Fleabag | La serie perfetta per le donne ciniche | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Fleabag |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2016 |
Stagioni | 2 |
Episodi | 6 |
Ideatrice | Phoebe Waller-Bridge |
Genere | Commedia Drammatico Sentimentale |
Soggetto | – |
Durata | 24 minuti a episodio |
Produzione | Two Brothers Pictures Limited |
Distribuzione | Amazon Prime Video |
Prima TV | 21 Luglio 2016 |
Cast | Phoebe Waller-Bridge Sian Clifford Jenny Rainsford Bill Paterson Olivia Colman Andrew Scott |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Non sarei così femminista»
«A volte temo che non sarei così femminista, se avessi le tette più grosse». È questo il biglietto da visita di Fleabag, che ha vinto il Golden Globe come Miglior Serie TV Comedy. Letteralmente «sacco di pulci», è anche il soprannome della protagonista, l’unico che ci è dato sapere, interpretata da Phoebe Waller-Bridge, la quale s’è invece aggiudicata anche il premio come Miglior Attrice Protagonista.
Un concentrato di cliché
Può sembrare strano tanto successo perché, considerata la trama, Fleabag è un concentrato di cliché, con una ragazza single, titolare di un’attività sull’orlo del fallimento, pronta a usare il sesso come merce di scambio, impudente, sboccata, avvezza ai rapporti occasionali e alla masturbazione compulsiva, con una famiglia strana, ma che in fondo si vuole bene, in un modo altrettanto strano.
Niente è casuale
Alla prima puntata è molto probabile che si provi, in effetti, un senso di fastidio: lei non è per niente bella, si veste male, fa espressioni strane e dice cose oscene. Eppure resti a guardare, perché s’intuisce che niente è casuale: dietro al cinismo, infatti, si cela il senso di colpa, l’inadeguatezza, il lutto.
Il tutto è condito da esilaranti battute fuori luogo, capaci di far amare la protagonista con la stessa intensità di tutte le volte che la vorresti sbattere al muro. Dentro la superficialità e lo squallore di cui è capace, c’è qualcosa di molto profondo, pesante che, appena intuisci, si palesa proprio grazie alla stessa Fleabag, che ti guarda dritto negli occhi, sfonda la quarta parete e dice esattamente cosa pensa.
Il tributo di David Messina
Alla fine cambi idea: la comprendi e ti rendi conto che, in qualche modo, ti somiglia. Non siamo i soli ad averlo pensato, come testimonia l’artwork che David Messina le ha dedicato e che riportiamo qui di seguito.
Nella seconda stagione assistiamo a un cambiamento interiore, qualcosa che accomuna tutte le donne emancipate e sincere: si innamorano sempre della persona sbagliata. In questo caso di un prete. Fleabag parla della solitudine, delle conseguenze dei lutti su chi resta e dell’amore, in maniera onesta e vera.
Un nuovo personaggio di riferimento
E, finalmente, anche tutte quelle trentenni indipendenti, romantiche a modo loro, dalle storie devastanti e forti solo delle proprie energie, avranno un personaggio di riferimento: un archetipo meravigliosamente dissacrante. Alla faccia di Amélie Poulain e delle quattro riccone di Sex and the City.
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Titolo originale | Fleabag |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2016 |
Stagioni | 2 |
Episodi | 6 |
Ideatrice | Phoebe Waller-Bridge |
Genere | Commedia Drammatico Sentimentale |
Soggetto | – |
Durata | 24 minuti a episodio |
Produzione | Two Brothers Pictures Limited |
Distribuzione | Amazon Prime Video |
Prima TV | 21 Luglio 2016 |
Cast | Phoebe Waller-Bridge Sian Clifford Jenny Rainsford Bill Paterson Olivia Colman Andrew Scott |