«Non smettiamo mai di scegliere chi siamo»

Il secondo capitolo di Oceania è sbarcato al cinema il 27 Novembre sebbene, in questo caso, sarebbe più corretto dire che ha spiegato le sue vele. Il sequel del film d’animazione firmato da Ron Clements e John Musker, infatti, fa suo il punto di partenza della prima pellicola, il reale mistero dietro la cessazione d’ogni attività nautica dei popoli del Pacifico per circa 1.000 anni e, intorno a esso, costruisce la trama per le nuove avventure di Vaiana.

Non una principessa, ma una navigatrice

La ragazza, amata come una principessa da tutto il villaggio per l’impresa che ne ha salvato le sorti, vive la sua vita da navigatrice, alla costante ricerca di altri popoli da incontrare e di cui sembra si siano perse le tracce.

Un giorno, però, il ritrovamento di un manufatto la porterà sulle rotte pericolosissime, alla ricerca di una mitica isola, le stesse sulle quali si persero le tracce dell’ultimo esploratore prima di lei.

Un nuovo equipaggio

Dopo aver composto un nuovo equipaggio con cui affrontare l’impresa a bordo di un’imbarcazione mai concepita prima, ovviamente insieme agli inseparabili maialino e al gallo strabico, Vaiana si spingerà laddove nessuno aveva osato prima, in una traversata epica che la metterà di fronte ai suoi limiti e a diverse scelte importanti. E, ovviamente, a incrociare nuovamente il suo viaggio col semidio Maui.

Oceania 2 è una meraviglia per gli occhi e per l’anima. Così radicato nella cultura e nelle tradizioni di un popolo lontano e affascinante, ci immerge nei colori mozzafiato di scenari naturali, tra isole lussureggianti e oceani dalle mille sfumature, di cui si possono quasi immaginare gli odori.

Sono diversi i nuovi personaggi, tra umani del villaggio, dei e altre creature, e a sorprendere sono la capacità espressiva dei volti così come la fluidità dei movimenti, tutti elementi in grado di facilitare l’immedesimazione coi caratteri d’ognuno di essi.

Le musiche

Come già avvenuto nel primo film, le musiche hanno un ruolo significativo anche in Oceania 2 e si distinguono per la capacità di muoversi su più generi, per quanto, ancora una volta, siano maggiormente evocative quelle legate agli usi e alle tradizioni dei popoli del Pacifico.

Se la pellicola originale era costruita intorno al messaggio di un necessario modo di vivere in armonia con la natura, Oceania 2 sembra voler riprendere lo spunto per articolarlo in un discorso preciso: solo dopo aver trovato questo equilibrio possiamo pensare di goderlo insieme agli altri.

Un messaggio di fratellanza

Oceania 2, così, lancia un grande messaggio di fratellanza, in quest’epoca segnata da guerre d’aggressione e di muri a dividere nuovamente i popoli. Lo fa attraverso una storia vibrante ed emozionante, ricordando l’importanza di camminare sulle orme di chi ci ha preceduto, certamente, ma solo per scoprire nuove strade e senza la paura di smarrirsi, anzi, invogliando a perdere la via maestra, perché è l’unica rotta possibile per osare e innovare.