Ant-Man and the Wasp | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Ant-Man and tha Wasp |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Gran Bretagna USA |
Anno | 2018 |
Durata | 118 minuti |
Uscita | 14 Agosto 2018 |
Genere | Azione Avventura Fantascienza |
Regia | Peyton Reed |
Sceneggiatura | Chris McKenna Erik Sommers Andrew Barrer Gabriele Ferrari Paul Rudd |
Fotografia | Dante Spinotti |
Musiche | Christophe Beck |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Pictures |
Cast | Paul Rudd Evangeline Lilly Michael Peña Michael Douglas Michelle Pfeiffer Judy Greer Laurence Fishburne David Dastmalchian Randall Park Goran Kostic T.I. Walton Goggins Hannah John-Kamen Bobby Cannavale Abby Ryder Fortson |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Sei la nonna migliore del mondo»
Ant-Man and the Wasp, diretto da Peyton Reed, è il ventesimo capitolo dell’UCM. Scott Lang, in seguito agli avvenimenti di Captain America: Civil War, è agli arresti domiciliari e non è più in contatto con Hank e Hope. Un giorno, Scott ha una visione di Janet, moglie di Hank e prima Wasp, interpretata dalla Catwoman per eccellenza: Michelle Pfeiffer, ormai scomparsa nel regno quantico, dopo una missione andata male trent’anni prima. Ciò lo porterà a mettersi in contatto con i suoi due vecchi amici. Nel frattempo, una misteriosa donna mascherata, con poteri fuori dal comune, cercherà a ogni costo d’impossessarsi dei macchinari in possesso di Hank. Come se tutto ciò non bastasse, i tre dovranno fuggire dall’FBI e da un contrabbandiere di apparecchi tecnologici.
Marvel, dopo il grandissimo successo d’Infinity War, decide di portare nelle sale uno dei suoi supereroi più comici, in attesa dell’esordio di Captain Marvel. Il punto forte del precedente capitolo era, appunto, il tono leggero e scanzonato e, in questo secondo episodio della serie, il tutto è ripreso alla perfezione. C’è da dire che, forse, il problema fondamentale, non solo di questo film ma di tutto l’UCM, sia la ricerca ossessiva della battuta a effetto che, per semplice legge dei grandi numeri, è difficile trovare in ogni linea di dialogo. Detto ciò, il ritmo e la grande chimica tra gli attori, soprattutto fra Paul Rudd ed Evangeline Lilly, rende Ant-Man and the Wasp un ottimo cinecomic. Altro aspetto da non trascurare è la trama: non ruota attorno alla fine del mondo, a pericoli per l’umanità o altri disastri che potrebbero mettere fine alla vita sul nostro pianeta. Il tutto si concentra, invece, sugli affari personali, sia dei nostri protagonisti, sia dell’antagonista principale, Ghost. Tutto ciò potrebbe far sembrare Ant-Man and the Wasp un semplice film di passaggio fra Infinity War e il suo sequel, ma in realtà questo microcosmo rende il tono coerente e le battute giustificate, anche in mezzo ai monologhi dei villain. Altra nota d’onore va a Ghost, interpretata da Hannah John-Kamen, che continua con il nuovo trend in casa Marvel di antagonisti che, seppur poco minacciosi, per lo meno hanno motivazioni comprensibili rispetto all’essere cattivo per il puro gusto d’esserlo.
L’unico problema davvero fastidioso sono i dialoghi espositivi: nella maggior parte dei casi, Hank e Hope si infilano in una serie di supercazzole a proposito di Fisica Quantistica mista a Fantascienza che, nonostante siano chiaramente fittizie, per cui sarebbe assurdo tentare di dare loro un senso, sono davvero molto lunghe, lasciando molto spesso confusi e spaesati. Perlomeno, alla fine di ognuno di essi Scott Lang terminerà tutto con una battuta, correndo in salvezza del pubblico. Tecnicamente, Ant-Man and the Wasp è ineccepibile: il montaggio nelle scene di lotta è ritmatissimo e mai confusionario e la CGI non cala mai di qualità, rendendo credibile qualsiasi scena. Persino l’ingrandimento del dispenser di caramelle di Hello Kitty, visto nel trailer, sembra reale. Anche le scene nel regno quantico sono suggestive, grazie alla loro psichedelia. Parlando, appunto, di psichedelia, Ant-Man and the Wasp presenta uno dei migliori e inaspettati cammeo di Stan Lee: pochi secondi, giusto il tempo di dire la sua battuta e far sganasciare il pubblico.
In conclusione, Ant-Man and the Wasp è quanto ci si aspetta: una action-comedy di buon livello. Utilizza la stessa formula del film precedente, aggiungendo una trama e un villain sicuramente più rilevanti rispetto al Calabrone interpretato da Corey Stoll. È sconsigliata la visione in 3D, in quanto molte scene sono statiche e il fuoco è difficile da individuare immediatamente senza avere il mal di testa. Nota a margine: la post credit scene rivelerà grandi indizi per la trama del prossimo Avengers, per cui è consigliata immediatamente una visione in sala.
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Titolo originale | Ant-Man and tha Wasp |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Gran Bretagna USA |
Anno | 2018 |
Durata | 118 minuti |
Uscita | 14 Agosto 2018 |
Genere | Azione Avventura Fantascienza |
Regia | Peyton Reed |
Sceneggiatura | Chris McKenna Erik Sommers Andrew Barrer Gabriele Ferrari Paul Rudd |
Fotografia | Dante Spinotti |
Musiche | Christophe Beck |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Pictures |
Cast | Paul Rudd Evangeline Lilly Michael Peña Michael Douglas Michelle Pfeiffer Judy Greer Laurence Fishburne David Dastmalchian Randall Park Goran Kostic T.I. Walton Goggins Hannah John-Kamen Bobby Cannavale Abby Ryder Fortson |