«Questo Ghostface non è come tutti gli altri»

Pochissime saghe horror possono rivendicare fortuna e importanza come Scream, che ha mantenuto vivo il genere nonostante il passare degli anni. Dopo il successo dell’ultimo capitolo, a solo un anno di distanza arriva nelle sale italiane oggi, 9 Marzo, Scream 6, dove ritroviamo i quattro sopravvissuti.

Vecchio e nuovo cast

Rivediamo quindi Sam Carpenter (Melissa Barrera), colei che aveva smascherato e ucciso il vecchio Ghostface; la sorellastra di Sam, Tara (Jenna Ortega), che ora frequenta il Blackmore College di New York (un’università immaginaria che sembra la New York University); la compagna di Tara, la fanatica dell’horror Mindy Meeks-Martin (Jasmin Savoy Brown), insieme a suo fratello Chad (Mason Gooding). Tornano anche i registi, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, e gli sceneggiatori, James Vanderbilt e Guy Busick.

Driiiiiiiiin

Ad aprire il film è la tipica sequenza della telefonata che, ancora una volta, stabilisce il tono di tutta la narrazione. Questa volta la scena rituale prende il via in un bar alla moda nel centro di Manhattan: la donna seduta al bar è una professoressa di storia del cinema (Samara Weaving), è bionda e inglese. Come spiega al telefono al suo Tinder Date, che sembra non riuscire a trovare il luogo dell’appuntamento, sta incentrando il corso di quell’anno sui film slasher. Il ragazzo, fastidioso quanto stupido, la convince a uscire dal negozio per aiutarlo a localizzare il posto e, non appena la donna mette piede in un vicolo buio, abbiamo capito cosa la aspetti.

In questo caso, però, l’assassino è immediatamente smascherato e scopriamo essere niente meno che un suo vecchio compagno di college che, prontamente, ritorna nel suo appartamento e pochi istanti dopo si ritrova egli stesso a essere la vittima, parlando al telefono col vero assassino. Questa elaborata doppia sequenza, con sfumature più inquietanti del solito, fa un buon lavoro nel preparare l’intera trama successiva.

Nuovi omicidi

E tutto comincia proprio da dove eravamo rimasti, coi protagonisti che tentano di metabolizzare gli eventi vissuti, riuscendoci però ben poco. La loro vita, ormai trapiantati nella Grande Mela, risulta calma e tranquilla, ma è solo una timida apparenza che sarà presto scossa da una serie di nuovi omicidi, pronti a tormentarli.

Bentornato Ghostface

Questa volta c’è, però, qualcosa di molto profondo a emergere dalle scene del crimine e mette tutti in ulteriore allerta: Ghostface infatti è tornato e sembra avere una voce che i nostri amici conosco molto bene. E così il sospetto serpeggia, perché tutti potrebbero nascondersi dietro la sua maschera.

Ormai lo sappiamo: la saga di Scream ha costruito le sue storie seguendo regole ben precise, che gli stessi personaggi sono tenuti a individuare nel corso degli avvenimenti. Non a caso, nella storia c’è sempre qualche esperto di cinema e, in particolare di horror, che tenta di razionalizzare la situazione attraverso la propria passione, andando a mettere in chiaro una serie di norme del genere che dovrebbero aiutare a sopravvivere più protagonisti possibili.

Queste sono ovviamente evolute man mano che il franchise è cresciuto, arrivando a mostrare sullo schermo dinamiche sempre più complesse, in modo da rendere lo spettatore veramente coinvolto.

Cosa c’è di diverso

Negli anni ’90 i film di Scream erano una sorta di lettera d’amore al genere; in Scream 6, invece, una delle vittime a un certo punto esordisce con «dobbiamo finire il film», cui Ghostface risponde, poco prima di pugnalarlo, «a chi frega un cazzo?». Il nuovo capitolo intrattiene quindi il pubblico, ma modifica in parte una lettura del genere che, forse, per riuscire a sopravvivere ha bisogno di modernizzarsi.

Un Ghostface più smaliziato

Troviamo allora un Ghostface che, dopo ben ventisette anni e nove volti diversi è tutt’altro che timido. Entra e si fa spazio al centro delle scene, attaccando i personaggi in metropolitana e nei negozi. Vediamo Melissa Barrera nei panni di una Sam distrutta da quanto accaduto, tanto da da interrogarsi più volte se non possa essere lei il vero assassino. Tra questi dubbi e l’ossessione di proteggere Tara, la sorella minore, Sam ha molto per la testa.

Jenna Ortega, nel ruolo di Tara, dopo il successo di Mercoledì, interpreta ancora una volta un personaggio scontroso, che sappiamo essere la sua comfort zone, ma che purtroppo non spicca rispetto agli altri, forse anche per colpa della caratterizzazione. Fanno il loro grande ritorno ancora una volta Courteney Cox con la sua Gale Weathers e Hayden Panettiere, la cui Kirby Reed, tornata da Scream 4 come agente dell’FBI, mantenendo vivo quel legame con la serie originale.

Cosa non va

C’è però un problema di fondo: per quanto il capitolo risulti bello da vedere, sebbene avremmo tranquillamente accorciato la durata, che raggiunge quasi 2 ore, con diverse sequenze che giocano sul vedo-non-vedo grazie a un bellissimo chiaroscuro e sfruttando la naturale illuminazione dei luoghi newyorkesi, per il resto Scream 6 sembra ricadere un po’ su se stesso e porta a chiedersi se fosse davvero necessario continuare questa saga.