«Non scapperemo mai più!»

All’orrore non c’è mai fine, perché gli resiste la memoria e la storia c’insegna che, per quanto terribile sia un fatto realmente accaduto, l’unico modo per scongiurarne il ritorno è proprio quello di conservarlo nel ricordo e di continuare ostinatamente a parlarne.

È approdata su Prime Video lo scorso 9 Aprile Them, la serie TV antologica scritta e creata da Little Marvin, il cui filo conduttore, come spiega Lena Waithe, la produttrice esecutiva, è l’esplorazione «dei solchi sociali che ci circondano e del tema “noi contro loro”, attraverso un’indagine fatta in modi originali e mai visti prima».

Gli anni ’50

La prima stagione ci catapulta nell’America degli anni ’50 e segue le vicende di una famiglia afroamericana che si trasferisce dal North Carolina in un esclusivo ed elegante quartiere di Los Angeles abitato da soli bianchi. Come spiegato nel prologo, fra il 1916 e il 1970 circa 6 milioni di afroamericani si trasferirono dal Sud rurale degli USA, governato dalle leggi di Jim Crow, che negava ai neri le loro nuove libertà conquistate, nel Nord-Est, nel Midwest e a Ovest; in questo periodo noto come La Grande Migrazione, in California andarono in molti per lavorare nelle fabbriche.

In cerca di un futuro migliore

Siamo nel settembre del 1953 quando l’ingegnere Henry Emory (Ashley Thomas) e sua moglie Livia (Deborah Ayorinde), ex maestra, si trasferiscono nella nuova casa, con la speranza di cominciare una vita nuova in un luogo sicuro e confortevole che garantisca loro protezione e possibilità di un’istruzione migliore per le proprie figlie Ruby (Shahadi Wright Joseph) e Grecie Lee (Melody Hurd).

Purtroppo, al contrario delle loro aspettative, oltre a fare i conti con un terrificante passato, dovranni continuare a combattere contro il razzismo spietato dei loro vicini di casa e le forze maligne reali e soprannaturali che vi risiedono, minacciandoli di distruggerli. Fra i loro più acerrimi nemici, la casalinga americana perfetta, che ricorda le pubblicità dell’epoca, Betty Wendell (Alison Pill), incoraggia l’intera comunità a schierarsi contro i nuovi arrivati, per cacciarli via una volta per tutte, utilizzando ogni mezzo a disposizione per intimidirli, terrorizzarli e costringerli a lasciare la propria abitazione.

Una spirale senza respiro

Un’atmosfera continuamente tesa, ricca di flashback che non danno respiro e vecchi traumi che tornano dal passato per minare la sanità mentale dei protagonisti, sembra non voler mai lasciare spazio allo spettatore per prendere respiro, in una spirale che sembra davvero essere destinata a non avere mai fine.

A fare di Them un horror, al di là delle atmosfere e degli elementi soprannaturali, è il terrore provato dalla consapevolezza che tanta violenza, ingiustizia, cattiveria, brutalità e soprusi siano stati realmente vissuti.

Una serie per adulti

Un cast davvero eccellente e la buonissima caratterizzazione dei personaggi, accompagnati da costumi e ambientazioni ricostruite perfettamente e una colonna sonora che ci catapulta nei luoghi e nei profumi di quegli anni, elevano Them a prodotto completo, assolutamente ed esclusivamente per adulti.