Quella favola galattica di Star Wars: una nuova speranza
Star Wars: una nuova speranza
«Usa la Forza».
Titolo originale | Star Wars |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 25 Maggio 1977 |
Durata | 121 minuti |
Genere | Fantascienza Star Wars |
Regia | George Lucas |
Cast | Mark Hamill Harrison Ford Carrie Fisher Peter Cushing Alec Guinness Anthony Daniels Kenny Baker Peter Mayhew David Prowse Jack Purvis Eddie Byrne |
Una favola galattica
La storia della genesi di Star Wars è vasta e ben documentata e, per riassumerla tutta, ci vorrebbero pagine e pagine, molte delle quali sono state già scritte. George Lucas ha quest’idea in embrione, più o meno agli inizi degli anni ’70, e non sa ancora bene cosa farne. Vorrebbe riportare in auge la space opera e l’ispirazione viene dai fumetti di Flash Gordon, personaggio creato da Alex Raymond nel 1934 e poi trasposto in film, telefilm e cartoni animati.
Cosa c’entra Flash Gordon?
Non so se avete conoscenza delle avventure di Flash Gordon, se ricordate i cartoni animati o il film che si avvalse della colonna sonora dei Queen ma, se così fosse, dovreste aver capito dove voglio andare a parare. S’è spesso detto, su queste pagine e su altre, che Star Wars non sia propriamente Fantascienza. Un concetto non più rivoluzionario da tempo: molti, ormai, riconoscono quanto la pellicola assomigli molto di più a un fantasy con astronavi. Ecco, Flash Gordon era più meno la stessa cosa.
Il viaggio di Luke Skywalker
Un uomo combatte contro un perfido Imperatore, viaggiando in luoghi esotici abitati da strane creature. Che ci crediate o meno, questa è più o meno la storia narrata nei fumetti di Raymond, incredibilmente simile a quella di Star Wars. Se Flash Gordon incontrava tutta una serie di creature di stampo fantasy, tra Principi, uomini falco, uomini leone e via discorrendo, Luke Skywalker visita nel corso della saga diversi pianeti e viene in contatto con numerosi alieni.
George Lucas era un lettore appassionato di quei fumetti e finirà per riproporre il genere, ampliato e arricchito, in una saga destinata a divenire patrimonio dell’umanità, per la capacità d’appassionare milioni di fan in tutto il mondo. La sceneggiatura de Una nuova speranza è scritta e riscritta parecchie volte e il film fatica non poco a essere accettato dalle major. La stessa 20th Century Fox, che alla fine accetterà di produrlo, lo farà con parecchio scetticismo. Lo stesso che si diffonderà durante le riprese, coinvolgendo non solo gli attori con Alec Guinness tra i più grandi detrattori della pellicola, ma anche tutta la crew che non farà mistero del suo considerare Star Wars un filmaccio di Serie B.
Una produzione tormentata
La produzione sarà poi funestata da parecchi inconvenienti, tipo una pioggia torrenziale che non si vedeva da cinquant’anni in Tunisia, giusto la prima settimana di riprese; incendi a macchinari; dissenteria; e, soprattutto, i maledetti droidi dotati di batterie dall’autonomia ridicola. La stessa Tunisia, individuata per girare alcune scene di Tatooine, era una seconda scelta. Il pianeta desertico, all’inizio, era stato immaginato come lussureggiante e ricco di vita e quindi s’era pensato di girare nelle Filippine. Furono le allergie che colpirono la troupe a distogliere tutti dall’idea e a regalarci il Tatooine che conosciamo.
La tempra di George Lucas
Il budget si gonfiava vertiginosamente, dunque, e a questo si aggiunsero, quando le riprese si spostarono in Inghilterra, i rigidissimi regolamenti sindacali inglesi, che volevano l’inizio delle riprese alle 8.30, due pause per il tè, una per il pranzo e il fine giornata alle 17.30, a meno che non si fosse nel mezzo di una scena. In quel caso, si poteva procedere per votazione e decidere se continuare o meno. Il Daily Telegraph racconta che George Lucas ricorse al voto parecchie volte, perdendole tutte. Non è strano, quindi, sapere che a un certo punto al regista venne un esaurimento nervoso e poi ebbe un vero e proprio infarto.
Pur depresso e praticamente solo contro tutti, George Lucas porta a termine le riprese e Star Wars è pronto per le sale nel 1977. Lo script originale è stato modificato più volte: s’è deciso di dividere la storia in altri due eventuali sequel e s’è molto lavorato sullo sviluppo dei personaggi, inserendo anche la componente mistica della Forza ispirandosi, tra le altre, alle opere d’Akira Kurosawa e al Jidai-geki, un genere storico ambientato all’epoca Tokugawa e quindi abbondante di samurai.
Le musiche di John Williams
Particolare attenzione si pone agli effetti speciali, per non parlare anche dell’immortale colonna sonora di John Williams. Di più, lo stesso George Lucas deve fondare una sua compagnia specializzata, la Light & Magic, poiché il dipartimento effetti speciali della 20th Century Fox era stato smantellato poco prima della produzione. Tanto impegno e volontà, il regista spera siano ripagati. E succede.
Il successo planetario
Star Wars arriva cinema e fa un botto enorme. Diventa campione d’incassi e, a oggi, è piazzato stabilmente come quarto film nel mondo dopo Via col vento, Avengers: Endgame e Avatar. Agli Oscar conquista ben 7 statuine, a fronte di 10 nomination, malgrado alcuni critici non ci trovino nulla di che. Di diverso avviso sono tutte le milioni di persone che diventano veri e propri seguaci. Ancora oggi Star Wars è considerato oltre il semplice film sebbene, a guardarlo con gli occhi di un adulto, se ne percepiscano bene i difetti (è estremamente lento, per esempio), ma all’epoca ha sicuramente nutrito quella parte di noi capace di sognare, di non chiedersi come mai i caccia spaziali facciano rumore nello Spazio o il perché del lasciare incustodito un punto debole della stazione da battaglia definitiva (ma ora, dopo Rogue One, sappiamo il motivo).
È un’ottima storia della buonanotte, Star Wars. Non a caso inizia con «tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…». Come tutte le favole, non s’ascolta con la testa, ma col cuore; offre eroi e cattivi, poteri magici e principesse da salvare. Un bambino sa dell’esistenza del Male, non vuole che sparisca, desidera solo sapere se possa essere sconfitto: Star Wars appaga in pieno questo bisogno.
Una storia universale
In più, ha il pregio di rifarsi all’epica classica, all’eroe del ciclo arturiano, quel ragazzo che scopre un destino più grande di lui. Traspone quell’epica in un contesto ugualmente affascinante, fatta di cavalieri e di antiche tradizioni, di maestri e percorsi personali iniziatici simili a quelli degli eroi del Romanticismo tedesco. Forse per questo piace e affascina: perché pizzica corde universali. Non conta quanti anni si abbia, ma solo come ci si possa sentire quando se sente il rumore di una spada laser sguainata. Tutto questo ha avuto inizio con Una nuova speranza ed è ancora ben lontano dal finire.
L’artwork di Denise Esposito
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Titolo originale | Star Wars |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 25 Maggio 1977 |
Durata | 121 minuti |
Genere | Fantascienza Star Wars |
Regia | George Lucas |
Cast | Mark Hamill Harrison Ford Carrie Fisher Peter Cushing Alec Guinness Anthony Daniels Kenny Baker Peter Mayhew David Prowse Jack Purvis Eddie Byrne |