Doctor Strange | Un nuovo standard per l’MCU | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Doctor Strange |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | inglese |
Durata | 115 minuti |
Uscita | 26 Ottobre 2016 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Scott Derrickson |
Sceneggiatura | Scott Derrickson Robert Cargill |
Fotografia | Ben Davis |
Musiche | Michael Giacchino |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Benedict Cumberbatch Chiwetel Ejiofor Rachel McAdams Benedict Wong Michael Stuhlbarg Benjamin Bratt Scott Adkins Mads Mikkelsen Tilda Swinton |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Cosa c’era in quel tè?»
Il dottor Stephen Strange è un neurochirurgo eccezionale. Riesce in interventi apparentemente impossibili, anche a mano libera, e suscita l’ammirazione e l’invidia dei colleghi. È anche piuttosto arrogante, ha la battuta pronta, è bello e ha una liason con una collega. È anche ricco sfondato: invece della staffa sulla quale poggiare le cravatte da scegliere in abbinamento al completo firmato, apre un cassettone dove sono ordinatamente disposti una serie di costosissimi orologi da polso. Vive in un loft con vista mozzafiato e, quando vuole fare un giro, sfodera dal garage la sua Lamborghini.
L’incidente
Ma non si può avere tutto e, infatti, la guida non è proprio il suo forte: per un banale sorpasso perde il controllo del veicolo e si frantuma insieme alla sua auto in un dirupo. Incredibilmente è recuperato vivo, ma le sue condizioni sono critiche; soprattutto, le sue mani risultano lesionate in modo irreparabile. Non potrà più operare. È la fine. Inizia così un’ossessiva ricerca di cure e metodi in grado di farlo tornare quello di una volta, ma tutto è inutile. Perde i soldi e pure la sua relazione; disperato, finisce per ritrovarsi a Katmandu, alla ricerca di un misterioso santone, chiamato l’Antico.
Una volta trovato, non solo scoprirà trattarsi di una lei, ma faticosamente sarà introdotto allo studio delle arti magiche. Sarà un allievo vorace e pieno di talento, farà amicizia con alcuni colleghi di rango più avanzato, come Karl Mordo, violerà diverse regole interne ma sarà comunque messo a parte dei segreti del misticismo e dei santuari posti a protezione della Terra, contro la Dimensione Oscura, al cui comando c’è il terribile e spietato Dormammu.
La nascita dello Stregone
Inutile dire che un gruppetto di discepoli, capitanato dall’affilato Mads Mikkelsen, carpirà alcuni testi proibiti, proprio per richiamare la nemesi sul nostro pianeta: otterrà nuovi poteri e un trucco facciale che sembra un epic fail di Clio make up, ma d’altronde ogni cosa ha un prezzo da pagare. Da qui la trama si dipana, in uno scontro che renderà il neurochirurgo di un tempo l’adorato stregone di oggi.
Impatto visivo
Prendete il meglio in fatto d’impatto visivo e concentratelo in un unico film: eccovi servito Doctor Strange. Il consiglio è di vederlo in 3D e possibilmente su schermi esagerati e con impianto audio da far tremare le poltrone. Già la prima sequenza svela la differenza di questo nuovo capitolo dell’MCU rispetto a qualsiasi altro uscito prima.
C’è Inception, ma portato al parossismo e al paradosso; c’è Interstellar, ma privo di pistolotti filosofici e strafalcioni scientifici; troverete anche Matrix e molti action movie di arti marziali provenienti dall’Oriente. Ogni elemento si sposa perfettamente coi cliché cui Marvel ci ha abituato da tempo, ma fortunatamente tutte le gag e le battute sono intelligenti e inserite nei momenti giusti della trama. Si sommano, però, anche altri elementi molto interessanti.
Molte citazioni
In Doctor Strange, infatti, troverete caratteristiche di sceneggiatura proprie degli anni ’80: come i Ghostbusters e il suo «mai incrociare i flussi», che diventa la sola soluzione per cavare d’impaccio i protagonisti, mostrando come violare le regole sia una strada spesso auspicabile e necessaria, un tratto di stile. C’è anche la commedia, come quella di Ralph supermaxieroe, il telefilm sul supereroe pasticcione incapace di controllare il suo costume: quando Strange entrerà in possesso del mantello, non solo inizieranno le sequenze più divertenti del film, ma avremo un vero e proprio personaggio da amare.
Perfetto nel ruolo
Benedict Cumberbatch è perfetto nel ruolo e in tanti momenti si ha la sensazione che sia proprio il Doctor Strange, appena uscito dal comic e finito su grande schermo. Merito è anche del lavoro d’adattamento di un personaggio meno noto al grande pubblico, eppure così apprezzato da chi invece segue i vari universi narrativi Marvel.
Costumi, look complessivo, magie e atteggiamento: ogni cosa trova la giusta collocazione e probabilmente catapulterà lo stregone tra i personaggi preferiti in assoluto. Ultima avvertenza: alla fine di Doctor Strange restate seduti fino alla fine dei titoli, perché le scene post credit sono ben due.
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Titolo originale | Doctor Strange |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | inglese |
Durata | 115 minuti |
Uscita | 26 Ottobre 2016 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Scott Derrickson |
Sceneggiatura | Scott Derrickson Robert Cargill |
Fotografia | Ben Davis |
Musiche | Michael Giacchino |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Benedict Cumberbatch Chiwetel Ejiofor Rachel McAdams Benedict Wong Michael Stuhlbarg Benjamin Bratt Scott Adkins Mads Mikkelsen Tilda Swinton |