Saggio

È disponibile da oggi, 4 Giugno, presso tutti i rivenditori specializzati un ricco e originale volume pubblicato da NPE Edizioni e scritto da Andrea Silvestri, esperto di politica e cooperazione internazionale, nel cui cuore, però, alberga una passione enciclopedica per i fumetti da vero nerd. È bello sapere che alla Farnesina c’è uno dei nostri. L’opera in questione, per sgomberare il campo da ogni dubbio, si chiama Fumetti e Potere: Eroi e Supereroi come Strumento Geopolitico ed è un saggio molto serio e accurato di 370 pagine, denso di informazioni interessantissime e argomentate su un aspetto peculiare dei nostri eroi di carta, ovvero il loro uso come strumento politico, non solo interno, ma anche esterno, sullo scacchiere internazionale. La copertina è stata realizzata da Nino Cammarata, apprezzato autore che abbiamo avuto il piacere di conoscere con The Black Cat, sempre con NPE Edizioni. Andrea Silvestri ha suddiviso la sua disamina in quattro grandi aree geografiche, portatrici di culture specifiche del fumetto. Dopo l’interessante introduzione, la prima parte di Fumetti e Potere: Eroi e Supereroi come Strumento Geopolitico è dedicata agli USA e alla sconfinata produzione di supereroi propria di questo Paese. Prescindendo dalla casa editrice, l’autore ne rintraccia le caratteristiche comuni e gli usi che ne sono stati fatti, specialmente prima e dopo la Guerra Fredda, con un divertente ultimo capitolo, chiamato E se Superman fosse stato sovietico?. È molto apprezzabile, poi, l’ampio spazio dedicato a specifiche collane, come Ultimates, specialmente se pensiamo a quanto l’MCU abbia preso da quel filone e dalla rivisitazione dei personaggi in essa contenuta.

Oltre gli USA

I capitoli successivi sono dedicati A Francia e Belgio, esponenti di punta nell’Europa dei fumetti e caratterizzati da eroi, invece, molto umani. Trovano spazio, dunque, Asterix, Tintin e altri personaggi francofoni. Immancabile, poi, il focus sul Giappone e sulla sua produzione all’ombra del fungo atomico, con Godzilla, Akira e i tanti personaggi dei manga che dagli anni ’90 hanno occupato porzioni via via più consistenti delle nostre fumetterie, quando quelle del nostro immaginario erano state anticipate dagli anime, grazie al pioniere Goldrake, arrivato in Italia nel 1978. Inevitabile un capitolo molto articolato sulla via italiana al fumetto, dall’uso propagandistico che se ne fece durante il Fascismo, al noir e alla scelta di puntare su eroi stranieri come protagonisti delle storie seriali, come Dylan Dog e Nathan Never, per citarne solo due, al canone imposto dalla diffusione dei Bonelli e del loro formato. A chiusura di Fumetti e Potere: Eroi e Supereroi come Strumento Geopolitico, è dedicato un capitolo sui graphic novel, un medium che trascende i paesi d’origine; in chiusura, come spesso capita in pubblicazioni di questo tipo, troviamo le disamine più curiose dedicate ai Paesi di cui molto probabilmente ignoriamo l’esistenza di una massiccia produzione di fumetti.

«Grazie al loro linguaggio universale, i fumetti possono veicolare valori e immagini del Paese d’origine»

Andrea Silvestri ha scritto un saggio poderoso, per mole e spunti di riflessione offerti: è il pregio e allo stesso tempo il limite della sua opera, non certo di semplice fruizione e con una vocazione quasi da testo universitario. Sarebbe molto bello, in effetti, vederlo inserito in qualche corso di studi di Scienze Politiche Internazionali, per sentirsi chiedere durante una sessione «e adesso mi parli di Batman».