The Mandalorian 2 | Il fanservice è servito | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Mandalorian 2 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Stagioni | 2 |
Episodi totali | 16 |
Ideatore | Jon Favreau |
Genere | Star Wars |
Soggetto | George Lucas |
Durata | 34/46 minuti a episodio |
Produzione | LucasFilm |
Distribuzione | Disney+ |
Prima TV | 24 Marzo 2020 |
Cast | Pedro Pascal Gina Carano Nick Nolte Giancarlo Esposito Carl Weathers Emily Swallow Omid Abtahi Werner Herzog Bill Burr |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Tu hai qualcosa che voglio»
Dopo l’enorme successo della prima stagione, si conclude un’altra carrellata di episodi di The Mandalorian. Il primo capitolo aveva riacceso le speranze dei fan sul futuro della saga: compito di Jon Favreau, Dave Filoni e dei numerosi registi dietro a questo mastodontico progetto televisivo e tenere alto il livello raggiunto nella narrazione delle avventure del Mandaloriano e del Bambino, noto ai più come Baby Yoda.
La trama della nuova stagione è semplice: il nostro protagonista è alla ricerca di Jedi cui poter affidare il suo inseparabile compagno, molto forte nella Forza, ma dal talento ancora acerbo. Queste poche righe possono riassumere alla perfezione quest’ultima stagione di The Mandalorian. La struttura degli 8 episodi, infatti, imita quella di show per bambini come i Power Rangers: il conflitto vero e proprio, dunque, si sviluppa e si conclude nelle ultime due puntate, lasciando spazio a side quest e incontri vari per il resto della stagione.
Tanti personaggi
Disney+ ha avuto la giusta intuizione di spalmare The Mandalorian 2 su più settimane, evitando di far scadere nella monotonia una serie TV che, col binge watching, potrebbe stancare. Il pregio dello show è poter contare su innumerevoli personaggi dell’universo di Star Wars che, a quanti conoscono bene il franchise e le miriadi di contenuti prodotti negli ultimi quarant’anni, permetterà di godere di riferimenti messi in scena piuttosto ghiotti.
Per esempio, il ritorno di Boba Fett, interpretato da Temuera Morrison, dopo la bruttissima figura fatta ne Il Ritorno dello Jedi, vanta una presenza di grande stile, con un impatto effettivo sulla trama. Purtroppo lo stesso non si può dire delle altre comparse della serie TV. Boba Fett è ormai una vera e propria icona del franchise creato da George Lucas e il suo personaggio non ha assolutamente bisogno d’introduzione.
Gli altri riferimenti
Altri riferimenti, invece, entrano nel cuore dell’universo espanso della saga, quando prima forse erano più periferici per i meno attenti fan di Star Wars. I personaggi di The Clone Wars, per citarne alcuni, sebbene siano conosciuti da molti, non sono universalmente apprezzati da chi ha meno voglia d’immergersi in 7 stagioni di una serie animata. Inoltre questi momenti, nonostante siano girati per suscitare grandi emozioni, hanno un impatto sulla trama molto limitato: a quanto pare, hanno solo il compito d’anticipare le future serie TV recentemente annunciate da Disney.
L’ossessione per il fanservice
Il risultato abbassa la qualità di un prodotto che, in fin dei conti, sarebbe in grado d’arrivare a un pubblico ampissimo, che rischia però d’essere allontanato dall’ossessione degli autori per il fanservice. A dimostrazione di questa critica, nell’ultimo episodio pur di far apparire un personaggio umano all’interno della serie, i creatori lo hanno dovuto creare in CGI: la presenza di un modello posticcio rovina un momento che sarebbe dovuto essere sincero e commovente per il Bambino e il Mandaloriano.
Altri esempi, sui quali non ci dilungheremo per evitare spoiler, sembrano quasi palesare la paura di non essere riusciti a creare un legame abbastanza forte fra il pubblico e i personaggi originali di The Mandalorian, come se Jon Favreau abbia preferito lanciarci addosso caratteri già idolatrati da milioni di persone per andare sul sicuro. È un grave torto a Baby Yoda e al Mandaloriano: i fan hanno già capito il loro potenziale, probabilmente più dei loro stessi autori.
Una regia pregevole
Nel complesso, la seconda stagione di The Mandalorian non è assolutamente da bocciare, anzi. Grazie alla regia dei vari talenti ingaggiati, fra cui Carl Weathers, il cui episodio è filmato il maniera piuttosto pregevole, e quello di Dave Filoni, il quale porta delle ambientazioni suggestive, in puro stile Kurosawa, la serie resta comunque un unicum nel panorama delle piattaforme streaming. Purtroppo però, il fandom dei suoi creatori, e l’universo in espansione da parte di Disney, minano un’esperienza che meriterebbe davvero di meglio.
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Titolo originale | The Mandalorian 2 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Stagioni | 2 |
Episodi totali | 16 |
Ideatore | Jon Favreau |
Genere | Star Wars |
Soggetto | George Lucas |
Durata | 34/46 minuti a episodio |
Produzione | LucasFilm |
Distribuzione | Disney+ |
Prima TV | 24 Marzo 2020 |
Cast | Pedro Pascal Gina Carano Nick Nolte Giancarlo Esposito Carl Weathers Emily Swallow Omid Abtahi Werner Herzog Bill Burr |