«Il male è tra noi»

Jonah Heidelbaum è un ragazzo ebreo. Vive con la nonna, l’unico parente a lui rimasto in vita, nei sobborghi della New York del 1977. Improvvisamente, una notte, un misterioso uomo entra in casa e uccide la sventurata. Questo tragico avvenimento getta Jonah nella disperazione.

Il suo unico desiderio è scoprire il colpevole e vendicare l’omicidio. Saranno i semi di una pericolosa avventura, ben più grande di lui. Il ragazzo, infatti, entra in contatto con un gruppo di cacciatori di nazisti, gli Hunters. Perché i seguaci del Terzo Reich esistono ancora e vogliono riportarlo in vita.

Una minaccia all’orizzonte

La nonna di Jonah era una sopravvissuta ai campi di sterminio tedeschi della Seconda Guerra Mondiale e stava aiutando proprio gli Hunters a rintracciarli e colpirli, una volta fuggiti. Molti di essi, infatti, avevano trovato riparo e iniziato una nuova vita negli USA. Sullo sfondo, però, la minaccia è più grande di quanto sembra: in campo ci sarebbe una potente organizzazione a coordinarli, con fini tanto ambiziosi quanto malvagi e misteriosi.

Hunters è una serie TV proposta su Prime Video dal 21 Febbraio. Torna a trattare un tema forte come quello del Nazismo e dello sterminio degli ebrei. Nel farlo, utilizza immagini molto forti e cruente, di forte impatto psicologico, molto realistiche. La violenza è dunque molto presente all’interno delle puntate, sia quella praticata dai nazisti, sia quella applicata dai cacciatori sui loro acerrimi nemici.

La legge del taglione

La giustificazione morale alle azioni compiute dagli Hunters risiede nel concetto di vendetta, un felice ritorno alla legge del taglione. E lascia un po’ perplessi, a causa del messaggio di giustizia sommaria che, almeno per ora, fa da perno alla serie TV. Già nella prima puntata, infatti, il personaggio leader degli Hunters, interpretato da Al Pacino, pronuncia un discorso fortemente apologetico sul concetto di occhio per occhio.

Lasciando da parte questa riflessione, Hunters è indubbiamente una serie TV di grande qualità, girata e scritta in maniera ottima. Riesce a trasmettere grande tensione e si rimane col fiato sospeso durante ogni puntata, nelle scene d’azione come in quelle di puro dialogo. Inoltre, costruisce l’aura di mistero intorno alla terribile organizzazione nazista contro la quale lottano gli Hunters in modo incredibilmente efficace, quasi palpabile.

Personaggi interessanti

I personaggi sono interessanti, sebbene l’antagonista principale sia stato caratterizzato in modo talmente eccessivo e caricaturale, da risultare davvero irrealistico, una macchietta di pura malvagità, ma pur sempre una macchietta. Ottima come sempre la prova di Al Pacino, capace d’essere magnetico e carismatico come richiesto dal suo personaggio. Seppure Hunters ricordi abbastanza da vicino Bastardi Senza Gloria, ma fuori dal contesto di guerra combattuta, di certo non s’avvicina alla caratura del capolavoro di Quentin Tarantino. È, però, una serie TV avvincente e molto interessante, un ottimo prodotto d’intrattenimento che fa ben sperare per il suo prosieguo.