Sulla scena del delitto: il caso del Cecil Hotel | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Crime scene: the vanishing at the Cecil Hotel |
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Lingua originale | inglese spagnolo |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 4 |
Ideatore | Joe Berlinger |
Genere | Documentario True crime |
Soggetto | – |
Durata | 51/58 minuti a episodio |
Produzione | Imagine Documentaries RadicalMedia Third Eye Motion Picture Company |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 11 Febbraio 2021 |
Cast | – |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«La depressione fa schifo»
Per gli amanti delle docuserie brevi a carattere crime, è disponibile su Netflix una proposta assolutamente irrinunciabile e sorprendente, Il caso del Cecil Hotel. Si tratta della prima stagione della serie Sulla scena del delitto, dedicata ai posti più oscuri in cui sono avvenuti i crimini, come se gli autori avessero parafrasato una delle istantanee più emblematiche di Donnie Darko, quel «ci sono delle persone che nascono con la tragedia nel sangue».
La storia del Cecil Hotel
Crocevia di fatti di sangue e di misteri, il Cecil Hotel sembra essere un catalizzatore di malvagità, depravazione e miseria umana. Edificato al centro di Los Angeles a inizio ‘900, era un albergo gigantesco da 700 camere, dove poter dormire una singola notte o fermare una stanza per un mese intero. Sarà la Grande Depressione a cambiarne per sempre le sorti, trasformandolo da ritrovo borghese a dormitorio di reietti della società, di emarginati e criminali.
Le politiche sociali dei decenni successivi, specialmente a partire dagli anni ’80, trasformeranno il quartiere centrale in cui è edificato, Skid Row, nel ghetto dell’emarginazione e dello spaccio, controllato nel perimetro dalla polizia perché nessuno vi uscisse e destinato a divenire la zona col più alto tasso di senza tetto di Los Angeles e di criminalità. Le sue stanze accoglieranno ben due serial killer, uno dei quali è il Night Stalker il quale, indisturbato e coperto di sangue, rientrava nella sua camera dopo aver consumato i suoi delitti; i 14 piani su 3 edifici paralleli vedranno compiersi omicidi, stupri, rapine e ogni altro tipo di crimine, in modalità spesso indicibili, crudeli.
Elisa Lam
È proprio qui che decide di trascorrere qualche giorno di vacanza a Los Angeles una giovane e brillante studentessa universitaria del Canada, Elisa Lam, ovviamente inconsapevole dell’Inferno nel quale stava entrando. È il 2013 e in quegli anni il Cecil Hotel passava sotto una nuova direzione, che deciderà di ristrutturarne un’ala e modificarne il nome, ma senza la possibilità d’isolare tutti i luoghi dal resto dell’albergo.
Un giorno, la ragazza scompare. Un inquietante video del sistema di sorveglianza interno la mostra in uno stato confusionale, forse da sola, mentre esce ed entra da un ascensore fermo al suo piano, finché non esce dall’obiettivo e svanisce, inghiottita dal Cecil Hotel. Dov’è finita, cosa le è capitato, perché quel comportamento incomprensibile?
I Segugi di Internet
Da qui partono numerose storie nelle storie. Le indagini della polizia iniziano velocemente, scontrandosi con altrettanta rapidità contro fatti e circostanze inspiegabili: manca un motivo, il corpo non si trova e nulla negli ultimi giorni di Elisa Lam offre tracce per trovarla. Accanto al lavoro degli investigatori, fioriscono le speculazioni dei cosiddetti Segugi di Internet, uno stuolo di youtuber e blogger che si appassionano alla storia, conducendo autonome indagini e offrendo le più disparate ipotesi.
Saranno talmente tante le coincidenze, alcune delle quali davvero stupefacenti, da spingere molti alle più fantasiose teorie complottiste e, in alcuni casi, a indicare il nome di un colpevole. Prodotta, tra gli altri, da Ron Howard, Il caso del Cecil Hotel è una docuserie da non perdere. I 4 episodi di circa un’ora ciascuno procedono in un crescendo di stupore e profondità, andando a toccare temi ben più profondi del singolo caso di cronaca nera.
Storie nelle storie
Questo luogo con la tragedia nel sangue diviene, così, il teatro di un’umanità presentata in tutte le sue sfaccettature, forse trovando proprio in questa storia una redenzione. Ci sono le riflessioni sociali, inevitabili, sulle politiche che hanno condannato e perpetuano alla miseria migliaia di uomini e donne; a esse si affiancano quelle sulle distorsioni di internet e di chi, anche in buona fede e mosso dalle migliori intenzioni, si trasforma in carnefice semplicemente suggerendo un nome, un volto, per credere alla propria versione, invece di verificarla. E, infine, c’è Elisa Lam, la cui umanità è divenuta un’eredità pubblica, affidata ai suoi post del profilo Tumblr, ancora oggi visitato e commentato da centinaia di utenti.
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Titolo originale | Crime scene: the vanishing at the Cecil Hotel |
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Lingua originale | inglese spagnolo |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 4 |
Ideatore | Joe Berlinger |
Genere | Documentario True crime |
Soggetto | – |
Durata | 51/58 minuti a episodio |
Produzione | Imagine Documentaries RadicalMedia Third Eye Motion Picture Company |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 11 Febbraio 2021 |
Cast | – |