«Dove mi trovo?»

È arrivato il 23 Febbraio con Star Comics il primo dei cinque volumi complessivi della miniserie Rosen blood, scritta e disegnata da Kachiru Ishizue. Si tratta di uno shojo ricco di fascino e caratterizzato da un’atmosfera originale calata in un’epoca lontana e indefinita, al cui centro si snoda la vicenda di Stella.

Uno strano risveglio

La giovane e bellissima ragazza si sveglia in una casa sconosciuta, una magione riccamente rifinita e ordinata. A vegliarla c’è un uomo affascinante, Levi, il quale la mette al corrente d’averla salvata da un terribile incidente avvenuto in carrozza, a causa del quale ha perso la famiglia, lasciandola sola.

Tanti misteri

Insieme al suo salvatore vivono altri uomini, uno più particolare dell’altro. I tanti misteri, però, non si limitano alle strane conversazioni di Stella coi suoi ospiti. Perché la magione è circondata da una selva intricatissima di rovi? E perché una sala accoglie una serie di sculture femminili bianche, che sembrano scolpite nel gesso? Per quale motivo, infine, tutti gli abitanti della casa mangiano da un barattolo di vetro alcuni cristalli vermigli?

Le tante domande, però, non fermeranno Stella dal proporsi come domestica, per ripagare l’aiuto ricevuto e poter vivere una nuova vita. Rosen blood non vuole giocare sul mistero: ai lettori, sarà immediatamente chiaro chi siano realmente gli uomini all’interno della casa e quali segreti vi siano celati, ben oltre i dubbi della stessa Stella, l’unica a non capire, almeno fino alle ultime pagine del manga, in quale guaio si sia ritrovata.

Disegni bellissimi

Il lavoro di Kachiru Ishizue punta su altro e deve essere chiaro a chi voglia approcciare alle sue pagine. In primo luogo a uscire dalle tavole sono i suoi disegni, dettagliati, puliti e carichi di movimento quando necessario. In questo senso, Rosen blood è un manga ben al di sopra della media. Il fulcro narrativo, però, guarda al versante sentimentale tra Stella e Levi, non lesinando di tanto in tanto qualche tavola che richiama la sensualità di una situazione potenzialmente carica d’erotismo.