«Dove mi trovo?»

C’era da aspettarselo e oggi fa una certa impressione: dopo una carriera dominata dagli action, Vin Diesel ha intrapreso anche la strada del supereroe. Ecco qui Bloodshot, il nuovo film Sony tratto dall’omonimo fumetto della Valiant.

Ray Garrison è un soldato infallibile, ha una moglie che lo ama e una vita che sembra appagarlo in tutto. Un giorno, però, l’idillio svanisce: sono catturati e sottoposti a un interrogatorio da un uomo in cerca di informazioni riguardanti una missione. Non potendo rispondere alle domande, Rey è costretto a vedere sua moglie uccisa davanti ai suoi occhi; subito dopo, anch’egli fa la stessa fine, non prima di giurare vendetta.

Una storia di vendetta

Poco dopo aver ricevuto la pallottola in testa, si risveglia in laboratorio. Un uomo, Emil Harting (Guy Pearce), lo informa d’essere stato in grado, attraverso la nanotecnologia, di resuscitarlo. Rey non riesce a ricordare cosa gli sia accaduto finché, una sera, tutte le sue memorie tornano limpide, compreso il volto dell’uomo responsabile dell’omicidio della sua amata. Da quel momento, partirà la sua crociata vendicativa.

Non guardate il trailer!

Chi ha visto il trailer di Bloodshot noterà che le informazioni contenute nella sinossi appena conclusa sono la minima parte delle sequenze in video rilasciate da Sony. Se siete ancora in tempo, però, evitate d’informarvi sul film, in quanto i responsabili della campagna marketing di Bloodshot hanno (non è un eufemismo) rovinato gran parte delle sorprese della trama, svelando la bellezza di un’ora di informazioni.

Lo spoiler auto inflitto, però, non è il solo elemento a precludere la visione di Bloodshot. Il lavoro di David S.F. Wilson, infatti, è piuttosto telefonato. Segue pedissequamente la formula di ogni film di supereroe non Marvel che abbiamo imparato ad amare e odiare.

Perché vederlo

In un momento in cui gran parte della popolazione mondiale è chiusa in casa, però, Bloodshot può risultare come un guilty pleasure niente male: grazie alla carica del suo protagonista, un Vin Diesel ormai intrappolato nelle canottiere attillate, come Dominic Toretto nella saga di Fast & Furious, e a un tono che fa trasparire tutta la sua carica di testosterone, Bloodshot è un film in grado d’intrattenere (e distrarre), ma senza stupire.

Una visione casalinga

La pellicola sarebbe dovuto uscire al cinema il 26 Marzo e il distributore ha preferito puntare direttamente al mercato Home Video per il giorno successivo, senza posticipare l’uscita in sala a data da destinarsi, almeno per ora. Bloodshot è in grado d’essere digerito direttamente dal proprio divano, senza doversi caricare delle aspettative che, probabilmente, lo avrebbero affossato.

Meglio dei cori dal balcone

Nel vuoto cosmico della vita ai tempi del Coronavirus, è sempre bello poter riempire le ore che separano il risveglio dal sonno con qualche svago senza pretese. Con scene d’azione montate in maniera orrida, le cui inquadrature durano una frazione di secondo, una trama banale in modo assurdo, Bloodshot riesce comunque e sorprendentemente a lasciare soddisfatti, sebbene non eccitati. È un grande pregio, in un film uscito in periodo così cupo. In conclusione, se aveste voglia di dedicare un’ora e mezzo del vostro tempo, perché preparare una torta non fa per voi o cantare dal balcone vi espone alle fucilate del vicino ormai stanco della vostra voce, Bloodshot è il vostro film!