«Solo la sua mamma lo può amare!»

Il problema dei geni è che tutti si aspettano che continuino a replicare all’infinito la stessa genialità. Se poi il genio è Tim Burton e i suoi più accaniti fan sono proprio i peggiori critici, ecco che un film eccellente, ma non straordinario, diventa per questi ultimi immediatamente la parodia in veste sdolcinata di molte sue opere acclamate all’unisono. Fingono, così, di dimenticare che il committente è Disney, quella famiglia che lo stesso Tim Burton, tra l’altro, in passato aveva accusato di limitarlo nella creatività: «Era una tortura. Dovevo disegnare tutte le scene con le graziose bestioline ammiccanti. Semplicemente, non ci riuscivo». Così disse nel lontano 1981, a proposito del film Red e Toby: Nemiciamici. I tempi cambiano, ma non per tutti, e a dispetto di questi spietati esperti cinematografici, il suo Dumbo piace al pubblico al quale si rivolge.

L’atmosfera gotico-fiabesca tipica dei suoi lavori più belli c’è, le creature imperfette, ambigue e inquietanti arrivano a emozionare l’animo dei più piccoli, senza traumatizzarli, riuscendo nel difficile compito di spingerli a calarsi nei panni del diverso, con fiducia e innocenza. Laddove il cattivo non è il più brutto o il più strano, ma colui che manca d’umanità ed è concentrato sul profitto. Il remake del grande classico animato del 1941 è un bellissimo lungometraggio fantasy, che mira al cuore dei piccoli spettatori e regala emozioni forti e sospiri di stupore.

Siamo in America, nel 1919: la Grande Guerra s’è conclusa e i reduci tornano a casa. Holt Farrier (Colin Farrell) è un ex circense e torna privo di un braccio alla sua Compagnia. Ad accoglierlo ci sono i suoi due figli, Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins), rimasti nel frattempo orfani della madre. Il proprietario dell’omonimo Circo è Max Medici (Danny DeVito), il quale in assenza della sua star ha venduto i cavalli coi quali l’uomo s’esibiva, per investire il denaro sull’acquisto di una elefantessa incinta. Privato del suo numero, Holt dovrà occuparsi, insieme ai suoi due figli, di mamma Jumbo e della neonata, imperfetta e mostruosa creatura che ha messo al mondo. Deriso dagli umani e allontanato dai suoi simili, il piccolo Dumbo troverà nei due ragazzi degli amici insostituibili. Privato della mamma che, nel tentativo di proteggerlo, mette a soqquadro il circo ed è allontanata, il cucciolo dalle grandi orecchie farà di tutto per ricongiungersi a lei, scoprendo presto che, proprio quella caratteristica che lo rende ridicolo agli occhi di tutti, è il suo eccezionale punto di forza.