nicchia di appassionati e di conquistare nuove leve di giovani cacciatori, andava di certo ben capitalizzato. Monster Hunter Rise, nuovo capitolo, raggiunge l’obiettivo, malgrado l’esclusiva per Nintendo Switch e quanto ne consegue, minore potenza della macchina in primis. Rise non fa rimpiangere World e, anzi, per molte caratteristiche s’avvicina molto ai Monster Hunter di vecchia generazione, ammodernandone alcune meccaniche e inserendone di nuove e ben riuscite, come gli insetti filo, che arricchiscono il gameplay con movimenti più rapidi in tutte le direzioni, soprattutto quelle verticali. Pur se i biomi di caccia sono più piccoli di quelli visti in World, sono sviluppati molto in altezza; scalare le pareti rocciose alla ricerca di bonus temporanei, esplorando al contempo i vari ambienti, prima di gettarsi nella caccia al mostro obiettivo della missione, è un piacere del tutto nuovo e decisamente appagante, grazie anche ad alcuni collezionabili coi quali sono premiati gli spiriti più curiosi. Insomma, il nuovo Monster Hunter è capace d’intrattenere senza far rimpiangere i capitoli precedenti e merita sicuramente l’acquisto di una nuova console nel caso l’abbiate snobbata finora. Direzione artistica e frame rate stabilissimo convinceranno anche chi è abituato a giocare su macchine più potenti, perché di magagne tecniche ne abbiamo riscontrate davvero poche e praticamente irrilevanti.
Trama
La trama di Monster Hunter Rise racconta della terribile calamità che s’abbatte nel villaggio di Kamura, ogni cinque decadi. Gli anziani la chiamano Furia e spinge i mostri ad attaccare in massa il villaggio e tutti i cacciatori della Gilda a contrastarli, per salvare le proprie case e quelle di tutti gli abitanti. Noi saremo un cacciatore appena nominato membro della Gilda e ci toccherà il compito d’avanzare nella trama, per cercare di capire il mistero celato dietro la Furia ed eventualmente cercare d’eliminarla per sempre.
La trama di Monster Hunter Rise avanza con cut scene programmate nei momenti critici della nostra scalata, caccia dopo caccia, dei ranghi della Gilda. Poco a poco verremo a conoscenza del perché degli eventi, ma ovviamente questo sarà solo un pretesto per continuare la nostra attività di provetti cacciatore. Non si tratta di una storia originale, ma la buona caratterizzazione dei personaggi secondari la rende godibile e il mistero da svelare aggiunge un certo fascino a tutta la storia. Resta tuttavia un elemento marginale, perché non avanza a ogni missione superata e quindi tende spesso a essere sostituita virtualmente dalla nostra storia personale, di come evolviamo il nostro alter ego e di come impariamo man mano a padroneggiare l’arma scelta. Pur non essendo un fulcro, però, ci sentiamo di promuoverla e sicuramente è un buon corollario alla nostra esperienza.
Gameplay
Come detto, l’aggiunta degli insetti filo offre una libertà di movimento mai avuta negli altri Monster Hunter e permette exploit, sia in combattimento che durante l’esplorazione, in grado di spettacolarizzare la più semplice delle cacce. Il perno centrale del gameplay rimane sempre e comunque l’affrontare mostri sempre più forti, al fine di recuperare e potenziare il nostro equipaggiamento alla ricerca della build più performante. Il farming si rivela quindi sempre appagante, anche grazie alla possibilità di crearci da soli i nostri gioielli da incastonare nelle armi e armature per avere le abilità ritenute più utili.
Rinnovata è anche la meccanica della monta, che ora permette di prendere il controllo del mostro cavalcato per usarlo contro altri mostri presenti nella mappa o per farlo schiantare contro le pareti, per cercare un’apertura che ci faccia scatenare il nostro attacco più potente. A proposito di attacchi potenti: ogni arma ha degli specifici attacchi che sfruttano gli insetti filo, da sbloccare man mano che si prosegue nell’avventura. Sarà poi cura del cacciatore equipaggiare quelli più opportuni secondo il suo giudizio: questo fattore aumenta decisamente la varietà degli stili di combattimento, anche quando si tratta della stessa arma. Infine, la possibilità di portare due alleati in battaglia al posto del classico Palico aggiunge un pizzico di strategia in più. Una nota forse dolente riguarda le missioni in multiplayer: i tre cacciatori che si uniranno a noi porteranno uno dei propri compagni, rischiando di generare parecchia confusione durante gli scontri, complici anche gli effetti visivi dei colpi inferti e la varietà degli stessi. Non si tratta di un problema insormontabile e, come sempre, se il gruppo di cacciatori sa quel che fa, sicuramente non ne risentirete molto. Se invece si tratta di giocatori alle prime armi, preparatevi a farvi strada a spintoni verso la testa del mostro che state cacciando, poiché tutti cercheranno di affondare lì i colpi più forti.
La mancanza di una chat vocale integrata nel gioco non aiuta in questo senso, ma si tratta pur sempre di un problema trascurabile e aggirabile. Ultima nota riguarda la nuova tipologia di missioni, Le Missioni Furia. In esse dovremo fronteggiare diverse orde di mostri guidati da un Apex, una creatura dominante della sua specie. Si tratta di un esemplare più forte della sua versione normale, capace di potenziare anche gli altri mostri dell’orda e che potrebbe mettervi a dura prova, se affrontato da solo. Le missioni Furia inseriscono un elemento da Tower Defense: starà infatti a noi e ai nostri alleati allestire la difesa del terreno di scontro, cercando di proteggere i cancelli che portano a Kamura. A nostra disposizione avremo balestre e cannoni più altri strumenti che sbloccheremo man mano che sconfiggiamo nemici dell’orda e alla fine saremo ricompensati con materiali unici, atti al miglioramento delle nostre armi. La meccanica è inusuale e potrebbe far storcere il naso a qualcuno, per altri invece (noi compresi) si tratta di una godibile divagazione dalla caccia classica, che raggiunge il suo stato perfetto se affrontata con altri tre amici.
Feeling
Monster Hunter Rise è esaltante. Le nuove meccaniche legate agli insetti filo ti spingono a muoverti in agilità, a saltare in aria, a schivare colpi come un ninja, perfino se la tua arma è il lentissimo spadone, raggiungendo picchi nelle armi più rapide e perfino in quelle molto tecniche. Usare le armi in Rise è più divertente che mai, così come lo è muoversi per la mappa, cercando in ogni anfratto. Il fulcro del gioco resta sempre la caccia ai mostri e, più che in World, si tenta di non mettere da parte nessuna creatura. È un Monster Hunter e quindi bisogna cacciare i mostri e, come sempre, il vero gioco inizia quando avrete completato la trama.
Ci sta decisamente piacendo molto e ha anche il vantaggio d’essere portatile, vista la natura ibrida della Nintendo Switch. È un gioco consigliato sia per i veterani, che l’avranno sicuramente già acquistato, ma ancor di più per chi proviene da World e vuole cimentarsi con qualcosa di un po’ più hardcore, in modo da imparare addentrandosi sempre di più in meccaniche stratificate. Se invece è il vostro primo Monster Hunter, allora andate tranquilli a mani basse e cercate di capire se questo tipo di gioco possa conquistarvi. Se lo fa, avrete di fronte a voi centinaia e centinaia di ore di gioco.
Serie | Monster Hunter |
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Uscita | 26 Marzo 2021 |
Gameplay | Single Player |
Piattaforma | Nintendo Switch |
Genere | Avventura Action RPG |
Sviluppatore | Capcom |
Produttore | Capcom |
Distributore | Capcom |