Venom | Tom Hardy salva il film sul villain | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Venom |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2018 |
Durata | 112 minuti |
Uscita | 4 Ottobre 2018 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Ruben Fleischer |
Sceneggiatura | Scott Rosenberg Jeff Pinkner Kelly Marcel Will Beall |
Fotografia | Matthew Libatique |
Musiche | Ludwig Goransson |
Produzione | Columbia Pictures Marvel Entertainment Sony Pictures Entertainment |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Tom Hardy Michelle Williams Woody Harrelson Jenny Slate Riz Ahmed Michelle Lee Reid Scott Scott Haze Sam Medina |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Noi siamo Venom»
Iniziamo con il dire che, se avete visto Catwoman con Halle Berry, avete in buona parte visto Venom. Quest’affermazione trova conferma in molte parti della pellicola dedicata al simbionte alieno: il vicino rumoroso con la musica a tutto volume, la moto, il miliardario cattivo e tanto altro, senza entrare nella trama od offrire anticipazioni. Nel complesso il film, la cui regia è affidata a Ruben Fleischer, è per lo spettatore che ha atteso 15 anni (ossia da quando se ne cominciò a parlare dopo Spider-Man 3 di Sam Raimi), una complessiva delusione. Non il peggiore risultato possibile e, fortunatamente, ben lontano da quei Fantastici 4 del 2015; tuttavia, queste considerazioni non bastano a elevarlo a prodotto di buona fattura.
Poco oltre lo svago
Se si è alla ricerca di un film per passare un paio d’ore di svago, senza pensare a niente, senza dover prestare attenzione alla trama e a quanto accade, allora Venom svolge egregiamente il compito. Ma non va oltre. La vicenda è costruita secondo uno schema già ampiamente visto e collaudato nelle pellicole del MCU e poco conta se Venom sia marchiato Sony, che forse è all’ultima spiaggia per rilanciare il proprio franchise nel mondo dei supereroi. Effetti speciali non tra i migliori visti finora fanno da scenografia a un balletto di frenetiche scene d’azione; forzati momenti comici, poi, dettano le pause tra un inseguimento e una rissa. Non possono mancare, ovviamente: cammeo di Stan Lee, la scena post credit e scena post scena post credit. Elementi questi che, a dirla tutta, hanno perso l’effetto sorpresa e sono ormai una trappola per tenere lo spettatore seduto in poltrona, come nemmeno Axel in Arancia Meccanica.
Lacune e incongruenze
Lo svolgimento della trama presenta un plot che sembra provenire direttamente dal 2007, ignorando quel percorso evolutivo che le storie di supereroi hanno subìto negli ultimi anni. Inoltre, sono numerose le lacune e le incongruenze, raccontate con una frenesia e un’approssimazione colpevoli di rendere la storia del tutto accessoria. Venom è un’isterica sequenza di cliché e azioni del tutto prevedibili; non lascia il minimo spazio alla sorpresa, all’approfondimento dei personaggi e alla tensione nello spettatore, il quale sa esattamente cosa sta per accadere. Anche la genesi e la narrazione del personaggio di Eddie Brook, destinato a diventare Venom, pur volendo giustificare le libertà che il film si prende dal comic (cosa che il MCU ci ha ormai, purtroppo, abituato), risulta scomposta e priva dei caratteri fondamentali che hanno reso questo villain uno dei personaggi più amati del mondo Marvel.
Un ottimo Tom Hardy
Una nota positiva viene dall’interpretazione offerta da Tom Hardy nei panni di Eddie Brook: si può affermare che, nonostante qualche momento ripetitivo, è proprio il rapporto tra il reporter e Venom l’elemento in cui troviamo il buono del film. Tom Hardy sembra effettivamente divertirsi nel ruolo e l’impatto sullo spettatore è positivo. Forse, il risultato quasi da cartoon e che richiama non poco lo Jack Sparrow di Johnny Depp, può stonare con la natura dell’eroe, ma riesce a salvare la pellicola, dandole brio e mordente, altrimenti del tutto assenti. Resta da chiedersi cosa sarebbe potuto essere Venom se, non preoccupandosi del rating e del dover essere un film per tutti, la produzione avesse deciso d’inserire le numerose scene tagliate coi contenuti più crudi. A quanto pare, le preferite di Tom Hardy. Venom rimane, infatti, pulito ed educato: le teste saltano e i corpi sono smembrati, ma senza sangue o spargimenti di budella. L’aver ripulito un personaggio del suo lato più cruento, ma essenziale, priva la pellicola dell’anima gore di Venom, specialmente nel contributo dato da McFarlane.
Sebbene il film si tenga lontano dai binari dei buoni sentimenti caratterizzanti le pellicole Disney del MCU, in qualche passaggio il rischio di scivolare proprio su questo terreno è sempre dietro l’angolo. Venom rimane comunque permeato della sua etica distorta e perversa, mantiene la sua aurea cupa. È un alieno, cura il suo esistere e non vede nella razza umana uno scopo per cui sacrificarsi a priori. In conclusione, Venom è un film che farà piacere agli amanti di Tom Hardy e ai devoti a priori delle pellicole di supereroi, ma di cui c’è da augurarsi si tratti di un capitolo unico, a meno che Sony non decida di buttare via molto e concentrarsi sulla parte più dark. Un sequel ancora su questi binari sarebbe veramente difficile da sopportare. Ma già si parla di Lady Venom…
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Titolo originale | Venom |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2018 |
Durata | 112 minuti |
Uscita | 4 Ottobre 2018 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Ruben Fleischer |
Sceneggiatura | Scott Rosenberg Jeff Pinkner Kelly Marcel Will Beall |
Fotografia | Matthew Libatique |
Musiche | Ludwig Goransson |
Produzione | Columbia Pictures Marvel Entertainment Sony Pictures Entertainment |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Tom Hardy Michelle Williams Woody Harrelson Jenny Slate Riz Ahmed Michelle Lee Reid Scott Scott Haze Sam Medina |