Peter Mayhew: l’uomo buono nel costume di Chewbacca
Peter Mayhew
«You know, it was like putting on a second skin by that time».
Chewie
La carriera di Peter Mayhew, inutile dirlo, ruota tutta attorno a un unico ma indimenticabile ruolo, che l’attore ha interpretato dal 1977 fino al 2015 e che, non fosse stato per l’aggravarsi del suo stato di salute, probabilmente avrebbe interpretato ancora e ancora. Nato nel 1944, a Peter Mayhew è diagnosticata durante l’adolescenza la Sindrome di Marfan, patologia che colpisce il tessuto connettivo è che modifica l’aspetto di chi ne soffre, rendendolo longilineo e molto alto, con arti lunghi e dita affusolate.
L’incontro con Lucas
È una patologia che comporta molti rischi anche a livello cardiovascolare, ma in questo caso si rivela fondamentale per la carriera dell’attore. Infatti, quando sul finire degli anni ’70 George Lucas sta riunendo il cast del suo Guerre stellari, l’aspetto di Peter Mayhew gli salta subito agli occhi.
In quel periodo l’attore lavorava nel reparto di radiologia dell’ospedale King’s Collage, a Londra, ma Lucas pensa sia perfetto per il ruolo che vuole affidargli e per il quale all’inizio era stato scelto un altro attore, David Prowse, il quale comunque reciterà in Star Wars, anch’egli senza metterci la faccia…
Il resto è storia
Inutile dire che in un film con alieni d’ogni tipo e in un tempo dove gli effetti speciali erano molto artigianali serviva un attore dal fisico adatto. Ed è così che Peter Mayhew è preso sul set, vestito col suo costume di scena. L’avrete ormai capito: George Lucas lo sceglie per fargli interpretare il wookie Chewbacca, co-pilota del Millennium Falcon e amico fidato della canaglia Han Solo. Il resto, come si suol dire, è storia.
Guerre stellari è un successo senza fine, malgrado lo scetticismo di molti anche nel cast; tutti i suoi protagonisti iniziano subito a godere dell’affetto dei fan. Fra tutti, quello strano essere peloso ed enorme ma dal cuore d’oro, che s’esprime con barriti e ringhi sommessi.
La voce di Chewbacca
La voce di Chewbacca non è quella di Peter Mayhew e forse vi starete chiedendo quale merito abbia avuto l’attore nella sua interpretazione. Sbagliando, potreste pensare che, alla fine, si sia trattato solo di un uomo altissimo dentro un costume e che chiunque con le stesse caratteristiche avrebbe potuto fare lo stesso, forse di più. Errore.
L’uomo giusto nel costume giusto
Peter Mayhew si getta nel ruolo con grande professionalità e inizia a lavorare sulla mimica e sulla gestualità del suo Chewbacca. Si reca allo zoo e osserva i movimenti degli animali, poi li rielabora per cercare di dare al suo wookie un modo tutto suo di muoversi.
Non lo sa, probabilmente, ma la sua interpretazione darà il via non solo a Chewie, ma caratterizzerà tutta l’intera specie nell’universo espanso. Da quel momento, ogni volta che vediamo un wookie sul grande e piccolo schermo lo dobbiamo principalmente allo studio sul personaggio fatto da Peter Mayhew.
Un attore indispensabile
Non solo: a sottolineare quanto la sua interpretazione sia stata raffinata, possiamo ricordare come, quando le condizione di salute dell’attore si aggravano durante le riprese de L’Impero colpisce ancora, il suo sostituto non riesca a muoversi come lui, tanto che bisogna aspettare che Peter Mayhew si ristabilisca per girare nuovamente le scene. Qualcosa di simile succederà per Gli ultimi Jedi, nel quale sarà accreditato come consulente.
Oltre ai cinque film della saga dov’è stato presente (la trilogia originale, La vendetta dei Sith e Il risveglio della Forza), Peter Mayhew è tornato a vestire i panni pelosi di Chewbacca anche nel famigerato Speciale di Natale, una robaccia talmente immonda che lo stesso Lucas vorrebbe prenderne a martellate ogni copia esistente, ma che ha avuto il pregio d’aver mostrato Boba Fett per la prima volta.
Il cuore grande di Peter
Finché ha potuto, Peter Mayhew ha continuato a partecipare a vestire i panni di Chewie, visitando i bambini malati negli ospedali e, sempre per i bambini, ha anche scritto un libro contro il bullismo.
Gigantesco e dal cuore d’oro, sebbene proprio il cuore alla fine lo tradirà, smettendo di pulsare il 30 Aprile 2019 e lasciandoci orfani di un uomo speciale. L’ascesa di Skywalker gli è stato dedicato e non possiamo che salutare anche lui, insieme alle altre figure della nostra infanzia che ora sono nella Forza.