«Ogni storia ha il suo inizio»

Resident Evil: Welcome to Raccoon City è il nuovo reboot della saga cinematografica ispirata ai videogiochi che debuttarono su Playstation nell’ormai lontano 1996. Diretto da Johannes Roberts, il film ha come protagonisti Tom Hopper a vestire i panni di Albert Wesker, Kaya Scodelario e Robbie Amell quelli dei fratelli Claire e Chris Redfield; Hanna Jhon-Kamen invece interpreta Jill Valentine e Avan Joia incarna Leon Scott Kennedy, uno dei personaggi più amati della serie dei videogiochi.

Buon, caro reboot

La trama di Resident Evil: Welcome to Raccoon City riprende, da buon, caro reboot, la trama e gli scenari dei primi due capitoli del franchise di Capcom. Claire Redfield torna a Raccoon City, cittadina del Midwest sede del colosso farmaceutico Umbrella Corporation, per incontrare il fratello Chris, poliziotto della città. Subito è chiaro alla giovane che qualcosa non quadra e in breve tempo la cittadina diverrà uno scenario apocalittico in cui Claire, Chris e gli altri compagni di squadra dovranno destreggiarsi per salvarsi la pelle.

Niente di nuovo sul fronte Raccoon City

Dai più esperti e appassionati, a quelli che il videogioco lo hanno solo sfiorato negli anni ’90, questo film non mostra nulla di nuovo. Niente di nuovo sul fronte Raccoon City: sappiamo già tutto, chi è l’Umbrella Corporation, i loschi affari che girano intorno la casa farmaceutica e il destino tragico degli abitanti della città. Nessuna sorpresa.

Nonostante questo, però, Resident Evil: Welcome to Raccoon City ha dalla sua la fedeltà agli scenari, alle inquadrature e alle luci del videogioco originale: da Villa Spencer, fino all’orfanotrofio, alla stazione di polizia e alla foresta alle porte della città, le scenografie immergono in una sorta di tuffo nel passato chi giocava o vide giocare gli amici a Resident Evil.

L’omaggio di un fan

La dimensione videoludica resta intatta e non mancano i riferimenti per gli appassionati. Mentre ci chiediamo se fosse proprio necessario un altro film sul franchise e se è possibile che alcuni nerd storceranno la bocca per la superficialità con cui è trattata la saga in alcuni passaggi e la CGI non sempre all’altezza, un aspetto però è lampante e cioè che Resident Evil: Welcome to Raccoon City può essere considerato l’omaggio di un fan. Inevitabile volergli bene.