«Io non sono per tutti»

È ormai noto che, negli ultimi tempi, sia diventato quasi una moda nel mondo del cinema  ricostruire le biografie dei cattivi celebri, sviscerandone i motivi che li hanno condotti a scegliere il loro lato oscuro. Viene da domandarsi banalmente se questo fenomeno dipenda dalla mancanza di idee e di coraggio, o se sia proprio la società contemporanea a sentire il bisogno di giustificare, comprendere e motivare le ragioni che spingono esseri, naturalmente buoni, a trasformarsi in perfetti malvagi. Non c’è da stupirsi, dopo l’enorme successo di Maleficent, la rivisitazione in live action del classico Disney La Bella Addormentata nel Bosco del 1959, con protagonista Angelina Jolie, se la nota casa di produzione abbia puntato nuovamente su uno dei personaggi più controversi e al contempo amati del mondo fantastico: la terrificante Crudelia De Mon, nata dalla brillante penna della scrittrice inglese Dodie Smith, descritta nel celebre romanzo La Carica dei 101 e presentata nel celebre film animato omonimo.

Dopotutto, la medesima intuizione, rivelatasi poi vincente, l’aveva avuta nel 2019 Warner Bros Pictures, presentando il film diretto da Todd Philips Joker, basato sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics e interpretato dall’osannato Joaquin Phoenix. Se a una prima analisi, dunque, appare poco convincente, benché ovvia, la scelta di proporre l’ennesimo percorso a ritroso del personaggio malvagio, a uno sguardo obiettivo e libero dalle polemiche che lo hanno preceduto, questa nuova Crudelia diretta da Craig Gillespi in perfetto stile horror e dark, è davvero una sorpresa sotto moltissimi aspetti. Dal punto di vista della narrazione, scopriamo subito che Crudelia, il cui vero nome è Estella, è una bambina sin dalla nascita portatrice di un lato oscuro. Già in culla presenta il caratteristico ciuffo bianco sui capelli neri corvino, che fa inorridire le vecchie signore benpensanti e sembra star lì a simboleggiare la dicotomia fra il bene e il male, con la quale la piccola si scontra immediatamente. Sua madre Catherine tenta in ogni modo di spingerla a entrare in contatto con la parte buona di lei sebbene, nonostante gli sforzi, Estella finisca sempre per dare sfogo al suo istinto predominante. Una sera, condotta a una festa, la bambina disubbidisce al comando della madre e scatena una serie di eventi che portano al tragico epilogo della scomparsa dell’amato genitore. Rimasta orfana e in preda ai sensi di colpa, Estella incontra due bambini, i piccoli furfanti e ladri di strada Jasper e Horace, e decide d’accompagnarsi a loro. Inizia così la sua vita di stenti in perfetto stile dickensiano nei bassifondi della Londra degli anni ’70 e ’80. Le sue doti, unite alla passione per il cucito e la moda, la conducono, ormai adulta, a lavorare per la prestigiosa casa di moda della baronessa Von Hellman, una donna tanto spietata quanto elegante e raffinata, che nasconde un terribile segreto. L’incontro fra le due scatena un conflitto che porterà la giovane stilista a seppellire per sempre Estella e a lasciar vivere Crudelia.

Emma Stone è perfetta nei panni di Crudelia: elegante, ambiziosa, manipolatrice e perfida, non fa rimpiangere mai la bravissima Glenn Close, che prima di lei aveva vestito i panni della malvagia donna. Al contrario, va a colmare in maniera eccellente quel vuoto nella storia dell’arpia che conoscevamo, ricongiungendosi alla se stessa più anziana; spiegando, non giustificando (questa la sostanziale differenza con Malefica), l’origine della sua predisposizione al male: la verità è che Crudelia è nata perfida e un po’ folle e questa è la sua vera natura. Fra le tante sorprese che il film presenta, in molti apprezzeranno anche la rivelazione del mistero celata dietro il proverbiale odio e amore di Crudelia nei confronti dei cani di razza dalmata.

Non meno riuscita e altrettanto azzeccata è l’interpretazione della sua antagonista: Emma Thompson interpreta la baronessa von Hellman, che per ruolo, portamento e spietatezza ricorda tanto l’attrice Meryl Streep nel film Il Diavolo veste Prada. Costumi, trucchi, look in stile punk (ispirati alla cantante tedesca Nina Hagen) e scenografie definiscono un film spettacolare, pieno di stimoli e in grado di coinvolgere quasi tutti i sensi.  La colonna sonora dalle note dello stesso stile si fonde perfettamente alle ambientazioni ed è composta dalle musiche originali del compositore Nicholas Britell; Il brano principale, Call me Cruella, è interpretato da Florence + The Machine.  Crudelia è un film bello e intelligente. Non ammicca al solito pubblico di bambini e riesce a svincolarsi dalle critiche pregiudiziali, presentando una storia nuova e originale, dove il male non si nasconde dietro giustificazioni, ma si palesa da subito per quello che è. Dopotutto, bene e male, da sempre coesistono contemporaneamente in ogni essere umano e chi diventiamo è determinato dalle nostre scelte. Il resto sono scuse. Crudelia è distribuito da Walt Disney e arriva al cinema il 26 Maggio 2021 nelle sale italiane, mentre dal 28 Maggio sarà in streaming su Disney + con accesso VIP. Se decidete di vederlo, vi raccomandiamo di restare incollati alle poltrone qualche minuto, oltre i titoli di coda: Crudelia non finisce lì!