Perché occorre rivalutare 1941: attacco a Hollywood
1941: allarme a Hollywood
«Pensate che i nippo credano in Walt Disney?».
Titolo originale | 1941 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 14 Dicembre 1979 |
Durata | 118 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Steven Spielberg |
Cast | Dan Aykroyd Ned Beatty John Belushi Lorraine Gary Murray Hamilton Christopher Lee Tim Matheson Nancy Allen Toshirō Mifune Warren Oates Robert Stack Treat Williams Lionel Stander John Candy Mickey Rourke |
Lo sgambetto di Spielberg
Alcuni ritengono 1941: allarme a Hollywood il film più brutto di Steven Spielberg. Poiché tra le pellicole del regista si annoverano titoli come Duel, Lo squalo, E.T., la saga di Indiana Jones fino al recente Ready Player One, si potrebbe anche accettare passivamente, per faciloneria o magari per pigrizia, questa definizione. Nerdface non è molto d’accordo e cercherà di ragionare sul perché 1941: allarme a Hollywood meriti un posto e una connotazione un po’ meno riduttivi.
Una questione di guerra (o guera)
Dal punto di vista della realizzazione formale, Steven Spielberg non si discostò affatto dal suo canone, confezionando un film tecnicamente ineccepibile, tanto da beccarsi ben 3 nomination agli Oscar: Migliori Effetti Speciali, Migliore Fotografia e Miglior Sonoro. Non li vinse, ma le statuette andarono rispettivamente la prima ad Alien e le altre due ad Apocalypse now. Come si dice dalle parti di chi scrive: «’A potevamo vince ‘a guera?». No.
Il cast? Effettivamente, qui Steven Spielberg non ottenne proprio tutto quel che voleva: sia John Wayne che Charlton Heston rifiutarono il ruolo proposto. Ma per due colossi che non aderirono al progetto, furono in 42 a recitare in 1941: allarme a Hollywood e non sono pochi i nomi illustri a figurare in questo mucchio. Ci sono stelle del cinema western e d’azione, come Warren Oates e Robert Stack; astri nascenti come Mickey Rourke, la longeva icona del cinema horror, futuro ospite di trilogie blockbuster, Christopher Lee; l’astro più brillante del firmamento cinematografico giapponese, attore feticcio di Akira Kurosawa, Toshiro Mifune, che per la prima e unica volta recitò in inglese, senza ricorrere a un doppiatore.
Le star del Saturday Night Live
Oltre a questi, poi, Steven Spielberg piazzò in scena altri pezzi grossi: gli eroi del Saturday Night Live e futuri Blues Brothers Dan Aykroyd e John Belushi, già all’epoca incontrollabile e involontario autore di uno dei ciak più divertenti dell’intero film, quando cadde, ubriaco, dall’ala di un aeroplano, finendo in ospedale per diversi giorni; un John Candy sempre al posto giusto; il versatile Ned Beatty e palate di altri comici e caratteristi.
Il perché dei rifiuti
Comici: cosa ci fanno in un film intitolato 1941: allarme a Hollywood? Il 7 Dicembre di quell’anno, infatti, i giapponesi sconvolsero gli USA e il mondo intero attaccando Pearl Harbor, assestando un colpo ferale alla flotta statunitense e, di fatto, trascinarono l’America, finora neutrale, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Ecco perché John Wayne e Charlton Heston rifiutarono di recitarvi.
Ispirato a fatti realmente accaduti, come il piazzamento di batterie antiaeree nei giardini di case private, l’attacco da parte di un sottomarino nipponico ad alcuni pozzi petroliferi vicino Santa Barbara e la cosiddetta Battaglia di Los Angeles, in cui nel Febbraio 1942 batterie antiaeree costiere californiane iniziarono a sparare a casaccio contro presunti, inesistenti velivoli giapponesi, 1941: allarme a Hollywood è una commedia chiassosa e corale, dalla trama sgangherata.
Zemeckis e Gale
Steven Spielberg, coadiuvato dalla scrittura di Robert Zemeckis e Bob Gale, si fa beffe con grande leggerezza dell’isteria collettiva che colpì con effetti devastanti la popolazione statunitense all’alba dell’attacco giapponese nel Pacifico; prende in giro la categoria militare, dai gradi più bassi fino ai vertici del Pentagono e, già che ci si trova, sfotte pesantemente la fauna hollywoodiana.
I motivi del flop
È sostanzialmente questo il motivo per cui il film negli USA non arrivò a incassare nemmeno il suo costo di 30 milioni di dollari, contro i 35 spesi. In effetti, non solo John Wayne rifiutò la parte, ma arrivò a consigliare lo stesso Steven Spielberg a non girare una pellicola così anti-americana. Non è divertente essere presi in giro, figuriamoci su eventi dolorosi come l’entrata in guerra: nel 1979 il Vietnam, poi, era ancora una ferita aperta.
Eppure era divertente!
1941: allarme a Hollywood, però, divertente lo è per davvero: ben orchestrato, curato, ricco di citazioni autoreferenziali, come la prima vittima de Lo squalo recidiva a mollo, o la stazione di servizio di Duel, che compare all’inizio. Sicuramente la commedia non è il genere per cui Steven Spielberg brillava; allo stesso modo, i suoi ideali e il suo patriottismo sono ben evidenti in molti altri suoi film.
Una battuta fuori posto può costare parecchio, certo, ma definire brutto 1941: allarme a Hollywood è un filo esagerato. E non dimentichiamo: se proprio dobbiamo trovare l’anello debole, Steven Spielberg girerà anche quella peperonata indigeribile chiamata Lincoln!
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Titolo originale | 1941 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 14 Dicembre 1979 |
Durata | 118 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Steven Spielberg |
Cast | Dan Aykroyd Ned Beatty John Belushi Lorraine Gary Murray Hamilton Christopher Lee Tim Matheson Nancy Allen Toshirō Mifune Warren Oates Robert Stack Treat Williams Lionel Stander John Candy Mickey Rourke |