One Piece Odyssey | Fan service ben riusciti | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
PRO
- Doppiaggio originale
- Le mosse sono bellissime da vedere
- Un JRPG validissimo
CONTRO
- Ritmo narrativo altalenante
- Tecnicamente con alcune ingenuità
- Un po’ troppo facile
Serie | One Piece |
---|---|
Uscita | 13 Gennaio 2023 |
Gameplay | Single player |
Anno | 2023 |
Piattaforme | PC PS4, PS5 XBOX One, XBOX Series X|S |
Genere | JRPG |
Sviluppatore | Bandai Namco |
Produttore | Bandai Namco |
Distributore | Bandai Namco |
Piattaforma testata | XBOX Serie X |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Il manga di Eiichiro Oda non ha sicuramente bisogno di grosse presentazioni, facendo ormai parte del nostro modo da più di una ventina di anni e godendo ancora di una fan base tra le più numerose. Non c’è quindi da stupirsi se il manga abbia ottenuto, nel corso degli anni, svariate riduzioni in videogioco e One Piece Odyssey ne è solo l’ultima. Pubblicato da Bandai Namco, si presenta come un classico JRPG dalla formula rodata, ma arricchita, e una trama inedita, ma senza rinunciare al fan service che ci si aspetta da una licenza così importante.
Trama
La storia, cui Eiichiro Oda ha attivamente collaborato, vede la ciurma di Luffy fare naufragio su una misteriosa isola di nome Waford. Su di essa la ciurma perderà le proprie abilità e questo sarà lo spunto per affrontare diverse sfide, al fine di recuperarle.
Potremmo considerare la trama di One Piece Odyssey alla stregua di un filler del manga, ma la trama del gioco non si svolgerà tutta sull’isola. Con una certa furbizia, gli sviluppatori hanno sfruttato la meccanica del recupero delle memorie legate ai poteri dei personaggi permettendoci di viaggiare indietro nel tempo e affrontare archi narrativi conosciutissimi da tutti i fan.
Fan service fatto bene
È puro fan service, ma inserito bene e, in buona parte, anche voluto dalla maggior parte del pubblico. I ritmi della narrazione, comunque lineare, appaiono a volte un po’ troppo stiracchiati, tuttavia la storia si lascia ben seguire e stimola il giusto la voglia di scoprire tutti i segreti della nuova isola.
Gameplay
Il cuore stesso di ogni JRPG che si rispetti è il combattimento, rigorosamente a turni, e One Piece Odyssey non fa eccezione. Gli scontri sono molti e per certi versi spettacolari, poiché i personaggi possono sfruttare tantissime tecniche, una volta sbloccate.
Il combattimento è poi arricchito da una meccanica a zone: all’inizio d’ogni scontro i nostri PG e gli avversari sono distribuiti in zone diverse dell’arena di scontro, dalle quali potranno spostarsi solo dopo aver fatto piazza pulita dei nemici, o con abilità specifiche in grado di colpire zone diverse dalla propria.
Carta, forbice, sasso!
Il tutto è coadiuvato anche da un sistema classico carta-forbice-sasso di debolezze cui bisognerà fare attenzione durante lo scontro, per ottimizzare i danni. Durante i combattimenti, poi, potranno apparire delle condizioni particolari da soddisfare per avere un bonus corposo di punti esperienza finali. Non si tratta di nulla di particolarmente innovativo, ma funziona bene e spinge anche a usare personaggi che forse si lascerebbe in panchina più del dovuto.
Punti Tecnica e Punti Esperienza
Le tecniche dei personaggi, utilizzate spendendo Punti Tecnica che si ricaricano di un tot con ogni attacco normale, sono abbastanza varie e ripercorrono quelle più iconiche dei personaggi del manga. Alcune hanno effetti elementali o di status: decidere come usarle può facilmente fare la differenza negli scontri. La progressione del personaggio è affidata ai classici Punti Esperienza, che si guadagnano dopo ogni scontro vinto, e a un sistema di Accessori da inserire negli slot personali dei PG.
