Oasis Knebworth 1996 | Un live indimenticabile | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Oasis Knebworth 1996 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2021 |
Durata | – |
Uscita | 27, 28, 29 Settembre 2021 |
Genere | Concerto Documentario |
Regia | Jake Scott |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | Oasis |
Produzione | Black Dog Films Sony Music Entertainment |
Distribuzione | Nexo Digital |
Cast | – |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Un momento biblico»
È il 1996, per la precisione la notte tra il 10 e l’11 Agosto: oltre 250.000 persone sono radunate a Knebworth, per quello che oggi è ricordato come uno dei più grandi concerti degli ultimi trent’anni. Lunghe code si formano fuori dai negozi di dischi e alle biglietterie locali, mentre i fan di tutto il mondo trascorrono la giornata attaccati ai telefoni fissi, cercando di mettersi in contatto con i numeri per la prenotazione, costantemente occupati. Tutti i biglietti sono esauriti in meno di 24 ore, battendo ogni record al botteghino del Regno Unito.
Una band unica
Documentario e film concerto, Oasis Knebworth 1996, prodotto da Black Dog Films con Noel e Liam Gallagher come produttori esecutivi e finanziato e distribuito da Sony Music Entertainment, è stato presente nelle sale italiane con Nexo Digital in esclusiva nelle sole giornate del 27, 28 e 29 Settembre. Obiettivo? Raccontare l’importanza della band britannica nella scena musicale degli anni ’90 e il fortissimo legame che i membri del gruppo hanno saputo instaurare coi loro fan.
Let’s rock!
Proprio questi ultimi li ritroviamo al centro del film: in modo originale e intelligente, è colto l’aspetto ritualistico del concerto e nello specifico del concerto rock, per il quale la visione della band, vero e proprio oggetto di culto, non è una concessione unilaterale dei divi nei confronti degli spettatori, quanto un’esperienza condivisa. Per questo motivo, l’operazione del regista Jake Scott si configura come una ricognizione su un’intera epoca della storia contemporanea e assume inoltre l’importanza di un’indagine antropologica lucida ed empatica, rilevante anche per l’attualità.
Un viaggio nel tempo
Oasis Knebworth 1996 è un vero e proprio viaggio indietro nel tempo e dopotutto stiamo parlando degli anni ’90: l’audio è pastoso, le immagini talvolta sgranate e le canzoni, tutte grandiose, immancabilmente interrotte dal voice over della band e dalle decine di fan che erano presenti all’evento. L’effetto è un po’ da vecchio DVD con il commento del regista, dell’attore principale e del direttore della fotografia.
Magia vintage
Quasi due ore di magia vintage con qualche elemento di fiction qua e là. Un montaggio veloce, ma umano, fatto di musica, immagini e parole che compie il miracolo di riportarci indietro di ben venticinque anni. Oasis Knebworth 1996 presenta tutte le canzoni che amiamo: «Wonderwall è la più grande ballata degli anni ’90», dice Noel a un certo punto. Sinceramente, è quasi impossibile dargli torto.
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Titolo originale | Oasis Knebworth 1996 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2021 |
Durata | – |
Uscita | 27, 28, 29 Settembre 2021 |
Genere | Concerto Documentario |
Regia | Jake Scott |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | Oasis |
Produzione | Black Dog Films Sony Music Entertainment |
Distribuzione | Nexo Digital |
Cast | – |