«All’inizio era solo un sogno strano»

Dopo il successo come webcomic, Shenze è arrivato col suo primo volume fisico grazie a Star Comics, a colori e su carta di pregio. Non si tratta di un manga, ma di un manhua, ovvero un fumetto cinese, firmato dal duo composto da Kre e Djade.

Ed è subito horror

La storia ci precipita immediatamente nelle atmosfere horror tracciate dagli autori. Sin da bambino, infatti, Xu Shenze ha un sogno ricorrente, in cui un’ombra spaventosa sembra avvicinarsi sempre di più a lui e ai suoi genitori, sullo sfondo di un paese abbandonato.

Un segreto

Quando si decide a rivelare la circostanza alla madre e al padre, dalla loro reazione Shenze intuisce che entrambi nascondono un segreto che riguarda da vicino loro e il gruppo di scienziati che sta vedendo decimati i suoi appartenenti, morti uno dopo l’altro e nei modi più assurdi.

Ben presto l’orrore irromperà nella vita di Shenze, costringendolo a intraprendere un viaggio diretto proprio verso il paese dove i suoi genitori avevano intrapreso una ricerca scientifica che sembra direttamente collegata agli avvenimenti che si sono abbattuti sulla sua esistenza.

Shitou è il nome del luogo dove si dirigerà, il secondo scenario di questo primo volume. Anche semplicemente trovare il paese sembra, però, un’impresa improba; relazionarsi all’ostilità dei suoi abitanti, invece, sarà ancora più arduo, se non impossibile, nel pieno della tradizione di genere sulle cittadine maledette.

Orrore senza sconti

Shenze è un manhua interessante: l’intreccio, seppur non particolarmente originale, è ben costruito e il ritmo scorre veloce, restituendo un fumetto in cui l’orrore è senza sconti sin dall’apertura. Sono diverse le domande a restare senza una risposta, fattore che contribuirà non poco a proseguire nella lettura.