Scegliere la configurazione migliore per ognuno, inserendo accessori che aumentino i punti vita o la difesa o altre caratteristiche, permette anche una discreta personalizzazione. Lo stesso vale per alcuni oggetti che si possono trovare in giro per le mappe o come premio dopo gli scontri contro i Boss. Si tratta di cubi utili a rinforzare le tecniche dei PG, in modo che possiate favorire l’avanzamento delle mosse che usate di più, perché maggiormente efficaci o perché semplicemente vi piacciono.
Il ruolo di Sanji
Gli accessori possono anche essere fusi assieme giunti a un certo punto della storia, permettendovi d’aggiungere a uno anche le abilità di un altro. Non si tratta però di un sistema privo di alcuni, usuali, paletti. Grande importanza hanno anche i piatti che Sanji potrà preparare durante le pause dell’avventura, a patto che si abbiano gli ingredienti giusti. Se usate in combattimento aggiungono una serie di effetti, sostituendo di fatto le pozioni classiche, e che abbiamo trovato molto più efficaci di altri prodotti del genere.
Nemici ed enigmi
L’avventura non dura moltissimo, andando ad assestarsi tra le 30 e le 40 ore di gioco, che volano via senza che si senta il bisogno di grindare i PG. A offrire maggiore soddisfazione sono i dungeon che vi troverete a esplorare. Si tratta di strutture ricche di nemici e di enigmi ambientali da risolvere, non particolarmente complessi, ma ben gestiti.
Non trattandosi di un open world, le fasi esplorative sono invece un po’ meno incisive sull’esperienza di gioco, essendo relegate o ai sentieri dell’isola Waford o alle varie città che andrete a visitare durante i ricordi. Alcuni ambienti sono, però, oggettivamente una gioia per gli occhi.
Feeling
One Piece Odyssey si pone in una posizione particolare: si rivolge a un pubblico di appassionati del manga, ma offre anche un’esperienza da JRPG che non sfigura affatto e che potrebbe soddisfare quanti la cerchino, pur non essendo fan sfegatati delle avventure di Luffy. Per chi invece è appassionato, allora One Piece Odyssey si piazza a mani basse come un must to have, essendo un gioco che, soprattutto nei combattimenti e in alcune quest secondarie, riesce a restituire in parte le atmosfere delle opere originali, grazie anche a un doppiaggio che s’avvale delle voci dei doppiatori giapponesi originali della serie.
È un gioco con una sua solidità, sebbene non offra mai una sfida elevatissima che dunque attesta l’asticella della difficoltà piuttosto in basso. Molto semplificato in tutte le meccaniche, One Piece Odyssey purtroppo a volte intrappola in scontri già sotto controllo, a causa dell’enorme quantità dei punti vita del boss avversario: non si è in pericolo di sconfitta, ma ci si metterà troppo a vincere.
In attesa del sequel
Al netto di quest’aspetto, l’esperienza generale è divertente e soddisfacente; il giro vale tutto il prezzo del biglietto. One Piece Odyssey è forse al momento il miglior gioco tratto dall’opera di Eiichiro Oda e sicuramente il percorso seguito dagli sviluppatori dev’essere premiato e merita di vedere addirittura uno o più sequel. C’è una certa attenzione ai dettagli, indice della cura messa nello sviluppo del mondo e dei personaggi principali, le cui caratteristiche peculiari ben risaltano durante l’avventura, con alcune implicazioni anche nel gameplay vero e proprio.
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PRO
- Doppiaggio originale
- Le mosse sono bellissime da vedere
- Un JRPG validissimo
CONTRO
- Ritmo narrativo altalenante
- Tecnicamente con alcune ingenuità
- Un po’ troppo facile
Serie | One Piece |
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Uscita | 13 Gennaio 2023 |
Gameplay | Single player |
Anno | 2023 |
Piattaforme | PC PS4, PS5 XBOX One, XBOX Series X|S |
Genere | JRPG |
Sviluppatore | Bandai Namco |
Produttore | Bandai Namco |
Distributore | Bandai Namco |
Piattaforma testata | XBOX Serie X |