Il drago invisibile | L’importanza del coraggio | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Pete’s dragon |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2016 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 10 Agosto 2016 |
Genere | Disney Avventura Fantastico |
Regia | David Lowery |
Sceneggiatura | David Lowery Toby Halbrooks |
Fotografia | Bojan Bozelli |
Musiche | Howard Shore |
Produzione | Walt Disney Pictures Whitaker Entertainment |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Bryce Dallas Howard Oakes Fegle Wes Bentley Karl Urban Oona Laurence Robert Redford Isiah Whitlock Jr. |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Il coraggio è obbligatorio»
Prendete Falkor, il FortunaDrago de La storia infinita, ed esponetelo a una consistente dose di raggi gamma. Una volta ottenuta la tinta verde desiderata, avrete di fronte Elliott, uno dei due protagonisti de Il drago invisibile, ultimo film live action firmato Disney. L’altro personaggio al centro della vicenda è Pete, invece, un bambino il quale, come Mowgli, per un terribile e tragico incidente si ritrova solo nel bosco.
Una tenera amicizia
Questa volta, però, i lupi lo vorranno mangiare e non adottare, ma in suo soccorso arriverà proprio un drago, segnando l’inizio di una tenera amicizia che sarà messa a dura prova quando, sei anni dopo, inevitabilmente, il piccolo sarà trovato dalla comunità di taglialegna della cittadina più vicina.
Non proprio un remake
Con Il drago invisibile, Disney torna al più classico film per bambini, in grado però di far commuovere (tanto) anche gli adulti. Quando ne fu annunciata l’uscita e iniziarono a circolare le prime immagini, in molti pensarono a un remake del celebre Elliott: il drago invisibile, pellicola in tecnica mista, vale a dire in parte cartone animato e in parte live action, del 1977. I rimandi sono evidenti così come l’ispirazione di partenza, dal nome al colore della creatura e, ovviamente, alla sua capacità di mimetizzarsi, sparendo dalla vista.
Ma i punti di contatto finiscono qui: la storia, infatti, racconta l’amicizia di un bambino e del suo enorme amico a quattro zampe. Entrambi hanno perso la strada di casa e da subito il film mette in chiaro come l’immediato parallelismo visivo tra il drago e un cane sia voluto e pensato. Elliott, infatti, è peloso, ha un muso da cagnolone fessacchiotto, ha un dentone spezzato, è ancora poco abile nel volo e ancor di più negli atterraggi, il più delle volte rovinosi; quando è felice, ama rincorrere la propria coda.
Due adorabili cuccioli
Il bambino, invece, ha tutte le caratteristiche del cucciolo d’uomo allevato dal branco de Il libro della giungla, fatta eccezione per la mutanda rossa. È interpretato da un bravissimo Oakes Fegley, il quale dà vita a un personaggio destinato a essere amato dal pubblico dei più piccoli. Si arrampica sugli alberi, è coraggioso, ribelle e ignora come si utilizzi uno spazzolino da denti.
Come reagireste alla vista di un drago?
Intorno ai due, si affollano diversi personaggi, a individuare i diversi modi possibili coi quali l’umanità potrebbe reagire alla vista di un drago. Innanzitutto c’è il nonno più fico dell’ultima decade, ovvero Robert Redford. L’attore, da poco ottantenne, veste i panni di un intagliatore, l’unico abitante della cittadina a credere nell’esistenza dei draghi, anche prima dell’apparizione di Elliott: le sue storie sono adorate dai bambini, mentre gli adulti lo scherniscono bonariamente.
Sua figlia, invece, è affidata a Bryce Dallas Howard: è una guardia forestale in vaga crisi familiare, attenta alla natura e alla sua conservazione, ma ha perso l’attitudine alla magia, per usare le parole del padre. Se vi state chiedendo se anche nelle sequenze di questo film pattuglierà i boschi scorrazzando dall’alto dei suoi tacchi come fu in Jurassic World, la risposta è no.
Il villain
La figlia di lei è interpretata da Oona Laurence: a lei il gravoso compito, nonostante la giovanissima età, di far capire a Pete l’antifona sulle relazioni di coppia, quando gli chiederà di scegliere tra lei e il drago. Infine, l’immancabile infame: Karl Urban è un taglialegna, il quale non solo è privo di scrupoli nel fare tabula rasa di alberi secolari, ma in più cercherà di catturare il drago per profitto personale.
Un film intenso
Il drago invisibile ha, dunque, tutti gli elementi per lasciarvi incollati alla poltrona, nel chiedervi se il gigante verde sopravviverà, se resterà amico del piccolo umano o se sarà costretto ad abbandonare per sempre la sua casa e, di conseguenza, i suoi affetti. In preda a queste ansie, però, sarà impossibile evitare d’ammirare diverse sequenze molto intense, per spettacolarità o irresistibile tenerezza, peraltro accompagnate da una colonna sonora molto azzeccata, in pieno folk americano.
Disney ha questa capacità di proporre favole in grado di rimetterci in pace col mondo e con Il drago invisibile colpisce nuovamente nel segno, grazie a una storia che mette in evidenza l’importanza del coraggio, non solo nelle scelte da fare, ma prima ancora nel credere nell’impossibile, perché ci rende persone migliori. Di questi tempi, è quasi una necessità.
Titolo originale | Pete’s dragon |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2016 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 10 Agosto 2016 |
Genere | Disney Avventura Fantastico |
Regia | David Lowery |
Sceneggiatura | David Lowery Toby Halbrooks |
Fotografia | Bojan Bozelli |
Musiche | Howard Shore |
Produzione | Walt Disney Pictures Whitaker Entertainment |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Bryce Dallas Howard Oakes Fegle Wes Bentley Karl Urban Oona Laurence Robert Redford Isiah Whitlock Jr. |