Ghost in the Shell: SAC_2045 | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | 攻殻機動隊 SAC_2045 |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 12 |
Ideatori | Shinji Aramaki Kenji Kamiyama |
Genere | Anime Fantascienza |
Soggetto | Masamune Shirow |
Durata | 24 minuti a episodio |
Produzione | Netflix |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 23 Aprile 2020 |
Doppiatori originali | – |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Giochiamo ai soldatini»
Fin dalla sua nascita, nel 1989, Ghost in the Shell pose le basi del Cyberpunk nipponico. Nata dal manga ideato da Masamune Shirow e resa famosa al livello internazionale dai lungometraggi animati diretti da Mamoru Oshii, la saga vanta a oggi più di 20 elementi mediatici, suddivisi tra fumetti, libri, film (d’animazione e live action) romanzi e videogiochi.
L’elemento narrativo centrale della saga racconta le gesta della Sezione 9, un’agenzia governativa che s’occupa d’indagare sui crimini correlati alla tecnologia, in un Giappone futuristico e post-apocalittico. Dallo scorso 23 Aprile, anche Netflix entra a far parte della famiglia, rilasciando la serie anime Ghost in the Shell: SAC_2045, una produzione divisa in 12 episodi, realizzata completamente in computer grafica e profondamente diversa da quanto Ghost in the Shell ci ha abituato a vedere finora.
Ricordate Stand Alone Complex?
La trama di Ghost in the Shell: SAC_2045 si colloca 15 anni dopo gli eventi narrati nella serie Stand Alone Complex e affronta la crisi del mondo, sconvolto da conflitti internazionali, chiamati Guerre Sostenibili, e a un passo da un default globale simultaneo. Nella città di Tokyo, la Sezione 9 sembra ormai sciolta e l’arguta Maggiore Motoko Kusanagi lavora insieme ai suoi vecchi compagni come mercenaria per gli USA, finché il suo ex capo ingaggia l’intera squadra per una misteriosa missione governativa in Giappone.
Una nuova minaccia
Il Maggiore e i suoi uomini dovranno opporsi al tentativo di dominio messo in opera dai post umani, una nuova razza con notevoli poteri distruttivi, dotata di conoscenze tecnologiche talmente avanzate, da renderli in grado di hackerare qualsiasi sistema. Ghost in the Shell: SAC_2045 ha indubbiamente nella trama il punto di connessione più forte col resto della saga.
L’apparato narrativo risulta sufficientemente complesso per poter rappresentare un nuovo capitolo del brand e non è la prima volta che vediamo una serie anime Netflix distaccarsi fortemente da quanto fatto in precedenza. Un neofita potrebbe apprezzare le buone sequenze d’azione e l’interessante idea della computer grafica, per la prima volta utilizzata nel franchise al di fuori del comparto videoludico.
Una CGI discutibile
Non è tutto oro quello che luccica, però. Dal nuovo capitolo di Ghost in the Shell ci saremmo aspettati un livello di cura maggiore dal punto di vista tecnico: la realizzazione in CGI sembrerebbe più adatta alla versione in videogame del franchise. Il risultato finale è abbastanza piatto, in quanto non si riesce a far trasparire le emozioni e i sentimenti dal volto dei personaggi. Sebbene tale mancanza avrebbe potuto risultare di poca importanza in altre produzioni simili di Netflix, come Saint Seiya, reso volutamente più infantile ma ben centrato sui combattimenti, nel caso di Ghost in the Shell: SAC_2045 risulta davvero imperdonabile, data la profondità e l’intensità delle emozioni cui i fan della saga sono abituati.
Non contribuisce, inoltre, a rendere esaltante Ghost in the Shell: SAC_2045 nemmeno un mediocre doppiaggio, spesso fuori sync con le immagini. Il problema potrebbe essere risolto dal doppiaggio inglese, a oggi ancora non disponibile, sebbene annunciato da Netflix. È davvero un peccato: avremmo sperato di vedere un prodotto maggiormente simile a un Final Fantasy VII: Advent Children che, pur essendo più vecchio di 15 anni (davvero tanti per un computer animated movie), riesce perfettamente a farci dimenticare che stiamo guardando dei modelli 3D.
Un’occasione persa
In conclusione, ci sentiamo in dovere d’avvisarvi: se non conoscete la saga e siete fan degli anime in CGI, allora Ghost in the Shell: SAC_2045 vi farà passare 3 ore di buon intrattenimento; se siete però amanti di vecchia data dell’opera di Masamune Shirow, preparatevi a guardare qualcosa di molto meno profondo e articolato che, al netto di una storia interessante, potrebbe lasciarvi delusi.
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Titolo originale | 攻殻機動隊 SAC_2045 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 12 |
Ideatori | Shinji Aramaki Kenji Kamiyama |
Genere | Anime Fantascienza |
Soggetto | Masamune Shirow |
Durata | 24 minuti a episodio |
Produzione | Netflix |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 23 Aprile 2020 |
Doppiatori originali | – |