«Ora ho te»

È arrivata su Apple TV+ una nuova serie tratta dalla narrativa di Stephen King, il quale ha curato personalmente la sceneggiatura di tutti gli 8 episodi. A rendere ancora più particolare questo show, concorre la regia di Pablo Larrain, sofisticato regista cileno che in molti hanno imparato ad apprezzare in film politici, come il bellissimo Jackie con Natalie Portman.

C’è sempre grande attesa quando un’opera del Re del Terrore vede una trasposizione, a prescindere che sia su piccolo o grande schermo. In questo caso, poi, Lisey’s Story è tratto da uno dei romanzi più intimi e meno noti di Stephen King, nel quale il sovrannaturale va a insinuarsi all’interno di profonde riflessioni sull’amore e il matrimonio.

Un cast eccezionale

Inoltre, Lisey’s Story presenta un cast d’altissimo livello. A vestire i panni della protagonista c’è Julianne Moore, eccezionale sin dai primi episodi nel tratteggiare una donna segnata dalla perdita del marito, interpretato da Clive Owen. Al fianco di questi due grandissimi attori, ci sono altri nomi non da meno: Jennifer Jason Leigh, Michael Pitt, Joan Allen e Dane DeHaan, quest’ultimo nei panni di uno dei più tipici personaggi kinghiani, uno psicopatico ammiratore del marito defunto di Lisey che un giorno, improvvisamente, si presenta alla porta di lei.

Lisey’s Story sin dalle prime battute presenta numerose analogie con altri romanzi di  Stephen King, in primo luogo Misery non deve morire e Shining. Non bisogna, però, avvicinarsi a Lisey’s Story con superficialità, pensando d’avere di fronte il tipico prodotto televisivo che manipola, stravolge e semplifica una storia di Stephen King.

Tanti punti di forza

Sebbene le differenze con l’opera originale siano notevoli, fattore che probabilmente farà discutere molto i fan più ortodossi dello scrittore, la serie presenta talmente tanti punti di forza da meritare d’essere giudicata a parte.

Pur appesantita inizialmente da numerosi flashback riguardanti la vita matrimoniale della coppia ora distrutta e il misterioso passato del marito di Lisey, regia, musiche e fotografia sono così eleganti e pulite da risultare magnetiche, supportate da un livello di recitazione altissimo e intenso che ampiamente equilibra una serie non propriamente semplice, ma potente.