Freud | Ego e superego a confronto | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Freud |
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Lingua originale | tedesco |
Paese | Austria Germania Repubblica Ceca |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 8 |
Ideatori | Marvin Kren Benjamin Hessler Stefan Brunner |
Genere | Drammatico Giallo Thriller |
Soggetto | – |
Durata | 45/58 minuti a episodio |
Produzione | Bavaria Fiction Satel Film Netflix Österreichischer Rundfunk |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 15 Marzo 2020 |
Cast | Robert Finster Ella Rumpf Georg Friedrich Christoph F. Krutzler Brigitte Kren Adam Vacula Marisa Growaldt Nadiv Molcho Lukas Thomas Watzl Rainer Bock Ales Bílík Pavel Fieber Daniela Golpashin Philipp Hochmair Anja Kling Stefan Konarske Lukas Miko Noah Saavedra Jiri Vales Marie-Lou Sellem Karel Hermánek Jr. Merab Ninidze Johannes Krisch Mercedes Müller Manuel Ossenkopf Zuzana Zvonícková |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Abbiamo messo a confronto i nostri Francesca M. Russo e Ludovico Cafarelli per discutere della nuova serie TV di Netflix che sta diventando un nuovo fenomeno, balzata prepotentemente tra le più viste del momento. Ne è nato un confronto in pieno stile, tra Ego e Superego.
Ego
In onda su Netflix dal 23 Marzo, sta già facendo discutere molto l’attesissima serie TV ispirata al padre della psicanalisi, Sigmund Freud. Se la curiosità e l’interesse ad avventurarsi in questo viaggio sono dettati dall’influsso attrattivo che il neurologo, psicanalista e filosofo austriaco ha sempre esercitato su di voi, nella speranza d’addentrarvi nei profondi e remoti anfratti della mente umana, siete ben lontani dal trovare quel che state cercando. O meglio, scorgerete dell’altro.
Ma quale Freud
Questo Freud sta alla figura storica come gli hacker e gli esperti di computer in film e serie TV stanno alla realtà. Ad attendervi, invece, c’è una biografia romanzata che tratteggia un giovanissimo Sigmund Freud dedito all’uso della cocaina, criticato, deriso e bistrattato dalla comunità scientifica di fine ‘800, che lo reputa un ciarlatano a causa delle sue bislacche teorie, tese a dimostrare scientificamente l’inconscio, e ai metodi diagnostici e curativi in controtendenza con gli studi dell’epoca.
Indagatore del mondo oscuro che eclissa nel profondo sé mostri, fantasmi e antichi golem, questo Freud investiga e scruta all’intero dell’inconscio collettivo dell’ottusa e superstiziosa società dell’epoca, laddove pratiche magiche, ciarlatanerie ed esoterismo sono un tutt’uno con la scienza psicanalitica e sono tragicamente mescolati in un unico calderone.
Lo scienziato smarrito
Il risultato è un horror tenebroso e claustrofobico nel quale, improvvisamente, scompare e si perde lo scienziato, inabissandosi parallelamente a tutte le sue teorie, e si manifesta una versione rivisitata di Sherlock Holmes, che s’aggira fra tenebrose strade esplorate da Jack lo Squartatore.
Immediata è la connessione con le cupe atmosfere del cinema neo-gotico contemporaneo. Dimenticate Freud, allora, seppure Isteria, Trauma, Sonnambulo, Totem e Tabù, Desiderio, Regressione, Catarsi e Soppressione siano i titoli degli 8 episodi della serie TV e sembrano ricondurre alla biografia del grande psicanalista. Il contenuto, però, si mostrerà sotto un’altra forma.
Ludovico Cafarelli
Superego
Freud sembra inserirsi in quel filone che, per atmosfere e tematiche, vede figurare L’alienista, sempre prodotto da Netflix, Penny Dreadful e The Knicks, quest’ultima con Clive Owen a interpretare un chirurgo diviso tra cocaina ed eroina, senz’avere tuttavia la stessa energia figurativa e interpretativa, lo stesso charme e magnetismo dei personaggi delle serie sopracitate.
Tra scienza ed esoterismo
I presupposti di Freud sono interessanti. Viaggiare a cavallo di scienza, esoterismo e ciarlataneria, in un’epoca in cui erano effettivamente sovrapposti e sfuocati tra loro. Però sia il nome, che farebbe intendere a un qualcosa di più vicino alla biografia, sia il tratteggio delle storie e dei personaggi, decisamente piatti, fanno perdere rapidamente vigore alla serie TV, che poi cerca di districarsi, con nullo o scarso successo, dalle paludi narrative in cui si ritrova.
In alcuni passaggi, si ha come l’impressione che tutti questi elementi in Freud siano presi e messi insieme semplicemente perché funzionano, tralasciando quasi del tutto l’elemento aggregativo, ignorando la scienza, altrettanto oscura e misteriosa, dell’amalgama narrativo. È forse un caso esemplare, dove gli sceneggiatori e gli scrittori avrebbero dovuto applicare il detto «less is more».
Abbandonate ogni aspettativa
Freud s’inserisce, con tuti i pro e i contro, nello stile delle recenti produzioni Netflix. Sicuramente, se siete amanti del thriller e della suspense, di specifiche ambientazioni storiche e scenografiche, Freud potrebbe rappresentare un compagno adeguato, in questo periodo di reclusione forzata. Certamente, il modo migliore per godere di questa serie TV è sedersi a vederla cercando di svuotare la mente da ogni aspettativa di sorta: in questo modo, il mondo di questo Freud fantastico e immaginario potrà sorprendervi.
Francesca M. Russo
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Titolo originale | Freud |
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Lingua originale | tedesco |
Paese | Austria Germania Repubblica Ceca |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 8 |
Ideatori | Marvin Kren Benjamin Hessler Stefan Brunner |
Genere | Drammatico Giallo Thriller |
Soggetto | – |
Durata | 45/58 minuti a episodio |
Produzione | Bavaria Fiction Satel Film Netflix Österreichischer Rundfunk |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 15 Marzo 2020 |
Cast | Robert Finster Ella Rumpf Georg Friedrich Christoph F. Krutzler Brigitte Kren Adam Vacula Marisa Growaldt Nadiv Molcho Lukas Thomas Watzl Rainer Bock Ales Bílík Pavel Fieber Daniela Golpashin Philipp Hochmair Anja Kling Stefan Konarske Lukas Miko Noah Saavedra Jiri Vales Marie-Lou Sellem Karel Hermánek Jr. Merab Ninidze Johannes Krisch Mercedes Müller Manuel Ossenkopf Zuzana Zvonícková |