Dark 2 | Continua il viaggio affascinante | Recensione
Il voto di Nerdface:
5.0 out of 5.0 stars
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Il voto di Nerdface:
5.0 out of 5.0 stars
«La domanda è quando»
Siete stanchi delle serie TV che cominciano e non finiscono, quelle col finale che lascia l’amaro in bocca e mille domande senza risposte? Quelle che, per allungarsi, sbrindellano la trama e ridicolizzano i personaggi, mortificandoli o annientandoli? Quelle che, pur di soddisfare il pubblico con una risposta, si improvvisano in voli pindarici assurdi?
Se Lost vi incatenò agli schermi per anni guadagnandosi, ingiustamente, una fine al limite del grottesco; se Game of Thrones s’è concluso scatenando polemiche e pareri controversi, oltreché mille interrogativi irrisolti; se state cercando adesso una serie TV che vi appassioni alla stessa maniera e che sia poi in grado d’appagare tutte le curiosità, svelando i misteri che si celano dietro l’intricatissima trama, Dark: i Segreti di Winden è per voi!
Una meraviglia tedesca
Uscita su Netflix il 1° Dicembre 2017, Dark è una serie TV tutta tedesca, creata da Bo Odar e Jantje Friese: all’esordio ha appassionato milioni di spettatori ed è tornata il 21 Giugno scorso, con una seconda stagione con un appeal, contro ogni aspettativa, non solo superiore alla precedente, ma capace di soddisfare quasi tutte le curiosità che la prima aveva acceso, sbrogliando con maestria e mai banalmente l’intricata matassa.
Viaggi nel tempo, paradossi e scenari apocalittici sono gli ingredienti principali di Dark, ambientata nella piccola cittadina di Winden, dove quattro famiglie, i Kahnwald, i Nilsen, i Dopller e i Tiedemann, condividono un tragico passato comune e insieme cercano di risolvere il mistero che si cela dietro la scomparsa dei loro figli, affrontando demoni personali, fattori soprannaturali e misteriosi sbalzi di elettricità.
Misteriose sparizioni
Nell’anno 2020, infatti, la città è scossa dalla scomparsa di due ragazzini. Le indagini non conducono a nessuna traccia e la trama s’infittisce, aprendo nuovi misteri che sembrano collegare uno a uno tutti i personaggi. Una maledizione si ripercuote sulla città ogni 33 anni, dal 2020, indietro fino al 1987 e poi ancora fino al 1954.
La prima stagione s’era conclusa col giovane Kahnwald scaraventato in un futuro dove incontra alcuni misteriosi personaggi; la seconda stagione, che consigliamo vivamente di guardare subito dopo la prima, a causa della complessità dell’intreccio del racconto e i legami fra i personaggi nei diversi filoni temporali, riparte da quell’avvenimento, per muoversi, su un altro futuro, quello del 2053.
Una corsa contro l’apocalisse
Il protagonista, Jonas (Luis Hofmann) è adesso impegnato a salvare il mondo intero e la sua città dall’apocalisse, che colpirà il 27 Giugno 2020. Contemporaneamente, la carica emotiva dello spettatore si sposta sulla risoluzione di alcuni enigmi, che lo avevano coinvolto nella prima stagione, e molti segreti trovano finalmente la loro luce; alcune fra le domande più diffuse ricevono la loro risposta.
Domande senza risposta
Cosa ha spinto Michael a suicidarsi? Perché Noah è collegato a tutte le linee temporali? Dark: i Segreti di Windel ha una trama piuttosto strutturata, dove il racconto fantasy si mescola alle moderne teorie scientifiche; realtà e immaginazione si fondono in un continuum frammentario, che destabilizza e appassiona. Certamente non è una serie per tutti e non è possibile guardarla superficialmente, al solo scopo di passare del tempo.
Una serie sopra la media
Questo, però, è proprio il suo punto di forza: la complessità e l’ottimo lavoro che lega insieme fantasia e coscienza umana, Fantascienza e Filosofia, Scienza e Morale, a una trama intricata e intelligente, elevano Dark al primo posto per eccezionale spessore e linearità, fra quelle del suo genere, superando persino l’amatissima Stranger Things. Se siete pronti a mettere in discussione tutto quanto finora credevate di sapere, a sovvertire le convinzioni sul tempo e su Dio stesso, a impelagarvi in riflessioni su Etica e Scienza al di fuori di un’unica morale, allora siete pronti all’apocalisse, siete pronti a Dark. E ricordate: «La domanda non è come. La domanda è quando»!
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Titolo originale | |
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