Tribes of Europa | La nuova distopia di Netflix | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Tribes of Europa |
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Lingua originale | tedesco |
Paese | Germania |
Anno | 2021 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | Philip Koch |
Genere | Fantascienza Post-apocalittico |
Soggetto | Philip Koch Jana Burbach Benjamin Seiler |
Durata | 45 minuti a episodio |
Produzione | W&B Television |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 19 Febbraio 2021 |
Cast | Henriette Confurius Emilio Sakraya: Kiano David Ali Rashed Melika Foroutan Oliver Masucci Robert Finster Benjamin Sadler Ana Ularu Jeanette Hain Michaël Erpelding James Faulkner Johann Myers Klaus Tange Sebastian Blomberg Jannik Schümann |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«È in arrivo una minaccia»
È approdata da qualche giorno su Netflix la serie TV tedesca sci-fi Tribes of Europa, tanto attesa dagli amanti degli scenari post-apocalittici e del genere fantascientifico. Ad accentuare l’hype degli affezionati del binge watching è stata la diffusione della notizia secondo la quale i produttori di Tribes of Europa fossero Wiedemann & Berg, gli stessi del cult Dark.
La vita, però, ci insegna che spesso quanto più alte sono le aspettative, tanto più deludenti risultano le conseguenze, se queste sono disattese. Per questa ragione, se ancora non l’avete vista, vi consigliamo d’abbassare la vostra asticella e godervi la visione senza attendere nulla di sorprendentemente nuovo e appassionante, almeno per questa stagione introduttiva.
Vecchio continente, anno 2074
In questi primi 6 episodi, Tribes of Europa ci catapulta nel 2074: l’Europa che conosciamo non esiste più, collassata a causa di un misterioso blackout avvenuto nel Dicembre del 2029, quando tutto il mondo tecnologico è andato in tilt e l’oscurità ha avvolto il continente, distruggendo le nazioni, cancellando il sistema sociale e portando alla frantumazione della popolazione in diverse tribù, ora in lotta fra loro per la supremazia territoriale.
Tre fratelli e un solo destino
I protagonisti di Tribes of Europa sono tre fratelli: Liv (Henriette Confurius), Elja (David Ali Rashed) e Kiano (Emilio Sakraya), provenienti dalla tribù degli Origine, fondata dalla loro madre insieme agli altri membri della comunità. Per sopravvivere al nuovo e violento mondo, si erano rifugiati nella foresta. La loro vita pacifica e in armonia con la natura è sconvolta quando un aereo, pilotato da un atlantideo, precipita nelle vicinanze e a Elja viene affidato il compito di proteggere e avere cura di un misterioso cubo, allo scopo di consegnarlo soltanto al destinatario, rivelatogli proprio dall’atlantideo morente.
Una minaccia ancora più terribile di quella passata si sta infatti abbattendo sul nuovo mondo e il possesso del cubo nelle mani sbagliate potrebbe portare alla catastrofe globale. I più spietati membri di una tribù vicina, però, sono già a conoscenza dell’accaduto e si mettono immediatamente sulle tracce del ragazzo.
Le strade si dividono
La tribù degli Origine è quindi decimata e i tre fratelli proseguono la propria avventura seguendo strade differenti: Kiano è fatto prigioniero e portato alla città dei Crows, la vecchia Berlino, dove vige un sistema di divisione sociale in caste che schiavizza i proprio prigionieri e li costringe a combattere per la vita, asservito e dominato dalla bellissima e spietata Lord Varvara (Melika Foroutan); Liv è salvata dalla tribù dei Crimson, una società militare che tenta di scongiurare la presa in possesso del cubo da parte dei Crows; Elja prosegue la sua strada alla ricerca degli atlantidei, popolazione custode della tecnologia moderna, per consegnare loro il cubo e avvisarli della minaccia che si sta abbattendo sul pianeta.
Sulla sua strada Elja incontra Moeses, l’amatissimo Oliver Masucci, interprete di Ulrich Nielsen in Dark, un rigattiere che, dopo aver tentato di rubargli il cubo per rivenderlo, gli salva la vita e decide d’accompagnarlo e aiutarlo nella sua rischiosa missione. Per quanto l’idea di fondo possa essere accattivante, questa prima stagione di Tribes of Europa ci lascia con moltissimi dubbi e altrettante domande.
Tante, troppe domande
Cos’è successo prima e dopo il blackout? Dov’è finito il resto della popolazione del continente europeo? Chi sono davvero questi sopravvissuti e a cosa esattamente sono sopravvissuti? Quali sono i poteri del cubo, se li ha, e che messaggio nasconde? Probabilmente le risposte arriveranno nelle stagioni successive, ma il fatto che non sia stata accennata almeno una spiegazione superficiale o in grado di stimolare curiosità e congetture indebolisce la trama, che risulta a tratti noiosa da seguire.
Un vortice di sottotrame
La velocità con la quale si svolgono gli eventi, il mancato approfondimento e la scarsa caratterizzazione dei personaggi principali riducono la capacità d’immedesimazione e affezione. In definitiva, si ha la sensazione d’essere gettati in un vortice pieno di stimoli per stupire, provocare, far riflettere. Ma la domanda rimane sempre la stessa: «Sì, ok, ma su cosa?».
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Titolo originale | Tribes of Europa |
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Lingua originale | tedesco |
Paese | Germania |
Anno | 2021 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | Philip Koch |
Genere | Fantascienza Post-apocalittico |
Soggetto | Philip Koch Jana Burbach Benjamin Seiler |
Durata | 45 minuti a episodio |
Produzione | W&B Television |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 19 Febbraio 2021 |
Cast | Henriette Confurius Emilio Sakraya: Kiano David Ali Rashed Melika Foroutan Oliver Masucci Robert Finster Benjamin Sadler Ana Ularu Jeanette Hain Michaël Erpelding James Faulkner Johann Myers Klaus Tange Sebastian Blomberg Jannik Schümann |