Upload | Su Prime la serie TV sull’aldilà digitale | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Upload |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 10 |
Ideatore | Greg Daniels |
Genere | Commedia Drammatico Fantascienza |
Soggetto | Greg Daniels |
Durata | 25 minuti a episodio |
Produzione | 3 Arts Entertainment |
Distribuzione | Amazon Prime Video |
Prima TV | 1 Maggio 2020 |
Cast | Robbie Amell Andy Allo Allegra Edwards Zainab Johnson Kevin Bigley Jordan Johnson-Hinds Chris Williams Owen Daniels Andrea Rosen |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Welcome in your After Life»
Amazon continua ad arricchire il suo catalogo Prime Video con la prima stagione di Upload, serie TV di Greg Daniels, autore del celebre The Office con Steve Carell, disponibile dal 1° Maggio.
Bisogna tenere ben presente che non è un’opera fantascientifica in senso stretto, ma una comedy che sfrutta un futuro prossimo immaginario come sfondo narrativo. Lo spunto è un aldilà, un post mortem costruito digitalmente così da poter essere vissuto come vera e propria estensione della vita attuale sfruttando, di fatto, il non originale tema della relazione tra realtà virtuale e reale.
Un paradiso digitale
In Upload alla morte è possibile essere caricati in un aldilà virtuale, ma l’accesso a questo paradiso digitale non è uguale per tutti: le opzioni, come nel mondo dei vivi, sono diverse e accessibili prima di tutto sulla base delle proprie capacità economiche. Maggiori sono queste, più sarà facile accedere ai piani illimitati; per i meno abbienti saranno resi disponibili livelli con dati limitati. Non esiste inoltre un solo Upload, ma diversi paradisi costruiti sulla base dei gusti di consumo nella vita terrena.
Upload è una serie TV in cui non bisogna cercare uno spirito rivoluzionario, né originalità, perché se ne rimarrebbe delusi. È un cocktail di soluzioni narrative già viste e riviste, una sorta di The Good Place ambientato nell’universo dell’ultima stagione di Black Mirror. Il riferimento al primo show non è ovviamente peregrino, poiché nasce da quel gruppo di sceneggiatori di Park & Recreations di cui faceva parte lo stesso Greg Daniels.
Il lavoro di Greg Daniels
A rendere appetibile Upload, però, è il suo essere un prodotto ben confezionato e raccontato, qualità non scontate pensando che il suo autore veniva da esperienze legate ai network e s’approcciava per la prima volta a uno show pensato per una piattaforma in streaming. È proprio nell’equilibrio tra le diverse componenti e nel bilanciamento narrativo che si percepisce il lavoro e l’efficacia della mano di Greg Daniels. Di fatto, è solo il pilot a superare la lunghezza di mezz’ora e perdersi nello spiegone, di conseguenza dopo la prima puntata ci si può lasciare andare alla storia, alla trama e alle gag.
Un cast poco convincente
Il cast di attori chiamati a dare volto e voce ai personaggi sullo schermo, invece, non convince. Robbie Amell nei panni di Nathan Brown sembra il personaggio più riuscito nella rappresentazione, forse grazie a quella naturale predisposizione a interpretare il bello e tonto che abbiamo avuto modo di veder già in serie TV come Tomorrow People. Andy Allo nei panni di Nor riesce a portare sullo schermo una freschezza spontanea e vera, ma che sembra essere piuttosto monodimensionale nella resa complessiva.
Una buona commedia
In ogni caso, gli ingredienti di Upload sono già più che sufficienti per mettere in tavola un prodotto sopra la media degli ultimi tempi. Non ha la pretesa di ridefinire il concetto di comedy, né tantomeno la presunzione di diventare un riferimento per le serie TV future. Anche quando sembra indugiare su passaggi più seri e riflessivi, Upload trasmette comunque una certa leggerezza, troppo marcata per non essere considerata voluta, come a ricordare in ogni momento allo spettatore che, per quanto possa affrontare temi seri, è e rimane, orgogliosa d’esserlo, una commedia.
La struttura narrativa di Upload si presta bene agli amanti del binge watching, sia per la costruzione delle puntate che per la loro durata. È una caratteristica dell’offerta della piattaforma di Bezos, che di fatto rende disponibili, soprattutto nelle produzioni proprie, prodotti variegati e di differente struttura narrativa. Qui gli episodi sono sufficientemente autoconclusivi, ma è ovviamente impensabile vederli in modo non lineare e continuativo.
Nessun decollo
Il grosso difetto di Upload è, però, nella difficoltà a decollare: specie nelle prime puntate sembra quasi goffa e impacciata, incapace di scegliere quale direzione prendere, con un’alchimia tra attori e plot narrativo che tarda ad arrivare. E questa prima stagione s’interrompe proprio sul più bello, mentre le puntate sembrano prendere quota, lasciando lo spettatore in attesa di una seconda stagione. In conclusione, è difficile prevedere il successo e la longevità di Upload, ma sicuramente è una serie TV fresca e in grado d’aiutare a passare pomeriggi sul divano.
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Titolo originale | Upload |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 10 |
Ideatore | Greg Daniels |
Genere | Commedia Drammatico Fantascienza |
Soggetto | Greg Daniels |
Durata | 25 minuti a episodio |
Produzione | 3 Arts Entertainment |
Distribuzione | Amazon Prime Video |
Prima TV | 1 Maggio 2020 |
Cast | Robbie Amell Andy Allo Allegra Edwards Zainab Johnson Kevin Bigley Jordan Johnson-Hinds Chris Williams Owen Daniels Andrea Rosen |