«Non devi nasconderti più»

In uscita il 1° Settembre in tutti i cinema, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è probabilmente il film Marvel meno atteso degli ultimi tempi. Errore. Se c’è un aggettivo corretto per definire questo nuovo capitolo della Fase 4 dell’MCU è: sorprendente.

In effetti, a leggere la sinossi ufficiale diffusa in questi mesi, sono pochissimi gli elementi sui quali formarsi un’aspettativa, a meno che non si conosca il fumetto originale da cui è tratto il film; ancora meno quelli tra i quali destreggiarsi per evitare spoiler.

Un po’ di trama senza spoiler

Un giovane supereroe, ancora inconsapevole del suo destino, intraprende un viaggio per scoprire se stesso e il suo passato. Vedendo, poi, il trailer ufficiale, chiunque approcci questo nuovo capitolo di casa Marvel penserà a una vicenda che ricalca le pellicole di arti marziali. Bisogna fare i complimenti a chi ha deciso la campagna promozionale, perché Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è molto, molto di più e il senso di meraviglia è garantito.

Arti marziali

Attenzione, però: le arti marziali ci sono e caratterizzano tutto il film, strizzando l’occhio più al lato da commedia di Jackie Chan che a quello serioso di Bruce Lee. La prima scena di combattimento, infatti, in minima parte svelata nel trailer di lancio, è tra le più belle e tirate degli ultimi anni. Anche una seconda sequenza, successiva a un cammeo che potremmo definire mostruoso, vede il protagonista e altri personaggi combattere volteggiando sull’impalcatura di un grattacielo.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, però, va ben oltre. Nonostante una trama un po’ forzata all’inizio e leggermente impallata nel secondo, offre un terzo atto capace di catturare e di andare al di là delle aspettative, ponendo il film come snodo centrale per la Fase 4 dell’UCM e gettando qualche indizio sul futuro, anche grazie alla prima delle due scene post credit.

Lo sguardo a Oriente

Pur presentandosi come un’evidente operazione volta ad accattivarsi il mercato orientale, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è però indubbiamente un prodotto confezionato egregiamente, ricco di citazioni del cinema asiatico d’azione e alla mitologia cinese; qualcuno potrebbe addirittura ravvisare qualche riferimento visivo ai capolavori di Miyazaki.

Meno politico di altri film più originali rispetto a quelli canonici, nei quali potrebbe essere annoverato, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli guarda maggiormente ad aspetti interiori e introspettivi, di crescita e riconciliazione. All’ottimo risultato concorre il cast, con Simu Liu nel ruolo del protagonista, Tony Leung e Michelle Yeoh a brillare più di altri e Awkwafina a interpretare una favolosa spalla comica di Shang-Chi.