Mulan | L’importanza del coraggio | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Mulan |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 120 minuti |
Uscita | 4 settembre 2020 |
Genere | Avventura Azione |
Regia | Niki Caro |
Sceneggiatura | Lauren Hynek Rick Jaffa Elizabeth Martin Amanda Silver |
Fotografia | Mandy Walker |
Musiche | Harry Gregson-Williams |
Produzione | Walt Disney Pictures Italia |
Distribuzione | Walt Disney Pictures Italia |
Cast | Liu Yifei Donnie Yen Jason Scott Lee Utkarsh Ambudkar Yoson An Ron Yuan Tzi Ma Rosalind Chao Gong Li Jet Li |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Non esiste coraggio senza paura»
In barba alle numerose critiche piovute negli ultimi anni, Disney decide di scommettere ancora una volta sul rifacimento in live action di uno dei suoi più famosi successi: l’intrepida eroina cinese, Mulan. Torna, così, a infiammare gli animi dei fan, che avevano addirittura presentato una petizione per chiedere la fine dei remake dei grandi classici della famosa casa di produzione. Da La Carica dei 101, passando per i due Maleficent, Cinderella, Il Libro della Giungla, La Bella e La Bestia, Il Re Leone fino al recente Lilli e il Vagabondo uscito direttamente su Disney +, i cari vecchi film animati che ci hanno accompagnato durante l’infanzia sembrano dover necessariamente continuare a essere riproposti a un pubblico che, a dispetto del disappunto, continua a riempire i botteghini. Infatti, è ormai assodato che se i rifacimenti non piacciono, salvo alcuni casi, ai meno giovani, affezionati ai loro eroi in veste originale, invece affascinano e catturano le nuove generazioni.
Ed è così che, a seguito della popolarità ottenuta con l’omonimo film d’animazione del 1998, Mulan,torna a incantare nuovi e vecchi spettatori, puntando a un pubblico più universale. Dopo aver rimandato più volte la distribuzione a causa della pandemia, la Disney ha deciso, infatti, di lanciare il lungometraggio in pay-per stream sul suo canale digitale, a partire dal 4 Settembre. Sotto la direzione della regista neozelandese Niki Caro, la giovanissima Liu Yifei veste i panni Hua Mulan, figlia maggiore di un onorato guerriero cinese. Il saggio padre s’accorge, sin dai primi passi della piccola, che in lei c’è qualcosa di speciale, un’energia e una forza impossibili da contenere e che devono necessariamente essere nascosti, perché la ragazza possa un giorno, nel rispetto delle tradizioni, sposarsi e onorare così la propria famiglia. Mulan impara presto a nascondere il suo Chi e s’impegna affinché i suoi genitori possano essere fieri di lei. La strada già segnata prende una piega diversa quando la Cina è attaccata dagli Unni e l’Imperatore ordina che ogni famiglia mandi in soccorso del Paese un proprio membro. Per proteggere l’anziano padre malato, Mulan si traveste da uomo e, durante la notte, mentre tutti dormono, prende la spada del capofamiglia, indossa la sua divisa e parte per arruolarsi nell’esercito.
Le analogie col precedente film animato, fin qui, sono moltissime, a eccezione dell’assenza del simpatico e maldestro drago Maushu, sostituito da una meravigliosa fenice, che silenziosamente accompagna la giovane Mulan in tutto il suo viaggio e si fa viva nei momenti più intensi, a simboleggiare la sua rinascita. Fra le novità della trama, c’è l’introduzione di un altro personaggio fra le fila degli antagonisti, interpretato dalla bravissima Gong Li: la strega Xianniang. Quest’ultima avrà un ruolo importante nella trasformazione di Mulan e della narrazione complessiva. Purtroppo, da un punto di vista tecnico e di trama, la scarsa caratterizzazione dei personaggi non permette di creare l’empatia necessaria, fondamentale per trasmettere l’importante messaggio nascosto negli animi delle eroine femminili.
Nel modificare la psicologia di Mulan, cambiata ed evoluta dal 1998 a oggi, s’è persa la possibilità d’immedesimarsi nella ragazza, come avrebbe meritato. Se nel film animato Mulan non accettava il ruolo impostole dalla società e non conosceva se stessa al punto di riconoscere e seguire i propri desideri, in questa nuova versione sin dal principio la ragazza sa quello che vuole e mostra da subito grandi doti di guerriera. Benché la sua partenza rimane condizionata dalla volontà di proteggere il padre, il desiderio d’essere accettata è il motore che la dominerà nel nuovo percorso, anche grazie all’aiuto della sua antagonista. Concentrandosi soprattutto sui combattimenti, le coreografie di Mulan nei momenti d’azione risultano invece ben curate; l’addestramento quasi militare degli attori, come la stessa regista ha confermato, è servito a dar vita a battaglie iconografiche e suggestive. Jason Scott Lee è perfetto nel ruolo di Böri Khan, il potente guerriero che vuole conquistare il Regno, mentre a capo dell’armata imperiale troviamo l’incredibile Donnie Yen. In sostanza questo nuovo Mulan si rivela un film piacevole, ricco d’azione alternata a momenti di riflessione, che forse potevano essere sviluppati meglio. Interessante ma poco coinvolgente risulta, infine, la versione italiana della canzone Loyal brave true, cantata da Cristina Aguilera e interpretata per noi da Carmen Consoli.
Titolo originale | Mulan |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 120 minuti |
Uscita | 4 settembre 2020 |
Genere | Avventura Azione |
Regia | Niki Caro |
Sceneggiatura | Lauren Hynek Rick Jaffa Elizabeth Martin Amanda Silver |
Fotografia | Mandy Walker |
Musiche | Harry Gregson-Williams |
Produzione | Walt Disney Pictures Italia |
Distribuzione | Walt Disney Pictures Italia |
Cast | Liu Yifei Donnie Yen Jason Scott Lee Utkarsh Ambudkar Yoson An Ron Yuan Tzi Ma Rosalind Chao Gong Li Jet Li |