Saggio

In libreria dal 23 Agosto grazie a Edizioni NPE, Ridley Scott: cinema e visioni della New Hollywood è un saggio dedicato al grande regista inglese, scritto da Riccardo Antoniazzi e impreziosito dalla copertina disegnata da Nino Cammarata.

Struttura del saggio

Il saggio arriva nell’attesa dell’ultima fatica di Ridley Scott, quell’House of Gucci che va a sommarsi a tantissimi film che hanno contribuito a costruire una buona fetta del nostro immaginario collettivo. Riccardo Antoniazzi costruisce una trattazione tradizionale, dividendo il lavoro del regista in sette parti, nelle quali si accasano le varie pellicole, a individuare le numerose vite artistiche del suo autore.

Un’introduzione necessaria

Prima di addentrarvi nella lettura del libro, però, che può essere consultato anche in modo tematico, per film, il consiglio è di consultare la breve, ma esaustiva introduzione del saggio, nella quale Riccardo Antoniazzi sottolinea la provenienza di Ridley Scott dagli studi di scenografia, al punto da lavorare agli esordi in alcuni episodi di Doctor Who, e poi dalla pubblicità.

Ed è subito cult

A colpire, ovviamente, è una carriera che nel cinema, dopo i pochi e primi passi, mette immediatamente a segno due capolavori indiscutibili, sebbene non immediatamente riconosciuti come tali alla loro uscita. Ci riferiamo naturalmente ad Alien (1979) e a Blade Runner (1982), cui seguiranno tanti altri film.

Spaziare, con grandezza

La scoperta (o riscoperta) di Ridley Scott può dunque passare attraverso il saggio di Riccardo Antoniazzi il quale, avvalendosi di immagini e locandine originali, schede tecniche e curiosità, riesce in modo semplice e diretto a evidenziare la peculiarità di un regista che ha fatto della maniacale cura del dettaglio, delle ricostruzioni di scenari grandiosi e dell’incredibile capacità di spaziare in tutti i generi la sua cifra stilistica.