GGG: il Grande Gigante Gentile | Che favola! | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The BFG |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Canada Regno Unito USA |
Anno | 2016 |
Durata | 117 minuti |
Uscita | 30 Gennaio 2016 |
Genere | Fantastico |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Melissa Mathison |
Fotografia | Janusz Kaminski |
Musiche | John Williams |
Produzione | Walt Disney Pictures Amblin Entertainment Reliance Entertainment Walden Media The Kennedy/Marshall Company |
Distribuzione | Medusa Film |
Cast | Mark Rylance Ruby Barnhill Penelope Wilton Jemaine Clement Rebecca Hall Rafe Spall Bill Hader Adam Godley |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Hai molti sogni da catturare»
Un incontro da favola, quello che segna il primo film per il quale si sono spesi Steven Spielberg e Disney. GGG: il Grande Gigante Gentile vede per la prima volta, infatti, il regista che ci ha regalato così tanti sogni a occhi aperti alle prese con una pellicola prodotta dalla casa dalle grandi orecchie. Alla base di tutto, un altro fondamentale narratore, quel Roald Dahl al quale dobbiamo La fabbrica di cioccolato, Gli sporcelli e, ovviamente, proprio il GGG: il Grande Gigante Gentile. Insomma le basi ci sono tutte per una storia straordinaria, capace d’andare a solleticare le corde della nostra infanzia.
La vicenda ha per protagonista la piccola Sophie (la giovanissima Ruby Barnhill, al suo esordio al cinema): vive in un orfanotrofio di Londra e deve sottostare a rigide regole, la prima delle quali è non impicciarsi di quanto accade durante la notte, quando le creature dell’oscurità invadono le strade. Naturalmente la bambina contravviene alle regole e, sporta dalla finestra della sua camerata, si farà beccare da un essere particolare: è alto 7 metri, ha due orecchie enormi un fiuto sviluppatissimo e, nonostante la mole, si muove con scaltrezza tra le ombre.
Nel Paese dei Giganti
È il GGG naturalmente (Mark Rylance) e prenderà con sé Sophie, per portarla nel Paese dei Giganti. Inizialmente spaventata, si renderà rapidamente conto che il nuovo amico è piuttosto socievole e a suo modo premuroso, specialmente nel proteggerla dai suoi fratelli. Si tratta, infatti, di giganti molto più alti di lui, delle bestie stupide e feroci, le quali si cibano di carne umana, mentre il GGG è vegetariano e s’accontenta di un ortaggio piuttosto disgustoso, il cetrionzolo.
A proposito di cetrionzolo: un elemento caratterizzante il libro originale di Roald Dahl era proprio legato al linguaggio appositamente creato per il GGG. Fortunatamente è stato mantenuto anche nel film e contribuisce in modo sostanziale all’atmosfera surreale di cui l’intera pellicola è permeata, ancora più affascinante se la si vede in lingua originale, dove tutto è caratterizzato da un delizioso accento britannico.
Quasi un film anni ’80
Questo stile ci riporta a tante altre pellicole di Steven Spielberg, più che a quelle Disney, ed è un bene. GGG: il Grande Gigante Gentile è lontano dai ritmi veloci e leggermente schizofrenici, quasi da videoclip, cui siamo abituati. Sembra quasi un film anni ’80, ma con la tecnologia di oggi: quando i due si recheranno all’albero dove il GGG raccoglie e conserva i sogni, l’impatto visivo è splendido.
Torniamo alla trama: quando il gigante e la bambina si renderanno conto della pericolosità dei fratelli, i cui piani prevedono d’attaccare la città e fare incetta di provviste, decideranno di recarsi dalla Regina in persona per trovare una soluzione e sbarazzarsi per sempre del pericolo. Se già GGG: il Grande Gigante Gentile aveva regalato diversi momenti divertenti e fuori dall’ordinario, l’incontro tra la sovrana il pacioso protagonista segna le sequenze più originali, a partire dal pranzo luculliano offerto a corte e il brindisi con la bevanda verde preparata dal GGG, dagli effetti collaterali così poco regali.
Una storia di amicizia
Steven Spielberg ha dichiarato: «È una storia sull’amicizia, sulla lealtà e sulla capacità di proteggere i propri amici ed è, inoltre, una storia che dimostra che anche una bambina piccola può aiutare un grande gigante a risolvere i suoi più grandi problemi». L’infanzia, l’amicizia e per esteso la famiglia: temi cari al regista, presenti in diversi film del passato, come E.T.: l’extraterrestre, e che trovano nuova linfa grazie a questa trasposizione, così elegante e sognante, del GGG: il Grande Gigante Gentile.
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Titolo originale | The BFG |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Canada Regno Unito USA |
Anno | 2016 |
Durata | 117 minuti |
Uscita | 30 Gennaio 2016 |
Genere | Fantastico |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Melissa Mathison |
Fotografia | Janusz Kaminski |
Musiche | John Williams |
Produzione | Walt Disney Pictures Amblin Entertainment Reliance Entertainment Walden Media The Kennedy/Marshall Company |
Distribuzione | Medusa Film |
Cast | Mark Rylance Ruby Barnhill Penelope Wilton Jemaine Clement Rebecca Hall Rafe Spall Bill Hader Adam Godley |