Il viaggio di Arlo | Un romanzo di formazione | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Good Dinosaur |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2015 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 25 Novembre 2015 |
Genere | Avventura |
Regia | Peter Sohn |
Sceneggiatura | Meg Lefauve |
Character design | Matt Nolte |
Musiche | Mychael e Jeff Danna |
Produzione | Pixar Animation Studios Walt Disney Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Doppiatori originali | Raymond Ochoa Jack McGraw Jack Bright Sam Elliott Anna Paquin A.J. Buckley Jeffrey Wright Frances McDormand Marcus Scribner Ryan Teeple Maleah Nipay-Padilla Steve Zahn Mandy Freund Steven Clay Hunter Peter Sohn Dave Boat Carrie Paff Calum Mackenzie Grant John Ratzenberger |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Non puoi battere la paura»
C’era una volta un appuntamento imperdibile. Spesso avveniva in prossimità del Natale e costringeva grandi e piccini a dosi massicce di buoni sentimenti, somministrati in sale cinematografiche stracolme. L’occasione era annunciata un paio di mesi prima, insieme a un altro campanello d’allarme inequivocabile: il jingle della «Ba-Ba-Ba-Bauli». Il trattamento era evidentemente finalizzato a sopravvivere alle feste imminenti da passare coi parenti, una sorta di vaccino per tombole, mercanti in fiera, cugini invadenti e suocere ciarliere.
Prima di Disney Pixar
Stiamo rievocando, qualora non fosse ancora chiaro, i film Disney di un tempo, nell’era prima del binomio con Pixar, quando tutto era più semplice e, a prescindere dalla storia raccontata, c’erano sempre un bosco da attraversare, una strega da sconfiggere e una principessa da salvare. Poi le cose sono diventate più complesse, con pellicole dedicate ai villain, personaggi meno facili da collocare e tante, a volte troppe sfumature adulte.
La semplicità di una volta
Perché diciamolo: indubbi capolavori come Wall-E o Inside out non sono di facile interpretazione e, infatti, specialmente intorno al secondo film, ancora si discute, con veri e propri partiti, come in una disputa tra freudiani e junghiani. Dov’è finita la semplicità con la quale era possibile distinguere i buoni dai cattivi, il Bene dal Male? Dove rintracciare quel senso di pace col mondo, una volta usciti dal cinema? Oggi, ancora portiamo il lutto per Bing Bong.
Prendete Il Re Leone, unitelo a Bambi e aggiungete la Pet Therapy: otterrete Il viaggio di Arlo, ma con una variazione sul tema: a fare da cane, qui, c’è un bambino, mentre il padrone è un cucciolo di brontosauro, rimasto solo e impaurito. Perché Disney e Pixar partono da un paradosso: il meteorite responsabile dell’estinzione dei dinosauri ha solo sfiorato la Terra e l’Evoluzione ha così proceduto su strade diverse e sorprendenti.
Un brontosauro
Per questo la famiglia di Arlo è dedita all’agricoltura e il piccolo è il terzo di tre fratelli, i quali hanno già dimostrato il loro valore. Lui, invece, è timido e pauroso: pur essendo nato dall’uovo più grande, è gracile e malfermo sulle zampe, è timoroso perfino di dare da mangiare alle galline preistoriche allevate dai suoi. Un giorno, però, trascinato dalla piena di un fiume, sarà costretto ad affrontare il mondo circostante e, insieme a esso, le sue debolezze. Altrimenti non potrà più tornare a casa.
E un umano
Questo viaggio sarà compiuto insieme a un inaspettato compagno di strada: un piccolo umano. Non parla, indossa solo una mutanda fatta di foglie e sfodera tutto l’armamentario di un cane. Si siede tenendo dritte le braccia, si gratta le orecchie con i piedi, ulula, ringhia e gioca con i bastoni. Soprattutto, lo proteggerà dai pericoli via via posti sul loro cammino e lo renderà un brontosauro migliore.
Il viaggio di Arlo si snoda su scenari naturali maestosi e imponenti, realizzati con una maestria che ogni volta è capace di stupirci ancora di più, se possibile. Da romanzo di formazione, basato sul senso della famiglia e sul coraggio, la pellicola si concede anche un momento da film western, quando i due incontreranno un trio di T-Rex dediti alla pastorizia.
Un romanzo di formazione
Oltre all’indubbio e intrinseco lato comico della situazione, coi tre carnivori a guidare i pascoli dei «muschiati» con le due dita minuscole di cui sono muniti, sono diversi i richiami ai cliché del genere, riletti però in chiave preistorica. Come durante i racconti fatti intorno al fuoco del bivacco, o nel corso della caccia ai ladri di bestiame: un po’ come Scappo dalla città: la vita l’amore, le vacche, Arlo diventerà adulto nella dura vita del ranch e si scoprirà molto più simile a quel padre di cui va fiero e verso il quale si sente perennemente inferiore, quasi rappresenti un esempio impossibile da eguagliare.
Una delicatezza estrema
Il rapporto tra i due cuccioli è ovviamente l’altro aspetto centrale de Il viaggio di Arlo e vive di momenti molto intensi, di una delicatezza estrema, a tratti imbarazzanti e quasi sempre dentro la cornice del colore dominante tutto il film, il verde. Indimenticabili alcuni passaggi, come il gioco fatto con le lucciole durante la notte o quando il piccolo brontosauro cerca di spiegare a Spot, perché così ha battezzato l’umano, cosa sia la sua famiglia.
Difficile trattenere la commozione. È questa la potenza della Disney quando torna a essere Disney: la semplicità con la quale riesce a toccare corde sempre presenti dentro di noi, magari nascoste, indurite nel tempo, eppure ancora in grado di vibrare. E con Il viaggio di Arlo si vibra forte. Evviva i film per bambini.
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Titolo originale | The Good Dinosaur |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2015 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 25 Novembre 2015 |
Genere | Avventura |
Regia | Peter Sohn |
Sceneggiatura | Meg Lefauve |
Character design | Matt Nolte |
Musiche | Mychael e Jeff Danna |
Produzione | Pixar Animation Studios Walt Disney Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Doppiatori originali | Raymond Ochoa Jack McGraw Jack Bright Sam Elliott Anna Paquin A.J. Buckley Jeffrey Wright Frances McDormand Marcus Scribner Ryan Teeple Maleah Nipay-Padilla Steve Zahn Mandy Freund Steven Clay Hunter Peter Sohn Dave Boat Carrie Paff Calum Mackenzie Grant John Ratzenberger |