«Hai detto che l’era degli eroi non sarebbe tornata»

Eroi uniti! E tiriamo tutti un sospiro di sollievo: Justice League c’è! Batman, Wonder Woman, Flash, Cyborg e Aquaman arrivano sullo schermo e spazzano via i dubbi e le preoccupazioni dei fan, che nei mesi scorsi avevano letto tante notizie false su recensioni critiche da parte della dirigenza DC Comics nelle visioni preliminari del film, o di attori che, visto il pessimo risultato, avrebbero abbandonato il progetto. Ricalibrate alcune scelte generali dei capitoli precedenti, come quella di rappresentare un mondo cupo fino all’eccesso o di caratterizzare le storie da una serietà estrema, Justice League ci regala un prodotto interessante, nuovo e che promette ancora di più per il futuro.

Un mondo sconvolto dalla morte di Superman

In un mondo ancora sconvolto dalla morte di Superman, Batman e Wonder Woman, consci che un’imminente minaccia aliena sta per abbattersi sulla Terra, hanno bisogno d’aiuto. Creare una squadra di esseri eccezionali, dotati di poteri e abilità sovrumane, è l’unico modo per prepararsi allo scontro inevitabile. Così, grazie ai file recuperati precedentemente dalla LexCorp, iniziano le ricerche dei possibili alleati: Arthur Curry, Aquaman, erede al trono d’Atlantide, solitario e diffidente; Victor Stone, Cyborg, ex-giocatore di football, vittima di un incidente che gli ha fatto perdere quasi tutto il corpo, integrato da parti biomeccaniche dal padre; Barry Allen, Flash, un giovane inesperto e senza amici, in grado di muoversi a una velocità superiore a quella della luce.

Steppenwolf

Il nemico si presenta presto, nei panni dell’alieno Steppenwolf: potentissimo e assetato di potere, vuole recuperare le tre Scatole Madri, antichi e potentissimi artefatti che, una volta uniti, segnerebbero la fine per il nostro pianeta. L’unica speranza è nei cinque eroi: dovranno superare le loro diversità e le reciproche diffidenze, per unirsi e combattere la terribile minaccia. Justice League è il nuovo e atteso film ambientato nel DC Universe, riunisce alcuni dei più grandi eroi DC Comics. È ancora diretto da Zack Snyder, come è stato per i precedenti capitoli Man of Steel e Batman v Superman: Dawn of Justice, le basi del rilancio cinematografico di questi personaggi iconografici e campioni di vendite cartacee. Capitoli che non avevano soddisfatto pienamente i fan, in verità, per le ambientazioni forse troppo seriose, totalmente in contrapposizione ai prodotti della storica casa rivale Marvel la quale, al contrario, presenta situazioni più leggere e colorate. Le carte sono ora cambiate e Justice League è destinato a rimanere nei cuori degli appassionati. Il talento dietro la macchina di Snyder e la sceneggiatura lineare e semplice scritta da Chris Terrio e Joss Whedon, due mostri sacri, funzionano bene. Si sono perse le atmosfere scure dei precedenti film e ora sono più leggere, pur conservando quel senso d’epica presente nei capitoli passati. Le due ore di Justice League, che nella versione definitiva diventeranno quasi tre, sono cariche d’azione come di momenti più tranquilli, alleggeriti da qualche battuta, ma senza mai sconfinare nella risata a ogni costo, e mantengono viva l’attenzione per una storia fluida. A suggellare il tutto, concorrono le bellissime musiche di Danny Elfman: in alcuni momenti, ci regaleranno sensazioni incredibili, omaggiando le colonne sonore del primo Batman di Tim Burton, di cui è stato il compositore, e non solo: tenete le orecchie ben aperte.

Combattimenti caotici

I combattimenti ci sono, ovviamente, ma come molti titoli analoghi sono ancora un po’ caotici: in molti punti, i movimenti dei personaggi risultano anomali, colpa della CGI non proprio eccelsa. Ne è un esempio Steppenwolf, il quale in molte scene sembra uscito da qualche serie TV a basso costo. Ma poco importa, perché il cast di Justice League funziona e Ben Affleck, affettuosamente chiamato Patatone dalla nostra redazione, stavolta c’è. Il suo Batman è stanco, la cappa del Cavaliere Oscuro è appesantita dalle vecchie ferite fisiche e mentali e dagli anni sulle spalle: grazie a questo spessore, riesce a trasmettere la sua umanità, seppur eccezionale, in mezzo a questo gruppo di nuovi Dei, coi loro poteri fantastici. Capisce che da solo non ha speranze contro una minaccia così grande e deve cambiare il suo modo di vedere le cose, cercando l’aiuto degli altri.

Molto brava e sempre bellissima Gal Gadot, ormai totalmente a suo agio nei panni dell’amazzone Wonder Woman. A Ezra Miller è affidato il ruolo d’alleggerire il clima di serietà del gruppo: è facile identificarsi in Barry Allen, si ritrova di colpo in mezzo a una guerra, circondato da personaggi epici e forse ancora non si rende conto delle potenzialità d’essere Flash, il Velocista Scarlatto. Cyborg, interpretato da Ray Fisher, deve ancora trovare un ruolo preciso, ma chi lascia l’amaro in bocca è lo statuario Jason Momoa, il quale, oltre alla possente fisicità e alla bellezza maschia che richiamerà nelle sale orde di fan con gli ormoni in subbuglio, non rende giustizia a un personaggio come Aquaman, che potrebbe dire molto di più. A sua discolpa, possiamo dire che molte delle scene tagliate sono state quelle ambientate ad Atlantide, magari nella versione definitiva recupererà qualche voto.

Tanti volti conosciuti

Nel cast ritroviamo anche personaggi visti nei precedenti film DC: Lois Lane, Martha Kent, la Regina Ippolita, l’amazzone Antiope, il maggiordomo di casa Wayne, Alfred Pennyworth, e Lex Luthor, interpretati ancora una volta da Amy Adams, Diane Lane, Connie Nielsen, Robin Wright, Jeremy Irons e Jesse Eisenberg. Le nuove entrate sono J.K. Simmons, nei panni del commissario James Gordon, e la stupenda Amber Heard, nel ruolo di Mera. Justice League è un bel film, c’è ancora tanto margine di crescita, ma siamo sulla strada giusta. Diverte ed emoziona, elementi importanti in un cinecomic, chiamato a farci tornare bambini per qualche ora, chiedendoci chi sia più forte fra i vari eroi e lasciandoci a bocca aperta di fronte alla nuova corazza di Batman o alle acrobazie di Flash. Infine, sebbene sia inutile dirlo, non alzatevi dalla poltrona fino alla fine dei titoli di coda…