«È la nave più bella che abbia mai visto»

Il 17 Febbraio 1994 andava in onda per la prima volta in America il 167° episodio di Star Trek: the Next Generation. Il titolo di quell’episodio era Ponti Inferiori e raccontava le vicende di alcuni cadetti in servizio sull’Enterprise, col fine di mostrare il processo di selezione e reclutamento attuato dalla flotta stellare.

Ventisette anni dopo quella data Mike McMahan, già famoso per la serie animata Rick e Morty, riprende quest’idea e dà vita a Star Trek: Lower Decks, seconda trasposizione animata del franchise firmato dal mai dimenticato Gene Roddenberry.

La USS Cerritos

Star Trek: Lower Decks segue le vicende di quattro giovani ufficiali addetti ai ponti inferiori della USS Cerritos, la nave meno importante della flotta stellare. Sono alle prese con gli incarichi meno edificanti che si possano immaginare, ma su una nave stellare si dimostreranno degni del vostro tempo e vi regaleranno numerosi momenti in grado di strapparvi più di una risata.

I più appassionati trekker riusciranno a cogliere gli innumerevoli riferimenti alle altre serie appartenenti alla saga e dovranno essere in grado di passare sopra all’incredibile sarcasmo che rappresenta l’elemento distintivo delle produzioni di McMahan. Dopo un discreto successo negli USA, la prima stagione di Star Trek: Lower Decks andrà ad arricchire il catalogo di Prime Video a partire dal 22 Gennaio 2021.

Per grandi o piccoli trekker?

L’accuratezza delle citazioni e l’attenzione ai dettagli dimostrano senza dubbio l’attaccamento dello showrunner americano al franchise. Dopo aver visto in anteprima i 10 episodi che completano la prima stagione, avremmo voluto poter gridare al miracolo e dire che Lower Decks sta a Star Trek come Rick e Morty sta a Ritorno al Futuro, purtroppo però la serie risulta in alcuni frangenti difficile da classificare, a volte troppo infantile per essere considerata uno show animato per adulti, ma nel complesso troppo adulta per essere considerata una serie per bambini.

Al netto di questa innegabile immaturità, ci sentiamo comunque di consigliare Star Trek: Lower Decks agli appassionati di Star Trek che non provino fastidio nel vedere molti elementi caratteristici dell’universo in cui si muove l’Enterprise  fatti oggetto di scherno. Un particolare augurio va ai doppiatori italiani, che dovranno faticare non poco per non far rimpiangere l’ottimo lavoro compiuto dal cast vocale americano.