Sanctuary | Non è un paese per vecchi | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | サンクチュアリ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1990-1995 |
Autori | Sho Fumimura Ryōichi Ikegami |
Editore italiano | Star Comics |
Formato | 14×21 |
Pagine | 464 |
Prezzo | 15 euro |
Uscita | 3 Agosto 2022 |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Perché sei diventato uno yakuza?»
È disponibile con Star Comics il primo, corposo volume della nuova edizione di Sanctuary, opera di Sho Fumimura e Ryoichi Ikegami. I lettori con qualche anno in più sulle spalle ricorderanno forse il suo esordio in Italia, quando nel 1992 fu presentato a episodi sulla mitica rivista Zero, di Granata Press, agli albori dello sbarco di quei manga che oggi dominano il mercato.
Un’opera di pregio
Perché l’editore scelse d’affiancare ai manga pionieri come Ken il guerriero, Baoh e Xenon una vicenda come quella di Sanctuary? Semplicemente perché si trattava di un’opera di pregio, sotto ogni punto di vista, e di conseguenza non deve stupire se oggi, con titoli più semplici a dominare le classifiche delle librerie, Star Comics decida di tornare nella Tokyo criminale descritta da Sho Fumimura e Ryoichi Ikegami.
Chiaki e Akira
Le prime 464 pagine del volume d’esordio di questa nuova edizione, primo di sei complessivi proposti a 15 euro, ci immerge senza troppi preamboli nelle storie ricche di fascino e sensualità dei due protagonisti, Chiaki Asami e Akira Hojo.
Il primo è il segretario di un anziano uomo politico estremamente influente; il secondo è un giovane yakuza dai modi affabili e sofisticati, anch’egli alle dipendenze di un uomo anziano e cadente. Il loro sogno condiviso di scalare i vertici porterà a intrecci e alleanze inaspettate, scandite da un tema ricorrente: l’assoluta necessità di sbarazzarsi una volta per tutte della gerontocrazia che affligge il Giappone.
Paladini o criminali?
Sanctuary, dunque, è certamente una storia di malavita, ma Chiaki e Akira sono personaggi coi quali è davvero difficile non empatizzare. Perfettamente calati in un mondo marcio, vecchio e corrotto, si ergono a paladini di nuove istanze, usando gli stessi mezzi dei loro avversari, ma con più astuzia e ferocia laddove necessario.
Una questione generazionale
Il fascino di Sanctuary risiede in questa capacità di presentare la questione generazionale nipponica, paese vecchio in termini anagrafici e d’accesso al potere ancor più del nostro e rappresentato da una splash page di un parlamento abitato da cariatidi addormentate sugli scranni, attraverso la scalata di due giovani per i quali i lettori saranno portati a prendere le parti, pur consapevoli che di criminali si tratta, in ogni caso.
I disegni
Il manga di Sho Fumimura e Ryoichi Ikegami ha un’altra arma a propria disposizione, la perizia e la pulizia dei disegni. Dettagliati e carichi di neri, puliti e realistici, ergono Sanctuary molto al di sopra della media e catalizzano l’attenzione, rapendoci nella lettura. A essi si salda una storia ricca di momenti di tensione, erotici e anche di commedia, con alcuni colpi di scena capaci di rendere Sanctuary, nel complesso, un manga imperdibile.
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Titolo originale | サンクチュアリ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1990-1995 |
Autori | Sho Fumimura Ryōichi Ikegami |
Editore italiano | Star Comics |
Formato | 14×21 |
Pagine | 464 |
Prezzo | 15 euro |
Uscita | 3 Agosto 2022 |